Prima puntata – Tanti modi per dire: “Tonno in canna!”
“Tonno in canna!” – Da qualche anno abbiamo assistito ad un ripopolamento dei nostri mari da parte del tanto inseguito Tonno Rosso.
I tonni, che hanno da sempre abbondato nel nostro Mediterraneo, sicuramente negli ultimi tempi hanno cambiato abitudini, sono diminuiti di peso in termini di catture rispetto agli anni ’70/’80/’90, ma ultimamente hanno ricominciato a far divertire noi pescatori sportivi.
Al punto tale che qualcuno si è avvicinato alla pesca di questa specie senza mai aver prima pescato in mare. Devo dire che personalmente non amo i pescatori dell’ultimo momento che, oltre a qualche tonno rosso, non hanno mai insediato una sospettosissima spigola o un’astutissima ricciola. Ma questo è un problema mio!
Comunque sia, il ritorno dei tonni rossi nei nostri mari ha dato impulso alla pesca sportiva e a tutta la filiera in modo positivo ed entusiasmante. Oltre alle tecniche tradizionali per insediarlo, si è visto il ritorno dell’uso degli artificiali in altura per la cattura di esemplari anche di 50 Kg e la nascita o comunque l’esplosione delle tecniche di pesca leggere come lo spinning (anche se fatto con attrezzature potentissime) e la pesca in top shot.
Diciamo, quindi, che per semplificare il tutto possiamo riassumere le tecniche per insediare il nostro tonno rosso in 4 tipologie:
La traina d’altura, il drifting tradizionale, la pesca in top shot e lo spinning. Tralascio il vertical jigging, perché tendo a considerare le catture con questa tecnica quasi casuali.
In questa puntata ci focalizziamo solo sul tipo di attrezzature da usare per questi tipi di tecniche. Nelle puntate successive esamineremo ogni singola tecnica.
Ovviamente, in linea generale, andando ad insediare pesci di taglia (dai 30 kg in su non solo perché la legge non ci consente di catturarne di più piccoli), abbiamo bisogno per ciascuna di queste tecniche di attrezzature di alto livello. E’ molto difficile avere ad un prezzo basso una attrezzatura valida per uno di questi tipi di pesca al tonno rosso. Spesso, occupandomi anche di articoli da pesca, mi sento domandare se è possibile spendere poco per avere una attrezzatura da drifting. Molte volte sconsiglio l’acquisto e l’utilizzo di attrezzatura economica, in quanto tutto ciò si può tradurre nella migliore delle ipotesi in soldi buttati; nella peggiore delle ipotesi, dato che è possibile imbattersi in pesci anche molto grossi, l’uso di attrezzatura non all’altezza potrebbe comportare anche seri pericoli.
Quindi, non che serva spendere per forza migliaia di euro, però puntate ad una attrezzatura medio-buona che vi consenta di portare il tonno in barca e stare sicuri.
Per la traina d’altura (chi mi conosce sa che è la mia preferita) il tonno rosso si insedia con canne mulinelli e monofili da 30Lb.
Qualcuno usa le 50 lb, ma sono quasi sempre esagerate. Una buona canna da stand up carrucolata o ben anellata di lunghezza variabile da 1,70 e 1,90 cm con un buon mulinello rotante da 30 Lb (io, come sapete, preferisco tutti i marchi di mulinelli italiani) dell’ottimo monofilo rigorosamente Nylon 30 o 50 lb dei buoni fluorcarbon per i terminali dai 50 alle 80/100 lb e artificiali come Minnow affondanti con paletta grande tipo rapala (vecchi e nuovi) yozury Alco uniti a Kona Octopus ed esche galleggianti di vario tipo.
Vedremo come usarle e che tipo di strategia adottare nelle prossime puntate.
Per lo spinning si usano canne variabili di lunghezza da 7 ai 9 piedi con potenza dalle 20 alle 50 lb e con possibilità di lancio di esche dai 20/30 gr sino ai 150 gr. Le canne avranno fusti molto elastici e parabolici. Dovranno essere leggere per non affaticare troppo le braccia durante i lanci. Mulinelli fissi potenti con ottima frizione 20 kg e più, buona capienza di trecciato, qualità dei materiali di particolare robustezza e velocità di recupero. Sicuramente i migliori in assoluto sono la famiglia degli stella Shimano, anche se a prezzi molto più bassi si trovano tanti marchi che fanno degli ottimi oggetti, specie per la pesca nostrana. Per il drifting si usano canne di potenza variabile dalle 30 lb secche (per i fusti modernissimi in dynanotex) fino alle classiche 50/80, intramontabili, dotate di carrucole di vari marchi quasi tutti made in usa. Manici curvi o dritti a seconda del tipo di cintura che si usa e del tipo di combattimento che si vuole fare sempre rigorosamente in piedi, muli da 50 lb a larga capacità vanno benissimo, imbobinato con 1000 e più metri di ottimo 50 lb tripla forza, terminali quindi non fatti in casa o già pronti di libbraggi variabili dalle 50lb fino alle 120 lb e più, ami rigorosamente circle (becco d’aquila) con o senza ardiglione, meglio se dotati di girella già attaccata all’anello dell’amo.
Per il top shot si pesca con multifibre e quindi si scende molto di dimensioni e di peso. Mulinelli piccoli e potentissimi, canne leggere con fusti molto fini montati con anellature acid (che seguono la spirale della spina della canna. Per i non fissati (ormai i fissati sono più dei neofiti) la spina della canna è il punto di giunzione del tessuto di carbonio che viene avvolto sul mandrino per fare il fusto.
Il punto di giunzione ha necessariamente una piccola sovrapposizione che crea un punto di debolezza. Nelle canne con montatura acid gli anelli si montano a 180 sulla spirale della spina.
In top shot si pesca con il multifibre che si giungerà al wind on come terminale e si useranno gli stessi ami del drifting.
Queste le attrezzature, nella prossima puntata parleremo di come pescare e speriamo che ci siano ancora tanti pesci in giro. Ricordatevi i regolamenti ed i permessi per il tonno rosso di cui abbiamo già parlato. Le multe sono diventate giustamente salatissime!