Obiettivo pesca: come trasmettere la passione
Obiettivo pesca sarà un articolo diverso dal solito. Con queste prime parole, sicuramente non convenzionali per un approfondimento, oggi non sono qui a scrivere il solito articolo sulla pesca. Vi parlerò invece di come sono riuscito a trasmettere la passione per la pesca e di come potrete farlo anche voi per le generazioni future, per far sì che questa bellissima disciplina non abbia mai fine nel tempo.
Personalmente sono sempre stato un “organizzatore” e “trainatore“, ma non nel senso piscatorio, bensì nella vita, nel lavoro e nelle mie passioni.
Non ho mai avuto segreti sui miei spot perché ho sempre pensato che il mare è grande e non sempre può regalare le stesse soddisfazioni. Quindi ho condiviso con quanti mi chiedevano le migliori, e anche le peggiori, zone di pesca.
Ho sempre creduto nella pratica della pesca ricreativa e, dopo aver partecipato a gare di livello regionale e nazionale, mi sono accorto che quel mondo non faceva per me. Troppe pressioni, troppe cadute di stile che di sicuro non avrebbero mai incentivato la passione per la pesca di chi la pratica a livello amatoriale. Già, perché la maggior parte dei pescatori sono amatori e sfruttano la passione per la pesca per svagarsi e rilassarsi, non certo per accumulare tensione.
Obiettivo pesca
Da questo pensiero ho deciso di creare un gruppo di pescatori che potesse organizzare manifestazioni di pesca sportiva. Questo per mettere da parte la competizione e per dare spazio alla condivisione e al divertimento. Le nostre manifestazioni, infatti, non si chiamano gare ma raduni o feste e, anche se coinvolgono tantissimi partecipanti, siamo riusciti a mantenere sempre un alto livello di sportività e rispetto verso tutti i pescatori.
Ed oggi dico che è stata la carta vincente. Quella che ha permesso di portare la partecipazione a questi eventi del pescatore normale, chi notoriamente non avrebbe mai vinto ad una gara convenzionale o non sarebbe minimamente stato considerato ma che da noi avrebbe avuto la stessa attenzione del vincitore. E negli anni i risultati hanno dimostrato che la ricetta era giusta.
Perché fare così? Perché la pesca è passione, divertimento e condivisione e se ogni giorno riusciamo a coinvolgere e a far appassionare almeno un pescatore…bé abbiamo già raggiunto il nostro scopo.
Stavo riguardando le foto per creare un articolo da pubblicare. Il solito pezzo riguardante una tecnica di pesca o il racconto di una giornata speciale, ma la mia attenzione è caduta subito su alcune immagini di pescatori sorridenti, a bordo delle loro barche o in spiaggia, durante una delle nostre tante manifestazioni organizzate negli anni. E allora mi sono detto che per una volta avrei potuto scrivere della grande passione che vive in molti pescatori e che possono e potranno trasmettere ad altri.
Sappiamo benissimo che i giovani sono il futuro della pesca ma troppo spesso la società di oggi li trasporta verso altre strade ed obiettivi e sono sicuro che se in Italia ci fossero più strutture o semplicemente più interesse verso il giovane pescatore, questo sarebbe attratto dalla pesca. Uno sport sano, pulito e praticato all’aria aperta, lontano da stress e problemi.
L’organizzazione di corsi di pesca, stage o più semplicemente giornate di prova sono certo coinvolgerebbe molti ragazzi.
Iniziative
Per farvi un esempio, lo scorso anno ci siamo trovati ad esporre l’iniziativa “A pesca di immondizia – salviamo il nostro litorale“. L’iniziativa è nata proprio in Liguria e rivolta ai ragazzi di alcune classi di un istituto superiore.
Eravamo molto timorosi di trovare studenti svogliati ad ascoltarci, magari più interessati a guardare lo smartphone. Invece siamo stati letteralmente sommersi da domande, richieste e proposte anche su come migliorare la nostra ricetta di iniziativa.
E’ stato per noi un momento molto toccante e pieno di orgoglio sapere che quel gruppo di ragazzi, che avevamo etichettato all’inizio erroneamente come disinteressati, ci avrebbero addirittura aiutato a capire come migliorare l’iniziativa.
Purtroppo poi la pandemia ci ha costretto a rimandare l’evento ma ancora oggi, quel gruppo di ragazzi, mostra interesse verso l’importante tematica ambientale.
E come i ragazzi delle scuole, ci siamo trovati ad assecondare le tantissime richieste di molti partecipanti ai nostri eventi. Più che per la manifestazione in se, partecipavano per stringere la mano ai grandi nomi della pesca e ascoltare i loro consigli, perché sapevano che a quel tipo di manifestazione avrebbero avuto l’attenzione che meritavano.
Oggi, questo modo di interagire con i pescatori, ha portato me e il mio staff ad essere totalmente soddisfatti del lavoro svolto, soprattutto nel vedere tantissimi partecipanti aver continuato a coltivare la passione per la pesca. E non solo, abbiamo scoperto che il grande cuore dei pescatori non si ferma solo davanti alle cose futili ma è attento anche a ciò che li circonda.
La pescata degli auguri
Tutti gli anni, prima di Natale, organizziamo un’iniziativa a cui siamo particolarmente legati dal nome “La pescata degli auguri“. Nata quasi per scherzo, coinvolge i pescatori in una pescata non competitiva che termina con un brindisi augurale di buone feste.
Questa manifestazione ha permesso di fare molta beneficenza con il suo ricavato. Ha consentito di premiare molti giovani pescatori grazie anche alle donazioni dei negozi di pesca della zona che non si sono tirati indietro per il bene comune.
Ha permesso, inoltre, di creare nuove amicizie che oggi coltivano la stessa passione per la pesca sportiva, a qualsiasi livello sia praticata.
Questo articolo è semplicemente una piccola riflessione per dirvi che ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa per incentivare la pratica della pesca, che sia in mare o in acqua dolce. A volte non è strettamente necessario un campione per insegnare, molto spesso bastano cuore e tanta, tanta passione per iniziarsi questa meravigliosa disciplina.