Come sanificare la barca
Siamo testimoni di un periodo storico in cui la pulizia con i comuni detergenti non basta più: proprio nel momento del bisogno ci stiamo accorgendo di quanto sia importante la sanificazione, ovvero quel procedimento volto a eliminare batteri, virus e agenti patogeni che non possono essere rimossi con una detersione ordinaria. Questo mese, con l’aiuto degli esperti del settore, vediamo in che cosa consiste questo trattamento e perché può essere utile anche per la nostra barca.
Il Coronavirus ha riscritto le regole che governavano la nostra società e, in particolare, ha messo in luce la necessità di igienizzare gli ambienti che più frequentiamo, come la casa, l’auto, la barca.
Esistono diverse tecniche per sanificare gli interni e gli esterni della propria imbarcazione ed è possibile rivolgersi a professionisti oppure ricorrere al fai-da-te.
SANIFICAZIONE AD OZONO
Questo metodo ha ricevuto validazioni scientifiche e l’approvazione del Ministero della Salute, che già nel 1996 lo ha riconosciuto come “presidio naturale per la sterilizzazione degli ambienti contaminati da batteri, virus, spore e infestati da acari, insetti, ecc.” (Protocollo n° 24482 del 31 luglio 1996). Attualmente, però, come per molti altri prodotti, non esistono evidenze scientifiche che provino che la sanificazione ad ozono è in grado di eliminare il Coronavirus da superfici e ambienti. Mentre in Giappone la Nara Medical University ha verificato che l’ozono è in grado di attivare il Covid-19, in Europa è ancora in fase di valutazione (ad oggi gli unici prodotti la cui efficacia contro il Covid-19 è stata provata sono prodotti a base di cloro o a base alcolica, con percentuale di alcool al 70%). In attesa dell’autorizzazione a livello europeo, l’ozono non può essere commercializzato come presidio medico-chirurgico: in questa fase può essere considerato un “sanitizzante”.
Va segnalato, tuttavia, che secondo il rapporto dell’ISS n°25/2020 del 15 maggio 2020, “Sebbene la valutazione non sia stata completata, è disponibile un’ampia base di dati che ne conferma l’efficacia microbicida anche sui virus (…) L’attività virucida dell’ozono si esplica rapidamente in seguito a ozonizzazione” (qui il rapporto completo dell’ISS).
Va segnalato infatti che questo sistema di sanificazione si è dimostrato efficace nei confronti della SARS, appartenente come la SARS-CoV-2 alla famiglia Coronaviridae. Non solo: l’ozono ha avuto effetti positivi anche sull’uomo. Ad oggi, “oltre 100 pazienti con Covid-19 sono stati trattati in 15 ospedali in Italia con l’ossigeno-ozono terapia e tutte le loro cartelle cliniche hanno coinciso nel valutare l’efficacia della terapia ed il miglioramento della malattia”. Lo ha affermato il presidente della Società italiana di ossigeno-ozono terapia (Sioot), Mariano Franzini, in audizione in commissione Affari sociali della Camera (Fonte: Ansa, 03 giugno 2020).
Come funziona
“L’ozono è un gas naturale dall’elevato potere ossidante, ben superiore anche al cloro e ai consueti agenti chimici utilizzati” spiega Angela Arnaboldi, CEO di ProTea. “L’ozono viene ricreato tramite ozonizzatori, che convertono l’ossigeno nell’aria in ozono. Lo stato gassoso fa sì che arrivi dappertutto, anche dove non si arriva con la normale pulizia, eliminando batteri, agenti microbiologici, odori e inattivando i virus. Ha un ciclo vitale piuttosto breve e, una volta che ha espletato la sua azione disinfettante, non lascia residui. Era ossigeno e torna ad essere ossigeno”.
Per cosa è indicata
La sanificazione ad ozono sta sperimentando una larga diffusione sia nel pubblico, sia nel privato: viene impiegato per la sterilizzazione di dispositivi medici e per la disinfezione di uffici, scuole, condomini, abitazioni e anche barche. È consigliata, però, solo per gli ambienti chiusi.
“Per le imbarcazioni il trattamento ad ozono è molto efficace, ma solo negli interni. All’esterno perde il suo potere sanificante, disperdendosi nell’ambiente” afferma Michele Grassi, Responsabile Tecnico di Acqu@puana srl.
