Fuoribordo: 7 tecnologie Suzuki da tenere d’occhio
Noti per le doti di affidabilità e per le innovazioni tecnologiche, i fuoribordo Suzuki hanno ottenuto ben otto award dalla NMMA (National Maritime Manufacturers Association), l’associazione statunitense dei produttori nautici. Vediamo quali sono le tecnologie che la casa motoristica ha messo a punto per distinguersi nel settore.
1. Suzuki Lean Burn (sui modelli DF9.9B a salire, esclusi DF150, DF175, DF200, DF225, DF250)
La tecnologia Suzuki Lean Burn ottimizza la miscela benzina/aria, consentendo di ottenere un risparmio di benzina nell’ordine del 16%. Questa tecnologia, infatti, calcola l’esatta quantità di carburante in base alle condizioni di esercizio. Il motore funziona così in regime di combustione magra, perché Suzuki Lean Burn riduce in modo costante la percentuale di carburante e aumenta quella del comburente, cioè dell’aria e dell’ossigeno in essa contenuta.
2. Suzuki Selective Rotation (DF150AP, DF175AP, DF200AP, DF250AP, DF300AP)
Questa tecnologia Suzuki si rivela molto utile per quelle barche di dimensioni più grandi che richiedono una doppia motorizzazione fuoribordo: normalmente è necessario montare un motore con senso di rotazione verso destra e l’altro con senso di rotazione verso sinistra per compensare gli effetti evolutivi di ciascuna elica. I fuoribordo Suzuki sono invece dotati di un piede in grado di ruotare in entrambi i sensi di rotazione. Il piede converte la rotazione dell’elica nei due sensi a seconda delle esigenze dell’installazione, eliminando la necessità di acquistare un motore progettato per essere sinistrorso. La modalità controrotante è facilmente attivabile attraverso un ponticello elettrico da interporre all’interno della centralina elettronica ECM a cui dovrà seguire l’opportuna sostituzione dell’elica.
3. Suzuki Troll Mode (optional disponibile sui modelli DF40A a salire – esclusi DF150/175/225/250)
Si tratta di una funzione apprezzatissima da chi usa la barca per la pesca, specialmente per la traina. Il sistema Trolling Mode garantisce un controllo più preciso del motore alle basse andature: basta premere un pulsante per regolare il motore con intervalli di 50 giri/min, incrementi che partono dal regime di rotazione del minimo fino a 1.200 giri/min. Poter variare il numero dei giri del minimo vuol dire poter alzare o abbassare la velocità minima dell’imbarcazione per raggiungere quella più idonea a insidiare prede diverse con esche diverse.
4. Suzuki Precision Control (DF150AP, DF175AP, DF200AP, DF250AP, DF300AP, DF350A)
Suzuki Precision Control è un sistema basato sulla tecnologia drive-by-wire, grazie al quale sia la marcia sia il gas sono gestiti elettronicamente e non più tramite cavi. Questa tecnologia Suzuki è stata concepita per garantire un’esperienza di governo ottimale anche quando si naviga a bassa velocità e si fa manovra in acque ristrette, come quelle di una marina. Il sistema è configurabile per installazioni singole, doppie, triple o quadruple, e per le imbarcazioni che prevedono una doppia stazione di governo.
5. Variable Valve Timing (DF150AP, DF175, DF175AP, DF200A, DF200AP, DF250, DF250AP, DF300AP, DF350A)
La funzione VVT consente di variare l’apertura delle valvole di aspirazione in base alle esigenze: è possibile infatti anticiparne l’apertura prima che le valvole di scarico siano completamente chiuse, facendo così in modo che entrambi i set di valvole restino aperti. Con il VVT tale momento può essere aumentato o diminuito, modificando il tempo di aspirazione. Questo consente di ottenere una coppia elevata già ai regimi medio/bassi.
6. Silenziosità (DF150AP, DF175AP, DF200A, DF200AP, DF350A)
I motori Suzuki sono noti per la loro silenziosità, a tal punto che spesso capita di non accorgersi che siano in moto. Il rumore proveniente dall’aspirazione, che diventa forte specialmente a velocità elevate, viene soppresso da un sistema a risonanza.
7. Keyless Start System (DF70A a salire, esclusi DF150, DF175, DF200, DF225, DF250)
I fuoribordo Suzuki dispongono di un sistema di avviamento senza chiave, in pieno stile automobilistico. Una comodità ma non solo: proprio come sulle vetture “alto di gamma”, il motore si avvia solo se il trasponder (cioè la chiave elettronica in dotazione), una volta in prossimità del ricevitore, sblocca via wireless l’immobilizzatore. In questo modo si riduce la possibilità di furti: il trasponder, infatti, è dotato di un codice, l’unico in grado di dar avviare il motore.