Un vulcano all’ombra del Vesuvio: Annalaura di Luggo ci racconta il Fiart 52
“La mia fortuna nella vita è stata quella di avere l’onore di confrontarmi con tutti i tipi di persone: dai grandi divi di Hollywood come Antonio Banderas, la famiglia Kennedy o la famiglia Rolex, per fare alcuni esempi, fino a chi vive ai margini della società”.
Classe (da vendere) 1970, entusiasta, generosa, disponibile, intelligente e vulcanica, sembra che ogni cosa le riesca da 10 e lode, parliamo di Annalaura di Luggo: pluripremiata manager e consigliere delegato di Fiart Mare, una delle aziende nautiche più longeve ed importanti in Italia e nel mondo. Una donna in grado di passare con disinvoltura e grazia dall’impegno come manager all’essere madre, dal jet set internazionale al volontariato, dall’essere photo artist all’essere designer di lampade di arredo pensate a scopo benefico. “Ho avuto da Dio questo grande dono dell’energia che mi riesce a far essere attiva su vari fronti, io credo che gli stimoli vadano colti e che nella vita non bisogna mai limitarsi, sono per la filosofia del fare e, d’altra parte, la storia l’ha fatta chi ha detto si e non chi ha detto no”.
Una grande energia che le arriva anche e soprattutto dal fatto di essere presidente della Onlus TREXTE che – ci spiega – “è sicuramente una cosa che mi completa come persona e che mi dà la possibilità di essere volontaria in una serie di situazioni di sostegno concrete come ad esempio nel Convento di San Pasquale a Napoli in cui aiutiamo i senza tetto mettendo a disposizione del cibo e delle docce. Io credo che tendendo una mano al prossimo si riceva sempre molto di più di quanto si dia.”
Il grande peso che lei conferisce all’essere umano e alla vita lo esprime attraverso l’arte della macrofotografia dell’occhio: “Un modo per mettere al centro l’essere umano e il suo valore, spogliandolo di tutti i condizionamenti che la vita e la società ci impongono. Attraverso gli occhi si raccontano storie e anime, e a nessuno importa se siano di ricchi o poveri: gli occhi ci rendono tutti uguali.
Ognuno è una scoperta e ognuno è un valore, da questo nasce il progetto performativo fotografico della macrofotografia dell’occhio OCCH-IO”.
Scopriamo dunque che Annalaura di Luggo è anche una photo/performer artist molto apprezzata a livello globale, tanto che le sue opere dopo essere state esposte in mezzo mondo, come negli Stati Uniti, Monte Carlo, Heidelbrerg museum ora saranno proposte anche al prossimo Salone Nautico Internazionale di Genova che l’ha scelta come artista di rappresentanza. “E sarà proprio a Genova che i miei due mondi, l’arte e la nautica, si incontreranno per la prima volta”.
Il fulcro dei suoi impegni resta comunque la Fiart Mare, per cui si occupa del marketing e dei contatti commerciali con l’estero, sfruttando il fatto che oltre all’italiano parla correttamente altre tre lingue: inglese, francese e spagnolo. “Contribuisco, insieme al nostro talentuoso direttore commerciale Francesco Prignano e ad Ernesto Esposito alla ricerca di nuovi dealer a livello internazionale e all’espansione del marchio”. Meta commerciale imprescindibile ed importante a seguito della battuta d’arresto che ha avuto la nautica in Italia.
“Io credo che tutti i grandi momenti di crisi siano fasi di passaggio e portino con sé il cambiamento, ed il cambiamento è sempre evoluzione – ci spiega ancora Annalaura di Luggo – Prima del 2008, quindi prima della crisi, in Italia venivano concessi leasing anche a chi non aveva alcuna possibilità, questo ha creato una bolla che ha portato le agenzie di leasing ad avere un pacchetto di imbarcazioni da smaltire e per questo sono diventati quasi nostri concorrenti.
E’ ovvio che questa condizione ha portato una grande scrematura nel settore, a seguito di questo si sono confermati i Cantieri che avevano una struttura solida e hanno ricoperto una posizione di leadership.
Possiamo dunque dire che il nostro Gruppo familiare guidato da mio padre, Ruggiero, nominato cavaliere del lavoro, insieme a mio fratello Giancarlo, AD dell’azienda, a mio nipote Ernesto de Bartolomeis, direttore generale, e grazie a tutto il team di professionisti giovani e tenaci che hanno lavorato al successo del marchio, l’azienda si è evoluta e sono certa che quando anche in Italia il mercato della nautica tornerà ad essere florido la Fiart Mare sarà in prima linea. Fino ad allora saremo orientati a confrontarci maggiormente con l’estero“.
