Confindustria Nautica: i chiarimenti del MIT verso l’uscita dal lockdown
Dopo il Lazio, la Liguria, la Toscana e le Marche, anche l’Emilia-Romagna apre alla consegna delle imbarcazioni.
La delibera adottata dalla Giunta Regionale consente, a partire da oggi 23 aprile fino al 3 maggio, “nell’ambito delle attività di cantieristica navale, l’attività di “consegna di magazzino” nonché le attività propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio o le attività connesse comunque finalizzate alla consegna, previa comunicazione al Prefetto“.
Sono inoltre consentite le prestazioni di servizio di carattere artigianale rese da terzi per interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni di diporto all’ormeggio.
Oltre a inviare a tutti i Presidente di Regione un dossier che mostra l’impatto economico e occupazionale del lockdown per ogni settimana di chiusura, Confindustria Nautica si è attivata chiedendo chiarimenti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito a diverse questioni.
- Validità delle certificazioni di sicurezza delle unità da diporto: a questo proposito, la Direzione del trasporto marittimo ha precisato che certificati, permessi, attestati, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile, conserveranno la loro validità fino al 15 giugno 2020. Rientrano in tale previsione anche i certificati di sicurezza delle unità da diporto, i certificati di idoneità al noleggio e i certificati di stazza.
- Spostamenti di persone fisiche: il MIT conferma che al momento gli spostamenti sono ammessi esclusivamente nei limiti dell’art. 1 del DPCM 10 aprile 2020, ovvero solo in caso di esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Poiché la competenza per l’applicazione di tale articolo spetta alle Autorità di Pubblica Sicurezza e alle Forze di Polizia, Confindustria Nautica ritiene che possano essere inoltrate a dette autorità le richieste per la verifica della sicurezza per le unità, anche a tutela di terzi e per profili assicurativi, laddove il contratto di ormeggio non preveda la custodia dell’imbarcazione da parte dell’approdo.
- Attività produttive industriali e commerciali consentite: il MIT fa in questo caso nuovamente riferimento al DPCM 10 aprile 2020, che nell’allegato 3 indica i codici ATECO delle attività consentite. Tra queste rientrano “le attività di riparazione e manutenzione di navi e imbarcazioni (esclusi i loro motori)” (codice ATECO 33.15). In ogni caso, dovranno essere adottati negli ambienti di lavoro i protocolli stabiliti per contrastare la diffusione del Coronavirus.
Il grido d’allarme di Maria Chiara Fortunato, titolare del cantiere Eolo, che chiede la riapertura immediata dei cantieri, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza volte a salvaguardare la salute dei lavoratori.