Honda 4XC 26SD Sundeck, il test in mare dell’ammiraglia 4XC Design
La 4XC H26SD Sundeck nasce sotto i migliori auspici: frutto della collaborazione tra Ranieri International e Honda Marine, rappresenta l’ammiraglia della gamma 4XC Design. Ho avuto l’occasione di testarla alla sua presentazione al Salone Nautico di Genova, motorizzata con il motore BF250, anch’esso top di gamma di Honda. Scopriamola insieme.
Honda 4XC H26SD Sundeck: l’allestimento
A poppa abbiamo le due plancette aggiunte allo scafo che separano il motore. L’accesso a bordo, però, è esclusivamente a sinistra: lo spazio di dritta è totalmente occupato dal divanetto, che è l’unico spazio dove trovano posto fino a 3 persone.
Il quadrato di poppa è completamente libero ed agevola gli spostamenti a bordo. All’interno delle murate è stato ricavato uno spazio per stivare gli oggetti, ma avrei preferito fosse richiudibile per evitare eventuali schizzi d’acqua.
Al centro è montato un supporto in vetroresina, che ha un ripiano apribile verso poppa: una volta aperto, rivela una cucina esterna composta da lavello e piano cottura (assente nel modello provato), con una superficie piuttosto estesa per le dimensioni del mezzo. In basso c’è spazio per un comodo gavone a due ante. Verso prua, invece, è installato il poggiareni biposto per la zona di comando.
La consolle è centrale con l’ingresso cabina sulla sinistra e la plancia di comando sulla destra. Quest’ultima è piuttosto spoglia nella versione testata, poiché sono installati soltanto lo strumento di monitoraggio del motore e un indicatore analogico di carburante. Apprezzo la scelta poiché ci consente di verificare sempre la quantità di carburante residua, anche in caso di guasto elettrico.
Di fronte a noi vediamo anche lo spazio predisposto per installare un gps/ecoscandaglio e, sulla destra, la doppia fila di pulsanti on/off.
L’allestimento degli interni
La cabina è piuttosto spaziosa per una barca di 26 piedi come l’Honda 4XC. Appena si entra, sulla sinistra troviamo un mobiletto/ripiano, mentre a destra, in un locale separato, c’è il bagno, che però non è ad altezza d’uomo e risulta un po’ scomodo: siamo infatti costretti ad abbassarci per utilizzarlo.
A prua abbiamo un letto matrimoniale con porzione centrale sollevabile a formare una dinette. A questo proposito è un peccato valutare che all’esterno non sembrano esserci predisposizioni per l’alloggio di un tavolino: chiederei al cantiere di includerlo nella lista degli optional, così da rendere la barca idonea anche a crociere più lunghe. Comodo il passo d’uomo al centro della prua, che offre luminosità e areazione insieme ai due oblò, destro e sinistro.
Tornando all’esterno, notiamo che la prua è sopraelevata rispetto al piano di coperta per dare maggior spazio all’interno di cabina.
Arrivarci è semplice: basta salire due gradini con l’ausilio di un’alta battagliola. La zona prodiera è totalmente ricoperta con la tappezzeria a cellula chiusa e tessuto tecnico. Il verricello è nascosto all’interno di uno sportello e l’ancora è a vista in modo da poter ancorare in autonomia.
L’estremo anteriore della battagliola ha un gradino in EVA per consentire la salita e la discesa di prua. Molto comodo anche il cuscino imbottito, che si trova sulla parte anteriore della consolle per dare supporto alla schiena quando si è sdraiati.
Il test di navigazione
Usciamo per il test.
Il mare è formato e ci sono molte onde generate dalle scie di oltre 30 barche uscite in contemporanea dall’ormeggio del Salone Nautico.
A bordo siamo in due persone con 150 litri di carburante imbarcati e tutte le dotazioni di bordo.
La planata minima è a 14,6 nodi con un consumo di 20 litri orari a 3000 giri, mentre per quanto riguarda la crociera abbiamo una doppia scelta: 20 nodi a 3500 giri o 25 a 4000 giri, con un consumo che ammonta a 26,5 litri/ora nel primo caso e 33,6 nel secondo. Rapportati ad un più affidabile rapporto litri/miglio, il risultato è pressoché 1,3 litri per miglio percorso: un ottimo risultato considerati i 250 cavalli di spinta.
Il merito è della modalità ECOmo nel range tra i 2000 e 4500 giri, che ottimizza il rapporto tra carburante e ossigeno, mantenendolo il più basso possibile a regimi costanti. Questo permette di avere consumi piuttosto bassi anche ai regimi massimi, con una punta di 41,5 nodi a 6200 giri e un consumo di 84 litri orari.
Anche nei cambi di passo il motore si dimostra reattivo e la tecnologia BLAST (Boasting Low Speed Torque) anticipa i tempi di iniezione, incrementando il rapporto aria/carburante, come dimostrato dalla planata raggiunta da fermo in soli 4 secondi.
Considerazioni finali
Consiglio la Honda 4XC H26SD a chi cerca un mezzo per il diporto costiero e per crociere di qualche giorno navigando nelle tranquille giornate estive.
Gli spazi sono ben gestiti, ma mi sarebbe piaciuto aggiungere l’opzione di un tavolino a poppa per sfruttare maggiormente il quadrato libero. Per uscite quotidiane riescono a convivere a bordo 6 persone senza alcuna difficoltà.
Scheda tecnica Honda 4XC H26SD Sundeck
Lunghezza f.t. 7,55 m
Larghezza scafo 2,50 m
Peso 1.600 kg
Motorizzazione massima 400 hp
Capacità serbatoio carburante 300 l
Capacità serbatoio acqua 70 l
Portata persone 10
Posti letto 2
Categoria omologazione CE C
Prezzo € 61.115,00 + Iva
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