Tommaso Spadolini racconta Crowbridge, M/Y di 42 metri del Cantiere Delle Marche
Varato appena dopo la fine del lockdown, Crowbridge è il M/Y di 42 metri di Cantiere Delle Marche, disegnato da Tommaso Spadolini insieme a Sergio Cutolo di Hydro Tec, due tra i nomi più prestigiosi della progettazione nautica.
Family feeling
Uno yacht dislocante, che è anche un family cruiser “Questo yacht è stato realizzato per armatori molto esperti con i quali ho già lavorato diverse volte in passato,anche se sempre su scafi plananti. Questa volta hanno deciso di optare per uno yacht dislocante custom per esigenze di famiglia e per navigare nel massimo comfort”.
Le parole di Spadolini
Così Spadolini descrive l’approccio al progetto, un progetto nato con la specifica esigenza di accogliere la famiglia, figli e nipoti degli armatori, a bordo. “Con un baglio di 8,5 metri, questo explorer ha molto più spazio e la sua prua tonda con bulbo permette di affrontare condizioni meteorologiche che costringerebbero in porto uno yacht planante. Gli armatori avevano alcune specifiche richieste,a partire dal profilo pulito e sobrio e da spazi interni ed esterni generosi, dove poter trascorrere intere settimane a bordo. Se queste richieste possono apparire comuni quando si parla di grandi yacht, in realtà l’armatore e sua moglie si sono approcciati al progetto con idee molto precise su ciò che volevano a proposito delle aree private e di quelle comuni. Abbiamo lavorato a stretto contatto con l’architetto navale Sergio Cutolo di Hydro Tec per massimizzare i volumi interni e, per quanto riguarda la sovrastruttura, siamo riusciti a ottenere il perfetto compromesso tra layout interno, dimensioni e posizionamento delle grandi finestrature. Una richiesta inusuale è stata quella di avere a bordo sei cabine ospiti en suite sul ponte inferiore –tre cabine doppie per i figli dell’armatore e tre cabine gemelle per i nipoti–che raramente si vedono su yacht di questa dimensione”.
Prestazioni da explorer
Uno yacht che ha una velocità di crociera di 10 nodi e una velocità massima di 15 nodi, a fronte dei 25 nodi a cui l’armatore era abituato ad avere sui suoi precedenti yacht plananti; un cambio di rotta e di esigenze, che non hanno però messo in difficoltà l’estro creativo di Spadolini, che ha saputo magistralmente reinterpretare il lifestyle degli armatori, una caratteristica peculiare di tutto il suo operato professionale.
Un layout home feeling
La suite armatoriale è veramente generosa con i suoi 42 mq dove è incluso uno studio privato, un grande guardaroba, bagni separati per lui e per lei che condividono il box doccia e un divano convertibile in letto. Ma il fulcro di questo yacht è senz’altro la cucina: dove si concentra gran parte della vita familiare di bordo. E nella filosofia dell’home living che sembra pervadere le atmosfere di questo yacht il cuore pulsante è la grande cucina ben equipaggiata con frigoriferi e freezer per le lunghe navigazioni e un montavivande collegato al ponte superiore. La famiglia ha preferito, sul main deck,un salone tradizionale e una sala da pranzo, ma ha chiesto espressamente un identico tavolo da pranzo estendibile a poppa dell’upper deck. Il sundeck comprende una vasca di acqua salata, un bar e un piccolo lounge, il resto è zona prendisole per eccellenza. La vasca si riempe anche solo fino a metà per consentirne l’utilizzo da parte dei bambini anche quando lo yacht naviga.
I desideri degli Armatori
“Il design originale prevede un garage per il tender con alaggio laterale a poppa – ha spiegato Spadolini – ma dopo un’attenta riflessione gli armatori hanno deciso di alloggiare il tender a poppa del ponte superiore e di dedicare il garage ai giochi come le due derive, Optimist e Laser,che possono essere messe in acqua dalla scalinata centrale di poppa. Inoltre,questo spazio ospita, a disposizione dell’equipaggio,un’ulteriore cella frigorifera, lavatrice asciugatrice. Gli alloggi dell’equipaggio prevedono tre comode cabine e una dinette/lavanderia sul ponte inferiore, mentre la cabina del comandante è sul bridge deck. Untank-top tunnelalto 1,60 metri corre dalla zona equipaggio sotto gli alloggi degli ospiti fino alla sala motori e assicura un ulteriore spazio di stivaggio per le lunghe navigazioni”.
Un progetto che conferma ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, di come un esperto armatore e un esperto architetto riescano sempre ad ottenere uno risultato eccellente.