Invictus 280 GTS
Prendiamo l’Invictus 280 GT, uno dei modelli più venduti dal cantiere, aggiungiamo l’acronimo “S” ad indicare l’anima sportiva accoppiata a due motori Suzuki da 200 cv ed ecco la formula della nuova imbarcazione prodotta dal cantiere calabrese. Scopriamo insieme l’Invictus 280 GTS.
Ho avuto l’opportunità di testare il mezzo in anteprima assoluta ai trial realizzati nelle splendide acque di Tropea. La barca è nata dalla matita di Christian Grande e, come tutti i modelli del cantiere, si distingue per l’eleganza e il design. Salgo subito a bordo per scoprire l’allestimento.
La prua è libera ed è interamente coperta da una tappezzeria di spugna a cellula chiusa che consente di camminare senza difficoltà, poiché i piedi non affondano nel cuscino.
Al di sotto del piccolo parabrezza, si trova un rialzo con il classico cuscino di supporto in stile Invictus che, oltre ad offrire comodità alla schiena e al collo, nasconde un vano in cui viene riposto il tendalino con aste in acciaio estensibili. Questa è una soluzione che apprezzo molto, poiché permette all’armatore di scegliere se mostrare il tendalino aperto o meno, inoltre in caso di chiusura di quest’ultimo non viene mostrato “lo scheletro” in acciaio di sostegno della tenda che sminuirebbe l’estetica della barca.
Spostandoci verso poppa abbiamo dei gradini attraverso cui accediamo all’area principale della barca, costituita dalla consolle e dal pozzetto.
La consolle è spostata leggermente sulla destra per agevolare l’ingresso in cabina, mentre i gradini del lato sinistro hanno una larghezza maggiore di quelli sul lato destro per permettere dei passaggi più rapidi a prua. Mi sarebbe piaciuto avere una soluzione opposta a quella presente, poiché con la consolle spostata sulla destra il comandante ha più spazio di manovra su questo lato in caso di spostamenti repentini a bordo.
La plancia di comando ha un unico schermo frontale fornito da Suzuki che consente di monitorare le condizioni dei motori in ogni momento.
In alto, invece, abbiamo un “roll indicator”, ossia un pannello in plexiglass trasparente, installato parallelamente all’asse orizzontale, che ci mostra quanto è inclinata la barca e quindi ci permette di poterla regolare tramite flap e trim. È una novità che può aiutare i neofiti a mantenere l’assetto ideale dell’imbarcazione durante la navigazione.
In basso, in piano, si trovano i pulsanti on/off separati da una bussola ben posizionata che può essere comodamente visualizzata in ogni momento. Subito sotto c’è un alloggio che prevede un ulteriore display davanti al timone, ma non è presente nella nostra versione, che è un prototipo. Sulla destra si trovano le manette di controllo potenza.
La seduta è formata da due sedili separati con poggiatesta e seduta reclinabile trasformabile in poggiareni, mentre in basso al timone c’è un supporto in legno per poggiare i piedi durante la navigazione. Alle spalle dei sedili c’è un mobile con apertura verso l’alto che contiene un cucinino esterno, mentre in basso due ante si aprono per accedere ad un vano porta oggetti. Il cucinino è accessibile tramite il sollevamento degli schienali, che avviene con un bottone che li solleva tramite una vite elettrica.
A poppa il pozzetto ha un doppio divano a L spostato sulla destra, con alle spalle un ulteriore prendisole su cui trovano posto comodamente due persone. Al centro del pozzetto è possibile installare un tavolo per realizzare una grande zona living. L’accesso a poppa avviene tramite un corridoio spostato sulla sinistra.
Qui troviamo al centro i due Suzuki DF200AP collegati tramite bracket che separano le due plancette rivestite in legno. Queste ultime sono più larghe dei classici standard, il che ci garantisce una maggior facilità di spostamento e risalita a bordo.
L’intero profilo dell’imbarcazione è allestito con una battagliola che mantiene sempre la stessa altezza. Questo dona da un lato una grande eleganza al mezzo, dall’altro però rende poco pratica la funzione di supporto della battagliola sul prendisole. L’ancora è incastonata in basso alla prua in pieno stile Invictus. Anche in questo caso è stata prediletta l’estetica sacrificando la praticità: così non è possibile tenere sotto controllo la posizione dell’ancora, obbligando ad avere un uomo a prua per sapere dove si trova. Avrei preferito ci fosse l’opzione di una telecamera di controllo.
Entriamo in cabina tramite due gradini e troviamo a sinistra un ripiano adattabile a piano cottura con frigorifero in basso, mentre a destra il bagno con cabina separata arredato con wc, lavello e armadio. La distribuzione degli spazi è ottima.
Le ampie finestre assicurano una buona luminosità naturale con vista mare e i letti distribuiti a V possono diventare un unico letto di grandi dimensioni dove possono dormire tranquillamente due persone.
È l’ora del test. La barca è stata varata il giorno precedente, per cui ci sono alcune regolazioni dei motori da definire.
A bordo siamo in 4 persone, il carburante è al 50% (285 litri), con 70 litri di acqua nel serbatoio, il mare è calmo con una leggera brezza.
I motori al minimo spingono a 2 nodi con consumo di 2,5 litri girando a 650 rpm. La planata viene raggiunta intorno ai 3250 giri a 13 nodi e 30,5 litri/ora, mentre la crociera è a 29 nodi a 4500 giri, consumando appena 49 litri orari complessivi. Merito del sistema Lean Burn di Suzuki, che permette di regolare costantemente la miscela aria/carburante razionalizzando i consumi senza però ridurre le prestazioni. A questa velocità è estremamente piacevole navigare: non solo i motori sono silenziosi, ma la carena tiene il mare perfettamente con una linea sempre orizzontale sull’acqua, a testimonianza del grande lavoro di bilanciamento pesi realizzato in casa Invictus.
Nessun problema di rollio: le virate sono stabili e siamo costretti a tenerci saldamente poiché riusciamo a virare anche a velocità sostenuta. Le onde della nostra scia e quelle delle barche di passaggio vengono attutite nell’impatto anche alla velocità massima di 43 nodi, a 6250 giri con trim al 25% e consumo di 133 litri/ora totali.
È il momento del test di accelerazione. L’elevato rapporto di compressione di 10,2:1 e il sistema di fasatura variabile (VVT) consentono di avere più coppia già a regimi bassi, per cui riusciamo a planare con barca da fermo in 6,3 secondi.
È ora di rientrare in porto. La barca mi ha piacevolmente colpito per le doti di navigazione, per cui non posso che fare i complimenti al cantiere per la gestione del cambio motorizzazione. Nell’allestimento avrei preferito qualche soluzione più pratica pur sacrificando il design, ma sono opinioni personali che possono variare in base ad ogni esigenza.
La barca è ideale per le uscite quotidiane e per i charter giornalieri, grazie agli ampi spazi e alla facilità di spostamento a bordo, ed è idonea anche per una crociera per due persone.
Scheda Tecnica
Lunghezza f.t. 8,90 m
Larghezza f.t. 2,84 m
Peso 2.800 kg
Portata massima 900 – 1.080 kg
Capacità serbatoio carburante 564 l
Capacità serbatoio acqua 70 l
Categoria omologazione CE B
INVICTUS YACHT
Via Donnici 28, 88021 Borgia (CZ)
Telefono: +39 0961 20388
www.invictusyacht.com