Figlia di questa evoluzione è l’imbarcazione che il Cantiere presenterà al prossimo Cannes Yachting Festival, Fiart 52′ realizzata dalla divisione progetti Fiart Mare.
“Durante questo Salone – prosegue ancora – faremo degli eventi per poter promuovere al meglio questa imbarcazione che è per noi, e anche per il mercato, qualcosa di nuovo. Questa barca esce completamente dagli schemi Fiart: avrà per la prima volta una porta di separazione del pozzetto, quindi oltre all’area esterna composta da tavolo esterno e prendisole ci sarà una zona interna con dinette, televisore a scomparsa e cucina che permetterà l’uso della barca anche con un clima più freddo. Abbiamo introdotto un garage per il tender, al di sotto di un ampio prendisole di poppa. La plancetta abbattibile, altra novità di questo Fiart 52′, consentirà di scendere in acqua grazie ad un sistema motorizzato.
Gli interni dell’imbarcazione, disegnati dall’Ing. Francesco Guida sono altamente personalizzabili.
La prima unità è stata venduta ad un cliente romano ed è realizzata con una grandissima cabina Vip a poppa, per noi novità assoluta, ed una cabina armatoriale a prua, entrambe con bagni enormi, con box doccia e con seduta interna. Unitamente a questo layout ci sarà una terza cabina ed una seconda cucina interna che può essere anche trasformata in un ulteriore bagno.
Altra novità del nostro nuovo 52’ sarà la plancetta di poppa movimentata che potrà scendere in acqua grazie ad un sistema motorizzato. Tutto ciò è segno tangibile della filosofia aziendale che è tesa alla personalizzazione e alla gratificazione delle esigenze del cliente”.
Non solo uno slancio innovativo importante per quanto concerne gli interni e la vivibilità, ma anche a livello prestazionale e di sicurezza, la carena è stata completamente cambiata rispetto al passato: presenta, infatti, una marcata V di carena nella zona prodiera ed un elevato allungamento della superficie di galleggiamento, soluzione, quest’ultima, utilizzata per valorizzare ed esaltare le specifiche caratteristiche della trasmissione dell’IPS, soluzione propulsiva scelta per l’imbarcazione. Lo studio di tali sistemi, insieme a peso, posizionamento del baricentro, spinta dinamica e statica, resistenza al moto, angolo di assetto longitudinale, sono tutti elementi fondamentali da considerare nella progettazione di uno yacht così importante e così esclusivo, garantendo una carena dall’assetto centrato grazie al quale le linee d’acqua possono lavorare in condizioni ottimali.
L’elemento principale di questa imbarcazione sarà comunque l’ambiente centrale in coperta non solo protetto dall’hard top, ma completamente chiudibile da una vetrata in cristallo che consentirà di adattare l’imbarcazione anche ai climi più freddi ed utilizzabile dunque 12 mesi l’anno. Molti e ancora da svelare saranno gli appuntamenti che a Cannes accompagneranno la presentazione del Fiart 52′ siamo certi che la creatività di Annalaura di Luggo anche questa volta colpirà per stravaganza e classe.
Scheda Tecnica
Lunghezza f.t. 17,13 m
Lunghezza scafo 16,60 m
Lunghezza carena 15,70 m
Larghezza massima 4,42 m
Altezza di costruzione 2,24 m
Immersione (senza trasmissioni) 0,780 m
Immersione (con trasmissioni) 1,170 m
Angolo di carena a poppa 15,50°
Angolo di carena a centro barca 20,70°
Lunghezza al galleggiamento 14.05 m
Larghezza al galleggiamento 3,65 m
Assetto di pieno carico -0.300°
Altezza totale 4,510 m
Dislocamento a pieno carico 18.000 kg
Capacità serbatoio carburante 1.800 l
Capacità serbatoio acqua 500 l
Portata persone 16
Posti letto 6
Categoria omologazione CE B
Prezzo a partire da € 930.000,00
Per informazioni
FIART MARE SPA
Via Lucullo, 71
80070 Baia – Napoli
Tel. +39 081 8040023
www.fiart.com – info@fiart.com