Autocostruzione: l’arma vincente è la fantasia!
L’evoluzione degli artificiali da vertical jigging in questo periodo sta avendo una massiccia riproduzione di colori e forme mai viste prima. Per non parlare poi degli artificiali tenya, una sorta di kabura modificato e adattato alla pesca in abbinamento all’esca naturale.
Tutto questo stravolgimento di colori e forme avrà sicuramente indotto qualche pescatore a pensare e, perché no, a studiare nuove forme e colori da abbinare agli inchiku. Presi da questo pensiero, molti si saranno recati nei loro negozi di fiducia e non si saranno limitati ad acquistare l’occorrente per costruirsi il classico polipetto da collegare all’inchiku, ma si saranno cimentati anche nell’autocostruzione più o meno realistica a seconda della manualità.
Cosa occorre per la costruzione dell’inchiku:
- treccia 50 lb specifica
- ami dell’1 e 1/0 (questi possono variare a seconda del pesce da insidiare)
- split ring e solid ring
- octopus di vari colori e misure
- perline fosforescenti adeguate al trecciato
- piombo 70-150 gr (tipo Roccobomb)
- piccolo trapano
- punta per metallo misura n. 4
- polvere plastificante per piombi di vari colori
- accendino a fiamma
- piccola mola
La costruzione dell’inchiku non è molto difficile e basta dare un’occhiata a quelli in commercio per capire come procedere.
Prendiamo il piombo e blocchiamolo nella mola dalla parte più stretta. Con il trapano foriamolo a 2/3 della sua lunghezza nella parte larga e pesante del piombo.
A questo punto, aiutandoci con una piccola pinza, prendiamo il piombo e scaldiamolo con l’accendino a fiamma regolabile.
Quando avrà raggiunto la temperatura ideale (circa 40-50 sec. di fiamma alta) lo immergiamo nella polvere plastificante per alcuni secondi.
Dopo questo passaggio, ripassiamo l’accendino sul piombo a fiamma bassa, stando attenti a non bruciare la polvere che, a debita distanza, dovrebbe plastificarsi o per lo meno indurirsi senza bruciare la polvere, che nel frattempo si sarà solidificata.
La scelta del colore si farà in base alla zona di pesca dove andremo a ricercare le prede e in base alle condizioni meteo che si troveranno sul posto.
Se sappiamo che in zona c’è massiccia presenza di castagnole rosse o gamberetti, il colore rosso o arancione per il piombo sarà il più indicato; in presenza di calamari sceglieremo il bianco oppure i colori fluo se vorremo contrastare un cielo cupo o un mare velato con visibilità pessima. In questo modo abbiamo concluso metà dell’opera e non resta che completare l’inchiku costruendo l’assist.
Prendiamo circa 20-25 cm di treccia e leghiamo un capo un amo dell’1 e all’altro un amo dell’1/0.
Prendiamo una perlina forata e la inseriamo all’asola che si forma congiungendo le due parti di treccia.
Inseriamo il nostro octopus e formiamo un piccolo nodo sulla treccia che faccia battuta alla perlina forata, il quale servirà a non far scorrere il polipetto, facendo attenzione a far nascondere i due ami sotto il “gonnellino”.
L’amo più grande andrà alla fine dei tentacoli, il più piccolo sotto la testa del nostro octopus.
Inseriamo un’altra perlina forata, concludiamo con un solid ring e il gioco è fatto: non resta che testarli sul campo.
Ricordate: pescare una bella preda regala sempre grandi emozioni, ferrarla con un’esca auto costruita regala soddisfazioni difficili da dimenticare, parola di pescatore!