Tutto con una PIUMA: la piccola traina con la piumetta
Con l’arrivo della bella stagione l’acqua si riscalda e le giornate si allungano, arriva il momento di insidiare i predatori del sottocosta. Analizziamo la piccola traina con una l’esca che da sempre si è rivelata infallibile: la piumetta. Apparentemente delicata e spesso sottovalutata, ha visto negli anni tante rivisitazioni, ma il concetto è rimasto sempre lo stesso, una piuma, del cotone con due lunghi filamenti colorati e la sua traina lenta, il punto di partenza per tutti quelli che si avvicinano alla pesca con l’esca artificiale trainata.
SEMPLICE MA EFFICACE
Quale miglior descrizione per questo artificiale? Semplice come semplice è reperirla o realizzarla in proprio, bastano delle piume (le bianche vanno benissimo, ma anche rosso, nero e giallo, possono dire la loro) ed un rocchetto di cotone per macchina da cucire, generalmente rosso o nero. Efficace perché un po’ tutti i predatori del sottocosta, dalle occhiate alle leccie stella, dalle ricciolette ai sugarelli, ne rimangono attratti e vittime al tempo stesso. Animarla o meno dipende dall’abilità del pescatore, ma trovato l’assetto ideale, questo artificiale è in grado di regalare catture su catture, facendo realizzare ottimi carnieri ed a volte tirarci d’impaccio quando inesorabilmente cerchiamo di fare il vivo per insidiare qualche grosso predatore.
LE REGOLE FONDAMENTALI
Se da una parte l’elevato potere attrattivo di questa esca, la rende utilizzabile verso tutti i predatori, dall’altro la sua semplice costruzione le pone dei limiti che se non rispettati la rendono sterile. Una piuma imita dei pesciolini o dei vermetti che “scodinzolano” appena sotto la superficie dell’acqua, da ciò scaturisce un rigoroso assetto di traina con lenze lontane dalla barca almeno 25 mt. per poter uscire dalla scia del motore, e velocità mai superiore a 2,4 – 3 nodi. La piuma, infatti, non avendo alcuna struttura e come unico elemento rigido l’amo, necessita di velocità molto basse che la facciano viaggiare appena sotto il pelo dell’acqua ed al tempo stesso le diano un leggero movimento ondulatorio. Per queste ragioni in genere può essere accoppiata solo a piccoli siliconici, compatibili con la sua velocità di traina. Nel caso in cui si decida di realizzarle in proprio è buona norma montare le piume piccole con fluorcarbon del 0.16-0.18, trainando infatti in acque poco profonde, sarà proprio il diametro del terminale a fare la differenza, specie su pesci sospettosi come le occhiate. Per l’amo invece la scelta cadrà sempre sugli Aberdeen a gambo lungo, in modo da far posare la coda della piuma, sul gambo e rendere il complesso pescante auto ferrante. Nella scelta dei colori, occorre dire che il bianco è universale, può infatti essere trainato dall’alba al tramonto ottenendo sempre ottimi risultati. Colori, invece, come il nero ed il rosso vanno utilizzati in giornate nuvolose ed al tramonto, mentre il giallo è da preferire all’alba. L’abbinamento, poi, di piccoli pezzetti di verme coreano posti sull’amo, non possono che migliorare il potere attrattivo della piuma, creando una scia odorosa e sanguinolenta, indispensabile quando i predatori sono svogliati o disturbati.
LA ZONA DI PESCA
Parlando di piume generalmente si intende la traina nell’immediato sottocosta, ed è su questa che ci soffermeremo, dove rispettando la distanza di legge dalla battigia, si cercherà di far passare le esche tra le piccole conformazioni rocciose e le praterie di posidonia, con profondità tra i 4 ed i 15 mt. Queste aree, infatti, costituiscono la base dell’alimentazione per i predatori, che si nutrono di novellame stazionando in grossi branchi. Riuscendo a pescare con due o tre canne è possibile realizzare strike multipli, garantendosi attimi di divertimento.
Generalmente prendendo nota del verso di traina e della profondità sarà possibile ripetere le catture ad ogni passaggio, sarà buona norma affidarsi al buon senso ed evitare stragi inutili, specie in presenza di pesci come ricciolette e palamite, che generalmente aggrediscono con violenza ed in gruppo le piume.
ATTREZZATURE
Per trainare al meglio artificiali così leggeri e reggere il confronto con pesci vivaci come occhiate e ricciole, saranno importantissime le canne, rigorosamente paraboliche, meglio se da spinning in due pezzi o telescopiche, di lunghezza 2,40 mt e 2,70. I mulinelli, taglia 2000 e 4000 saranno caricati con nylon dello 0.20, il terminale verrà collegato con una piccola girella con moschettone che servirà per sostituire velocemente le piumette e per scaricare le torsioni durante il recupero (generalmente i piccoli pesci tendono a girare su se stessi una volta aggallati).