Naval Motor Botti: motori a tutto tondo
È il 1971 e Franco Botti, operaio meccanico e collaudatore per la Marina Militare, decide di aprire un’officina meccanica. Nasce così la Naval Motor Botti, distributore di FPT Industrial. L’azienda offre anche ricambi e accessori per motori ed invertitori e, attraverso la propria officina, fornisce servizi di assistenza, manutenzione e collaudo motori. La competenza, la professionalità e la cura del cliente hanno trasformato un’azienda di famiglia in una realtà imprenditoriale di successo, oggi leader nel settore dei motori marini.
In occasione del 59° Salone Nautico di Genova abbiamo intervistato Rachele Serra Botti, giovane amministratrice della società.
“Naval Motor Botti nasce quasi 50 anni fa. Mio nonno materno Franco Botti apre la sua attività nel 1971. Il lavoro cresce e agli inizi degli anni ’80 si sposta in darsena a Viareggio, nella nostra sede attuale. Mia madre, Emanuela Botti, ha cominciato a lavorare dall’età di 18 anni; successivamente è entrato mio padre, che curava l’aspetto commerciale” ci racconta Rachele, laureata in ingegneria gestionale, approdata nell’azienda di famiglia nel 2010. Distributore di FPT Industrial dal 1987, Naval Motor Botti è, inoltre, dealer di marchi prestigiosi quali ZF e TwinDisc – Technodrive, ma non solo.
“Siamo anche dealer Lombardini per la Toscana che con il suo prodotto ci permette di completare la gamma comprendendo le fasce di potenza più basse.
Da quest’anno siamo anche distributori Aquamot, che è un nuovo marchio austriaco di motori elettrici. Fanno principalmente fuoribordo elettrici per piccoli tender, molto compatti, molto leggeri, con la batteria integrata. In questo modo ci vogliamo approcciare ad un mercato diverso, attento all’eco-sostenibilità, che finora ci era precluso”.
All’attività di vendita si accompagna l’assistenza: Naval Motor Botti dispone infatti di un’officina per le manutenzioni, le riparazioni e le revisioni a ore zero. Munita della certificazione ISO 9001, l’azienda può eseguire in loco il collaudo dei motori, grazie a due banchi prova per potenze fino a 1200 cavalli. A questi si aggiunge un banco prova pompe omologato RINA, progettato per le tarature delle pompe di iniezione.
“Recentemente abbiamo omologato anche alcuni prodotti nostri, a marchio Naval Motor Botti – spiega Rachele Serra Botti -. Partendo dalla base di un motore FPT Industrial, abbiamo prima omologato un motore secondo la normativa SOLAS così da rivolgerci ai costruttori di rescue boat e safety boat a livello europeo ed internazionale. Poi, sempre partendo da un motore FPT Industrial, abbiamo omologato un motore ad uso professionale: è un 4 cilindri che può essere installato anche con licenze da pesca di 39 kW, quindi molto basse”.
Ad un’offerta molto ampia corrisponde inevitabilmente una clientela molto varia. “Copriamo tutti i settori, dal diporto al commerciale, al professionale. Il ventaglio dei clienti è molto diverso: c’è chi ha bisogno di essere guidato al 100%, dall’inizio alla fine, e chi invece è più autonomo, ma ha bisogno di un supporto tecnico molto puntuale e preciso.
Questo significa che dobbiamo essere il più flessibili e poliedrici possibile per rispondere alle esigenze della nostra clientela”.
Proprio della cura del cliente Naval Motor Botti ha fatto un asset fondamentale per il proprio business.
“Cerchiamo sempre di interrogarci e di capire cosa il cliente potrebbe volere. Durante il recente Cannes Yachting Festival, FPT Industrial ha presentato Red Horizon il suo nuovo sistema di controllo integrato per la nautica, in collaborazione con ZF e Navico (Simrad). Red Horizon rappresenta l’integrazione più avanzata di tecnologie per la nautica in termini di motori, sistemi di monitoraggio e controllo.
Come Naval Motor Botti già offrivamo ai nostri clienti, oltre al motore, anche prodotti complementari quali sistemi di comando e controllo al fine di fornire un pacchetto completo, puntando ad aumentare la soddisfazione del cliente diminuendo la quantità degli interlocutori. Ad alcuni clienti forniamo anche la linea d’asse e l’elica così da avere tutta la parte propulsiva sotto controllo” dice l’amministratrice dell’azienda.
Senza dubbio, l’attenzione per il cliente è un elemento che non è sfuggito al cantiere Canados, che ha scelto Naval Motor Botti per la fornitura dei motori FPT Industrial: grazie a questa partnership, il Canados 431 Gladiator in versione Performance monta una coppia di N67 570 EVO che spingono l’imbarcazione fino a 50 nodi.
