Quel vento contro che ti spinge a decollare, la storia di Daniele Cassioli
“Anche gli aerei decollano con il vento contro e se non fossi stato cieco avrei seguito le orme di mio padre che è pilota di elicotteri”. Classe 1986 di sé dice: “Se vedessi non sarei quello che sono”, è Daniele Cassioli, il più forte sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi. Cieco dalla nascita, della sua cecità ha fatto una grande forza d’animo e dice “Ognuno non sarebbe ciò che è senza la propria difficoltà”.
Un ragazzo come tanti che ha rimodellato la propria vita facendo leva sulle sue incredibili capacità e non adagiandosi sui propri limiti. Daniele Cassioli è un ragazzo che lavora, che ha una vita sociale molto attiva e che ama lo sport, e che proprio nello sport ha trovato la sua dimensione d’eccellenza. Detiene i record mondiali di sci nautico paralimpico in ogni specialità, Slalom, Figure e Salto con 35 titoli italiani, 25 europei, 22 mondiali ed è nello sport ha trovato anche la sua realizzazione professionale come fisioterapista sportivo. “Lo sport – come l’arte, la conoscenza e le scoperte – è alla base della nostra civiltà e noi esseri umani non ne sfruttiamo ancora tutte le potenzialità. Solo dopo aver perso ho imparato a vincere e ho capito che dopo una vittoria si sta molto meglio”. Si illumina parlando della sua grande passione per lo sci nautico: “Con gli sci ai piedi mi sento molto più libero di quando cammino, la cecità mi ha tolto alcune libertà, come prender la macchina da solo o la bicicletta; ecco, nello sci io mi riprendo quella libertà e quell’autonomia, è con gli sci che sono veramente libero di esprimermi e di muovermi e anche di cadere, e poi è divertente!”.
E’ nel divertimento e nella leggerezza che Daniele ha trovato la spinta per autoironizzare ed esorcizzare la sua disabilità: “Ho imparato a piangere e a ridere, capendo che tra le due è bene divertirsi il più possibile”. E quando gli chiediamo quale sia la sua disciplina preferita, se lo Slalom, le Figure o il Salto, ci dice: “Nello slalom c’è tanta esplosività, il salto è tutta adrenalina e coraggio e nelle figure le abilità motorie, che soprattutto per un cieco non sono scontate. Non so dire davvero quale preferisco!”.
Il 9 ottobre scorso è uscito il suo primo libro, “Il vento contro, quando guardi oltre tutto è possibile”, edito da De Agostini. Un romanzo autobiografico, che parla di un ragazzo speciale, proprio come tutti gli altri. Un libro forse catartico dove Daniele Cassioli affronta la sua disabilità con affetto: “Ho imparato a voler bene alla mia disabilità, perché mi ha insegnato a crescere”. Un grande spirito competitivo e agonistico che lo ha portato a vincere di tutto nella sua disciplina. “Una delle più grandi sofferenze che ho affrontato da bambino è stata quella di dover rinunciare al calcio, da lì ho ripiegato sullo sci nautico, ma è stata quella difficoltà che mi ha portato a vincere”.