Eging world
La pesca ad Eging nasce come tecnica esclusivamente praticata dalle barche, ma in questi ultimi anni ha avuto un’ampia evoluzione che ci consente di poter cercare i nostri amati cefalopodi anche da riva: che siano scogliere, porticcioli o spiagge poco importa. Oggi vi parliamo dell’eging world.
Questa disciplina è nata in Giappone e presenta importanti punti di forza per chi la pratica: semplicità, efficacia in termini di catture, praticabilità nei luoghi da cui si vuole pescare, ma soprattutto è molto divertente.
Negli anni l’eging si sta diffondendo lungo le coste italiane e questa tecnica richiede approcci sempre diversi ed attrezzature specifiche in funzione dello spot che si vuole affrontare, del periodo dell’anno e della morfologia dei fondali. Allo stesso tempo, se praticata con costanza e interpretata bene, può regalare catture e soddisfazioni che solo questa tecnica può offrire. La base per un successo è senza dubbio l’attrezzatura da utilizzare. Questo articolo serve proprio come base per chi si vuole avvicinare a questa meravigliosa tecnica.
LA CANNA
La canna spesso fa la differenza, se mi chiedessero tre aggettivi per la canna perfetta direi senza dubbio leggera, sensibile ed elastica.
Leggera perché sarà il prolungamento del nostro braccio per diverse ore nell’arco di una giornata; sensibile per poter carpire le più piccole tocche; elastica per aiutarci nei movimenti e per “ammortizzare” le pompate delle prede.
Una delle mie preferite è senza dubbio la Suprime EGI, il top di casa Falcon e di gamma disponibile in tre modelli.
- Supreme Egi II
Una nuova versione di un grande classico di casa Falcon, anellata Fuji, leggera e sensibile si adatta all’uso dalla barca come all’utilizzo da terra.
- Supreme Egi
Il vero top di gamma, leggera e precisa diventa un gioiello per la pesca di seppie e calamari.
Perfetta per far lavorare i nostri egi da 2# a 3.5#, sia da terra che dalla barca.
- Supreme EgiSensi Tip
Si differenzia dalle sorelle per la particolarità di avere una vetta tubolare ma l’estremità in carbonio pieno, si tratta di un concetto tecnico che permette di ottenere una precisione chirurgica sulle tocche del cefalopode, per un attrezzo con doti di sensibilità estreme!!
IL MULINELLO
La misura ideale del mulinello si troverà tra un 2000 ed un 3000, dovrà essere uno strumento fluido e leggero che ben bilancia la nostra canna, elemento importante sarà la frizione che dovrà ben lavorare con trecce di diametri sottili sulle 6/8 lb.
Da poco in catalogo il Tica Flash Castche rispecchia perfettamente queste doti, un innovativo corpo in carbon composite (materiale derivato dalla fusione di carbonio e grafite), ben 9 cuscinetti a sfera anticorrosione, dischi frizione in carbonio, bobina in alluminio forgiato ed un peso per il modello 2500 di soli 199 g.
LA TRECCIA
La treccia è il miglior modo per riempire i nostri mulinelli, senza ombra di dubbio il filo più indicato per avere la massima resa in termini di sensibilità della nostra combo!
La proposta di Jatsui è lo Striker X8, un trecciato PE puro di altissima qualità, estremamente morbido e leggero, caratteristiche che ne garantiscono le elevate prestazioni in pesca, anche in termini di distanza di lancio.
La tessitura dei capi è estremamente compatta così da ottenere un trecciato ultra sottile anche nei libraggi più elevati. Un filo con poca elasticità e senza memoria, fondamentale per la pesca ad eging, che fa percepire al pescatore la più piccola tocca e garantisce la ferrata immediata e decisa!
LA LENZA
A completare il nostro casamento, uno spezzone di fluorocarbon con uno spessore dello 0,20 / 0,25. Sono un grande estimatore del Falcon Tactica e il colore rosato è risaputo essere un valore aggiunto per l’invisibilità in acqua, è un fluorocarbon realizzato con i più alti standard qualitativi dedicato al pescatore più esigente, resistente al nodo e alle abrasioni, si presta benissimo ad essere utilizzato in questa tecnica dove spesso la lenza finisce con lo sfiorare il fondale o qualche roccia sommersa.
Per finire, un piccolo moschettone detto snap che ci permette un cambio esca veloce anche in momenti di frenesia.
LA TOTANARA
Le totanare sono il mezzo tramite il quale noi inganniamo la seppia o il calamaro, rivestono quindi un ruolo fondamentale, la scelta del colore e della misura giusta varia da spot a spot, dall’ora del giorno, dal colore dell’acqua e dalla luminosità.
Detto questo, il mercato è pieno di proposte di tutti i gusti e per tutte le tasche. Oggi però vi voglio far conoscere una totanara che dal momento in cui è stata presentata ha subito stupito per le sue doti, e sta facendo molto parlare di sé anche gli amanti di marchi ben più blasonati.
Le Deep Egi di Jatsui sono state concepite per lo Spinning ai cefalopodi, permettono di raggiungere distanze notevoli di lancio grazie al suo perfetto bilanciamento, tutta la gamma presenta caratteristiche tecnologiche d’avanguardia ovvero: il tessuto lavorato a trama ultravioletta in cui la fluorescenza è parte del tessuto stesso, non un trattamento successivo, particolare che la rende più duratura e vistosa.
Tutte le colorazioni hanno una finitura chiamata Natural Simulation, realizzata con fibre di colore realmente presenti in natura. Sono poi impreziosite con un occhio 3D a effetto Lumo che dona alle Deep Egi un aspetto del tutto naturale, il corpo è realizzato con una tecnologia 3D di primo livello, e sono tutte dotate del nuovo cestello Cultiva di Owner estremamente ferrante e che riduce al minimo il rischio di slamate.
Si suddividono in 9 categorie differenziate per colori e livree:
- SARDINE
- TRILLA
- MULLET
- PINT
- TIGER
- FAT SPOT
- POLIGONA
- STRIPED
- MARINE
Per avere oltre 50 colorazioni differenti in modo da coprire le esigenze del pescatore più esigente.
AZIONE DI PESCA
Si riassume in pochi gesti, lanci lunghi, jerkate ampie, momenti di stop alternati a recuperi lenti e veloci, l’idea è quella di riprodurre i movimenti di piccoli gamberi o pesci di fondo, prede ideali di seppie e calamari.
Gli attacchi avvengono spesso nel momento dello stop, una ferrata decisa ma non esagerata ci consentirà di allamare la preda, portarla a riva è un recupero lento e costante!
Ora amici non vi resta che provare, e provare, e riprovare… la costanza verrà sicuramente ripagata come succede sempre nella pesca!