“Abbiamo presentato questa barca al Salone di Cannes e siamo molto soddisfatti in termini di prestazioni, silenziosità e soprattutto consumi – commenta Ettore Costantino, Vice President Production di Canados -. Siamo riusciti a vendere diverse unità, in molti sono interessati a questo nuovo pacchetto High Performance. Con FPT Industrial abbiamo raggiunto un risultato al top e siamo certi che questa collaborazione proseguirà”.
“Siamo orgogliosissimi di questa partnership con un cantiere che non ha certo bisogno di presentazioni. Li abbiamo seguiti sin dalla progettazione e poi durante la fase installativa; gli abbiamo fornito anche il pannello di controllo e le manette – afferma con entusiasmo Rachele Serra Botti -. Alla prima occasione hanno provato i nostri motori N67 570 EVO sul Canados 431 Gladiator, pensato per le performance. Devo dire che la collaborazione è molto proficua, anche loro sono soddisfattissimi: il motore ha addirittura superato le loro aspettative”.
Non è dunque un caso che, quando le chiediamo quali motori consiglia per un’eventuale rimotorizzazione, ci indichi proprio la gamma EVO di FPT Industrial. “Con una vasta line up diportistica che si estende dai 100 ai 1000 Cv i motori FPT Industrial sono contraddistinti da leggerezza, compattezza, ridotti consumi e prestazioni spesso al vertice delle proprie fasce di potenza. A seconda della barca, raccomanderei tutti gli ultimi nati di FPT Industrial, partendo dal N67 550 e N67 570 EVO fino ad arrivare al C16 1000, che è il nostro top di gamma, ora ordinabile, e che entrerà in produzione a gennaio del 2020”. Proprio il C16 1000 sarà al centro di uno dei progetti futuri di Naval Motor Botti, ma – ci dice Rachele ridendo: “Non voglio dire altro per scaramanzia! Aspettiamo un po’ per divulgare altri dettagli”.
Il punto di vista di Michel Karsenti, amministratore unico di Canados
Cosa pensa della collaborazione con Naval Motor Botti?
E’ una collaborazione nuova e siamo assolutamente soddisfatti. Normalmente il Gladiator 431 monta due Volvo D4: noi volevamo realizzare una versione diversa, molto più veloce e quindi più interessante per l’armatore giovane. Volvo non riesce a spingere la barca a 50 nodi, quindi abbiamo accolto la proposta di Naval Motor Botti perché dopo un’analisi di mercato ci siamo accorti che il miglior motore era un FPT Industrial. Devo ammettere che all’inizio ero un po’ scettico sulle reazioni del mercato di fronte ad un motore italiano. Tutto quello che posso dire è che FPT Industrial ha fatto talmente tanti sforzi per quanto riguarda il marketing che la gente non associa più i motori FPT Industrial a AIFO e Iveco Motors.
Chiunque abbia provato questa barca è rimasto davvero impressionato dalle performance e dalla silenziosità di questo motore: fa addirittura meno rumore del Volvo, che invece è più piccolo. La barca va come un razzo e ogni volta che abbiamo avuto bisogno di assistenza ce l’hanno fornita il giorno stesso. Questo è un elemento essenziale per noi come cantiere, ma anche per il cliente che comprerà un Gladiator 431.
Cosa ci dice della barca?
Che dire, è una barca da provare. Stasera torno a Monaco e da qui mi ci vorrà circa un’ora e tre quarti perché viaggerò ad una velocità di crociera di 42-43 nodi. E’ facile da condurre e i consumi sono bassi: a 41 nodi consuma meno di 160 litri all’ora. E’ un motore impressionante e se posso lo consiglio volentieri anche ad altri cantieri.
Crede che la partnership con Naval Motor Botti continuerà?
Sicuramente continuerà, specialmente per la versione Performance del Gladiator 431. L’anno prossimo metteremo in produzione un Gladiator di 56 piedi in due versioni: standard e performance. Credo che su quest’ultima monteremo il C16 1000 di FPT Industrial. Il motore assicura prestazioni perfette e l’assistenza che Naval Motor Botti offre è eccezionale. Non vedo perché non dovremmo continuare questa collaborazione. Siamo molto orgogliosi del risultato: la barca è al 100% Made in Italy. Tutto quanto – propulsioni, trasmissioni, motori e la barca stessa – è prodotto in Italia.
Che idea si è fatto del Salone Nautico di Genova?
E’ una domanda difficile, 20 anni fa questo era “il” Salone. Credo che abbia conosciuto tempi duri e che tornare alla ribalta sia stato arduo. Il Cannes Yachting Festival è un rivale difficile da battere, per location, atmosfera, hotel, shopping e poi le barche esposte sono meravigliose.
Genova, invece, non è bella come Cannes e non ha una clientela internazionale, ma credo che comunque sia importante supportare questo evento.
Abbiamo incontrato parecchi clienti e siamo riusciti a vendere un paio di barche della serie Gladiator. Mi auguro che il Salone di Genova torni a crescere, come sta già facendo da 2-3 anni.
Tornerà al Nautico?
Assolutamente sì e probabilmente porterò anche un maggior numero di barche.
NAVAL MOTOR BOTTI