La pesca “made in Italy”
In Italia siamo sicuramente bravi a pescare a abbiamo anche la fortuna – malgrado tutti si lamentino che c’è molto meno pesce di una volta – di avere tanto mare e a seconda delle zone specie di pesci diversi e tutti divertenti da pescare.
Questo, sicuramente, ci ha fatto diventare molto bravi, forse i “più bravi”. Penso per esempio alla traina con esche vive, dove sicuramente siamo tra i migliori e gli più specializzati al mondo. Nel Mediterraneo si pesca molto con questo tipo di tecnica e, vista anche la presenza di predatori di ottima taglia nei mari che bagnano le nostre coste, ci siamo specializzati unendo tradizione e tecnica.
La traina di profondità, forse inventata dai pescatori siciliani e tradizionalmente praticata a mano con grosse zavorre, si pratica adesso con attrezzature sofisticatissime e materiali molto innovativi.
Pur mantenendo la tradizione della tecnica ovvero l’uso di piombo guardiano a basse velocità ed esche vive innescate con uno e due ami, si usano attrezzi di libbraggio fino a qualche tempo fa impensabili, mulinelli rotanti che pesano meno di 300 grammi, multifibre di bassissimo libraggio 20 o 30 lb, canne anche da 6 libbre. Tutto l’apparato pescante arriva a pesare, nelle attrezzature più sofisticate, meno di un chilo complessivamente, dando così al pescatore l’opportunità di pescare quasi con “il filo in mano”.
Questo vuol dire che la sensibilità della toccata del piccolo predatore è immediatamente avvertita e gestita e, quando abbocca lo smaliziato predatore di taglia, si è pronti alla ferrata necessaria. Ma allora, direte voi, che c’entra in tutto questo il “made in Italy?”
C’entra, eccome se c’entra!
In Italia, infatti, siamo assolutamente leader indiscussi in quanto a produzione di canne e mulinelli di alto livello. Anzi direi altissimo livello.
Artico, Italcanna, Normic, Duel, Everol, Alutecnos, Gladiator, questi sono solo i più noti e famosi in tutto il mondo produttori di attrezzatura top level.
Siamo conosciuti per questi prodotti in tutto il mondo e capita di trovarsi in posti sperduti in qualche lodge del North Carolina o della Florida e trovare charter di pesca tutti attrezzati con equipaggiamenti made in Italy.
Diciamo che rappresentano un fiore all’occhiello della meccanica di precisione e dell’utilizzo di materiali evoluti come il carbonio, l’alluminio, l’anticorodal o il dynanotex.
Alcune aziende come Artico, che sicuramente molti di voi conoscono, hanno studiato per anni elementi compositi usati in altri ambiti tipo l’aeronautica o la cantieristica da competizione prima di utilizzare gli stessi elementi con tecniche altamente ed innovative nell’industria della pesca sportiva.
Questo articolo non vuole dire che il resto del mondo non sappia produrre attrezzatura da pesca, ma vuole dar ragione a chi da anni usa i nostri prodotti e crede che a volte spendere qualcosa di più vuole rappresentare veramente la differenza. Provare per credere.