Modalità
La sanificazione ad ozono può essere eseguita secondo diverse modalità:
A) Trattamento professionale
L’ozonizzazione viene effettuata da professionisti tramite generatori di ozono. Non intacca né le superfici né la tappezzeria se si rispettano le giuste procedure e i corretti tempi di azione, di conseguenza non è necessario svuotare l’imbarcazione prima del trattamento.
“L’ozono è una molecola composta da tre atomi di ossigeno. Ha un elevato potere sanificante, ma perché sia efficace, deve essere presente nell’ambiente in una certa concentrazione e per un certo lasso di tempo” ci dice Massimiliano Burberi, Sales Officer di Ekonore. “Una volta saturata l’aria nella barca, l’ozono agisce su virus, batteri, funghi, microbi”.
È bene sottolineare che non sono ammesse persone a bordo durante la sanificazione. Inoltre, terminata l’ozonizzazione, i locali devono essere ben areati: l’inalazione accidentale di ozono può infatti provocare, a basse concentrazioni, tosse e un senso di irritazione alla gola, mentre ad alte concentrazioni può dare luogo a problemi respiratori.
La durata di un’ozonizzazione è piuttosto breve e dipende essenzialmente dalle dimensioni della barca e dalla grandezza del macchinario impiegato. Prosegue infatti Burberi: “Ci sono ozonizzatori da 2, 3, 5 grammi: con questi in media ci vuole circa un’ora. Ma ci sono anche ozonizzatori che producono 15, 40 e 100 grammi: in questo caso bastano circa quindici, venti minuti perché l’aria sia satura. Sono solo stime, perché bisogna tenere in considerazione anche la barca: diciamo che per uno yacht da 60 piedi, con un ozonizzatore da 40 grammi, ci vuole mezz’ora”. Questi stessi fattori influenzano il costo del trattamento, che varierà anche in base a dove è ubicata l’imbarcazione.
Ma ogni quanto ripetere la sanificazione ad ozono? “Non è possibile dare un’indicazione precisa in questo senso: una volta che un nuovo agente contaminante entra in contatto con l’ambiente, questo non è più sano” chiarisce la CEO di ProTea. Sebbene non si possano impedire nuove contaminazioni, sarebbe buona norma sanificare l’imbarcazione periodicamente, specialmente all’inizio della stagione, quando non viene utilizzata da parecchio tempo. “A prescindere dal Coronavirus, quando una barca rimane chiusa tende a formare muffe e batteri, che non possono essere rimossi con una comune pulizia. Eliminarli è necessario, soprattutto perché in barca stiamo scalzi e in costume. Ma solo l’ozono rende una barca veramente sana” conclude Burberi.
B) Ozonizzatori portatili
Per chi preferisce il fai-da-te, potrebbe essere indicato l’uso di un ozonizzatore portatile. Il mercato offre diversi modelli, di dimensioni – e di conseguenza prezzi – differenti. “Il sanificatore a ozono ha un timer che viene impostato a seconda delle dimensioni della barca, da 5 a 20 minuti” dice Massimo Vita, titolare di Yachtgarage. “Una volta acceso il dispositivo, bisogna chiudere porte e oblò, uscire e lasciarlo agire. Esaurito il timer, sarà necessario attendere 40 minuti perché l’ozono faccia effetto”. Dopo questo lasso di tempo, è possibile tornare a bordo, facendo arieggiare l’ambiente. “È bene ripetere il trattamento ogni 15 giorni, non solo per la sua funzione igienizzante, ma anche per eliminare i cattivi odori di sentina, idrocarburi e acque nere” consiglia Massimo Vita.
C) Impianti ozonizzanti
A bordo di navi e traghetti, è consigliabile installare un impianto ozonizzante, con montaggio a soffitto o a parete, per una disinfezione profonda. Anche in questo caso è necessario che non vi sia nessuno a bordo nel corso dell’ozonizzazione.
Per piccole e grandi imbarcazioni, esistono sistemi ozonizzanti studiati per il trattamento dell’aria: questi dispositivi consentono di mantenere sempre pulite e disinfettate le condotte di aerazione.
“L’aria in ricircolo viene continuamente sanificata: viene impiegato ozono a bassissime concentrazioni, che ne rende possibile l’uso anche in presenza di persone a bordo” continua Angela Arnaboldi di ProTea, l’unica azienda a produrre questo tipo di sistema, anche personalizzandolo per le richieste dell’armatore.
Oltre a rendere gli ambienti salubri, gli impianti ozonizzanti limitano la diffusione di malattie e cattivi odori.
Inoltre, non richiedono ricariche o manutenzioni.
