Anche le barche vanno in letargo, istruzioni al rimessaggio
Chi possiede un’imbarcazione sa quanto sia importante mantenerla in buono stato di salute, curandola e proteggendola dall’ostile ambiente marino carico d’insidie. Si sa che la nautica è un mondo particolare e che molti di voi considerano la barca alla stregua di una fidanzata, è per questo che abbiamo deciso di ricordarvi cosa e quando curare un bene così prezioso in un periodo dell’anno in cui si pensa più agli sci che non al costume da bagno.
Perché rimessare la barca? A secco o in acqua? Quando?
Andiamo per ordine: l’imbarcazione dovrebbe essere appoggiata in rimessaggio quando si è certi di non poterla più usare di lì alla prossima stagione, quindi una volta passate le belle, sperate e attese “ottobrate” piene di sole si fa rotta verso il letargo. Il rimessaggio a secco è più indicato, poiché, intanto meno oneroso e poi perché il mare è un ambiente ostile per salinità, agenti atmosferici e rischi di danneggiamento, quindi, a meno che non si abbia una barca da pesca o da lavoro, è migliore rimessare a secco.
Una volta che la barca è al sicuro “sottocoperta” bisogna accertarsi che riceva le dovute cure prima di essere rimessa in acqua in primavera. E allora cosa deve essere oggetto di maggiore attenzione e manutenzione è presto detto e va subito differenziato in 3 macro aree: motore, impianti e scafo.
Riassumendo, gli interventi che devono essere eseguiti sono:
Motore:
– girante motore è una parte in gomma che si occupa di approvvigionare l’acqua agli organi di raffreddamento. Va sostituita tutti gli anni poiché la messa in fermo provoca il piegamento delle pale della girante che al momento di rimettere in moto il motore possono spezzarsi e intasare l’impianto di raffreddamento del motore. D’altro canto anche l’usura data dall’utilizzo del motore consuma la girante e ne rende indispensabile la sostituzione.
– olio motore e olio piede vanno cambiati entrambi stagionalmente, l’operazione può essere fatta anche in autonomia, ma va posta molta attenzione allo smaltimento degli oli esausti che vanno consegnati ai centri di raccolta autorizzati.
– filtro olio motore va cambiato ogni volta che si sostituisce l’olio motore.
– filtro carburante da controllare e nel caso che sia sporco e va pulito.
– filtro decantatore sostiuire la cartuccia ogni anno.
– candele non è sempre detto che vadano cambiate stagionalmente, ma ne va comunque controllato lo stato.
– kit anodi da sostituire secondo l’usura.
Il lavaggio del sistema di raffreddamento è una fase importantissima della manutenzione, necessaria a mantenere sempre al meglio il motore, fondamentale ricordarsi di far girare il motore in acqua dolce, affinché venga desalinizzato e pulito dagli ambienti marini.
Impianti:
– le parti meccaniche. Vanno ingrassate con uno specifico grasso nautico che non si dilava a contatto con l’acqua salata.
– il controllo dell‘impianto elettrico è fondamentale per verificare che tutti i componenti elettrici e elettronici di bordo siano correttamente funzionanti (pompa sentina, luci di via, doccia, strumentazioni motore, eco, gps, vhf)
– stessa regola vale per l’impianto idraulico: vanno controllati scarichi, tenute stagne, bagni e tubi docce.
Scafo, carena e parti esterne:
– le cuscinerie vanno tolte a inizio del rimessaggio, vanno lavate, ben asciugate e conservate per essere poi rimesse a stagione nuova.
– lo scafo da lavare attentamente con prodotti nautici che proteggono vernici e colori
– la carena deve essere controllata e se ci sono rigature profonde, se ci sono va portata in cantiere per le riparazioni altrimenti in cantiere procederanno direttamente con l’applicazione dell’antivegetativa.
– effettuare i controlli all’asse dell‘elica e piedi poppieri.
A questo punto l’imbarcazione sarà pronta per la prossima gita in sicurezza, ma quali sono i costi di rimessaggio e manutenzione è difficile darli poiché ogni cantiere ha proprie esigenze, professionalità e costi, ma sicuramente possiamo dire che una manutenzione ben fatta garantisce una maggiore tenuta della barca, sia in mare che sul mercato.
Rimessare una barca a terra significa avere un costo medio annuo a partire da 400,00 euro. Impossibile stabilire un prezzo medio del rimessaggio in acqua poiché i parametri sono molteplici e relativi a lunghezza, larghezza e porto di stazionamento.
E bene ricordare che affidarsi a mani esperte è sempre buona regola, ma alcune operazioni è possibile farle anche in autonomia se si è un po’ competenti.