Le borse impermeabili di Eversail: il test
Dry Backpack: un elemento di stile e allo stesso tempo un mezzo per proteggere gli oggetti dall’umidità e da pericolose cadute in acqua. Il Dry Backpack di Eversail si presenta come un qualcosa di più che una semplice sacca stagna e racchiude la filosofia di questa start-up. Scopriamola insieme.
ESTETICA
La borsa ha una forma prettamente cilindrica, con il corpo principale realizzato in pvc, molto piacevole al tatto con cuciture termosaldate.
Il modello che ho avuto per il test è di colore nero. Sul lato principale abbiamo il logo e il nome dell’azienda con le istruzioni per l’utilizzo in alto, mentre sul retro è impossibile non notare il nome scritto in verticale.
In basso sono presenti due quadrati sempre in pvc su cui sono montati i ganci per gli spallacci, montati grazie a due moschettoni in inox, uno superiore e uno inferiore.
Gli spallacci invece sono in tessuto, con una fascia riflettente ricavata da vele usate, mentre in basso c’è un’ulteriore fascia bianca in skai cucito.
Molto carino e utile il portachiavi, anch’esso ricavato in parte da una vela riciclata, che ha la predisposizione per inserire e proteggere il tracker gps, con cui abbiamo sotto controllo la posizione e possiamo memorizzare le rotte effettuate dallo zaino.
Non avendo ricevuto il gps non ho potuto approfondire queste funzionalità accessorie.
In alto c’è una fascia rigida in plastica per facilitare l’operazione di chiusura. Per renderla stagna è sufficiente piegare 3 volte la porzione superiore su se stessa e infine richiudere il tutto tramite la fibbia a clip presente alle due estremità.
UTILIZZO
L’utilizzo è molto pratico, possiamo sia impiegarla come contenitore che come zaino grazie agli spallacci regolabili.
Le fasce riflettenti aumentano la nostra visibilità in condizioni di meno luminosità. Il vantaggio è che non è soltanto un contenitore: con spallacci montati diventa un vero e proprio zaino “adventure” con cui possiamo andare in bici, fare sport o semplicemente passeggiare senza preoccuparci di bagnare il contenuto.
L’unica attenzione che dobbiamo avere è quella di asciugare l’interno prima di chiudere la borsa per lungo tempo per evitare che l’umidità possa causare muffa.
In queste due settimane che ho testato la borsa non ho sperimentato altre controindicazioni.
Avrei preferito avere un po’ di imbottitura sugli spallacci poiché in estate, al mare, il tessuto può strofinare sulla pelle e dare qualche fastidio, ma indossando una maglietta non ho avuto alcun problema. Fate attenzione agli impatti poiché mancano protezioni interne contro gli urti.
TEST
Il prodotto testato è di colore nero con capienza di 10 litri.
Il pvc in questa tinta attira un po’ troppo il calore, ma è possibile scegliere tra 4 diverse colorazioni e una capienza da 10 o 20 litri.
La borsa ha una certificazione IPX6, che indica una resistenza alle ondate, ma non alle immersioni. Ho effettuato un test simulando un’onda molto ampia o una pioggia torrenziale, semplicemente “innaffiando” la borsa con un tubo per l’acqua con pistola per rendere il getto più intenso.
Il test è risultato positivo, lasciando gli oggetti perfettamente asciutti.
EVERSAIL WAIST BAG
Come indica la traduzione del nome, è una “borsa da vita”. Io preferisco paragonarlo ad un marsupio/portafoglio che può essere allacciato in vita e che racchiude, in piccolo, le funzionalità del dry backpack. Da chiuso ha una grandezza di circa 15×22 cm.
Ai lati abbiamo le due cinture, di cui una regolabile in lunghezza, che si aggancia con una fibbia a clip con le quali possiamo richiudere il borsello in vita e portarlo con noi senza alcun problema.
Regolando la lunghezza delle fasce, è possibile trasportarlo sia a tracolla che a mano senza alcun problema, assecondando le nostre preferenze.
Presenti anche in questo caso due strisce di tessuto riflettente per aumentare la nostra visibilità.
CONCLUSIONI
La chiusura stagna avviene per ripiegamento. All’interno del borsello sono presenti tre strisce di chiusura ermetica che vengono arrotolate altrettante volte e infine si richiude la porzione superiore tramite il velcro che si trova sul frontale.
Il marsupio ha la stessa certificazione IPX6 del Dry Backpack ed ha superato il test esattamente come il modello superiore. Anche con questa l’unica precauzione è quella di asciugare gli oggetti prima di inserirli per lungo tempo per non avere problemi di umidità interna.
Avrei preferito un maggior spessore del tessuto nei punti critici poiché essendo molto sottile non protegge dagli impatti gli oggetti all’interno, ma sono convinto che l’azienda sia già al lavoro per l’upgrade.
EVERSAIL
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