Save the sea Recycle cooking oil
Partirà a metà maggio e avrà durata pluriennale la campagna di sensibilizzazione di raccolta dell’olio alimentare esausto, Save the sea Recycle cooking oil. Promossa da Marevivo e RenOils, è rivolta a tutti i diportisti dei porti turistici e commerciali per la corretta gestione dell’olio da cucina.
L’olio, se non recuperato correttamente, è fortemente inquinante in mare. Un solo litro, infatti, può causare l’inquinamento di circa 1.000 mq di acqua, quindi è importante non buttarlo in mare, nel lavandino e nello scarico del bagno.
Sono oltre 250 gli operatori e le associazioni di categoria consorziati con cui si cerca di rendere più efficiente la raccolta di oli e grassi vegetali ed animali alimentari esausti in Italia e garantirne la corretta gestione, salvaguardando l’ambiente.
Save the sea Recycle cooking oil ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica ed è stato richiesto anche quello del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Dichiarazioni
“Abbiamo fortemente voluto questo progetto – ha dichiarato il Presidente di RenOils, Ennio Fano – per due aspetti fondamentali: quello ambientale perché l’olio alimentare esausto è riciclabile al 100% per la produzione di biodiesel, l’utilizzo in impianti di cogenerazione, la produzione di bio-lubrificanti; quello educativo perché ci permette di informare quante più persone sulla capacità dell’olio esausto di inquinare e sulla corretta gestione del rifiuto. La vera sfida per noi è proprio sensibilizzare le famiglie. La raccolta domestica, rispetto alla ristorazione e all’industria alimentare, è infatti quella che incide di più in termini di quantità di rifiuto e nello stesso tempo la più difficile da intercettare. Ringrazio Marevivo per aver scommesso con noi e creduto in questa campagna così come gli altri partner che hanno deciso di appoggiarci“.
Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo, ha dichiarato. “Questo progetto ci segnala nuovamente quanto sia importante il gioco di squadra nella gestione dei rifiuti e, di conseguenza, nella salvaguardia del mare. Tutti possiamo e dobbiamo fare la nostra parte. I cittadini devono separare quanto più possibile i propri residui e disporne in maniera appropriata. Mentre i consorzi come RenOils e le pubbliche istituzioni devono mettere a disposizione sistemi di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti. Solo così riusciremo a convertire i rifiuti in risorse, invertendo la corrente e salvando il mare, un bene necessario anche per la nostra sopravvivenza“.