NEBULIZZAZIONE CON PRODOTTI CHIMICI
Generalmente si ricorre alla nebulizzazione ad acqua per rinfrescare gli esterni di barche e yacht. Per ottenere un’azione sanificante, sarà invece necessario impiegare un disinfettante chimico. Anche per la nebulizzazione, così come per l’ozonizzazione, è possibile affidarsi a professionisti del settore oppure ricorrere al fai-da-te, acquistando un nebulizzatore. In ogni caso, è fondamentale scegliere accuratamente il prodotto da applicare, che dovrà essere molto delicato affinché non rovini le superfici esterne delle imbarcazioni, spesso e volentieri assai pregiate.
A questo proposito, il Gruppo Per ha progettato e realizzato XC-19, un particolare detergente al perossido di idrogeno, con componente alcolica. Poiché non contiene cloro, non è corrosivo e non deposita altri composti sulle superfici; di conseguenza è particolarmente indicato per le porzioni in legno o in metallo.
“Bisogna comunque fare molta attenzione – ci dice l’Ing. Alberto Lagi, direttore tecnico e co-fondatore del Gruppo Per – perché le sanificazioni con prodotti fluidi hanno un limite: a differenza dell’ozono che arriva dappertutto, il disinfettante è efficace solo nei punti in cui viene effettivamente applicato“.
SANIFICAZIONE MANUALE CON DETERGENTI CHIMICI
Per igienizzare piccole superfici è possibile utilizzare prodotti chimici. Le soluzioni in commercio sono molteplici, ma è bene sottolineare che i prodotti che hanno un’azione disinfettante, battericida, virucida o una qualsiasi azione adatta a combattere microrganismi, possono essere di due tipi: presidi medico-chirurgici o biocidi. Per questo, oltre a dover essere preventivamente autorizzati dal Ministero della Salute, devono obbligatoriamente riportare sull’etichetta la dicitura: “Prodotto Biocida – Autorizzazione del Ministero della Salute o Autorizzazione UE n° /../.. AUT (ai sensi del Reg. UE n. 528/2012)” oppure: “Presidio Medico Chirurgico Registrazione n°… del Ministero della Salute“.
In particolare, per quanto riguarda la lotta al Coronavirus, il Ministero della Salute consiglia di usare, per eliminare il SARS-CoV-2 dalle superfici, prodotti a base di cloro (come l’ipoclorito di sodio, comunemente noto come candeggina o varechina) oppure a base alcolica, con percentuale di alcool (etanolo/alcool etilico) al 70%.
Un esempio è l’Igienizzante Superfici 2.0 di MA-FRA, una soluzione idroalcolica al 75% che, oltre a purificare le superfici, non lascia residui chimici aggressivi.
Raccomandiamo ai nostri lettori di scegliere con cura il detergente da impiegare per la sanificazione della propria barca: per evitare di deteriorare superfici e materiali, è bene prediligere sempre disinfettanti studiati appositamente per le imbarcazioni.
In ogni caso, avverte l’Ing. Alberto Lagi del Gruppo Per, “è bene conoscere le caratteristiche del prodotto scelto per la sanificazione. Due sono gli elementi fondamentali per una sanificazione efficace: concentrazione e tempo di contatto. Se non si rispettano questi, non si ottiene alcun risultato”.
Contatti utili:
ACQU@PUANA SRL
Tel. +39 342 3126247
www.acquapuana.it
ARMENISE AUTOLAVAGGI SNC
Tel. +39 080 5461138
www.armeniseautolavaggi.it
BIOYACHT
Numero Verde 800 198100
www.bioyacht.it
DINAMITEK
Tel. +39 0171602610
www.dinamitek.com
ECOVAPORSERVICE
Tel. +39 0961 753355
www.ecovaporservice.it
EKONORE ITALIA
Numero Verde 800 198100
www.ecodisinfestazione.it
GRUPPO PER
Numero Verde 800 322270
www.gruppoper.com
MAFRA
Tel. +39 02 3569981
www.mafra.it
NORTH SARDINIA SAIL S.R.L.
Tel. +39 0587 59124
www.nsscharter.com
PROTEA SRL
Tel: +39 0584 361274
www.proteasrl.com
PULICLEAN
Tel. +39 049 8977778
www.puliclean.com
SUPER WASH ITALIA
Tel. +39 339 4122071
www.superwashitalia.it
YACHTGARAGE
Tel. +39 345 3409350
www.yachtgarage.com