Nuovo concept di Sanlorenzo: X-SPACE
In collegamento dal cantiere di La Spezia attraverso un’esperienza digitale, Sanlorenzo ci porta a bordo, alternando rendering e riprese di spazi e volumi reali, del nuovo concept: X-SPACE.
Un progetto che prende forma e sarà varato nel 2023. Si distingue per i suoi 44 metri di lunghezza, una stazza di 495 GT e ben 5 ponti.
Linee eleganti per un superyacht pensato per lunghe crociere e per un armatore esperto. Un progetto che esprime al meglio il concetto del viaggio, nato dall’incontro tra l’affascinante mondo degli Explorer e il romantico immaginario delle classiche navette.
La zona di poppa sul main deck è studiata con una grandissima terrazza multitasking dotata di una piscina di ben 18 mq che si affaccia sul mare e che all’occorrenza può essere chiusa. Questa zona può essere ulteriormente ampliata di 18 mq grazie alle balconate abbattibili. X-SPACE si distingue anche per l’innovazione portata al layout: la timoneria è montata sul Bridge Deck, liberando l’Upper deck, zona completamente dedicata l’armatore.
“Credo che mai come in questo progetto – ha dichiarato Bernardo Zuccon, designer degli esterni – sia stato fondamentale provare ad immedesimarsi nella figura dell’armatore, che sarà il grande comandante di questa barca, e da qui è nata la volontà di creare un intero ponte dedicato a lui. Una soluzione che normalmente si trova su imbarcazioni di dimensioni maggiori ed è la testimonianza che questa è una barca dove l’armatore avrà il grande lusso di poter passare molto tempo a bordo. Ho sempre pensato che l’architettura sia lo strumento primario per permettere all’uomo di vivere meglio, e in questo caso il progetto dell’X-SPACE è nato con la volontà non di creare una meravigliosa strutta galleggiante, ma di creare un meraviglioso contenitore di vita”.
“Su X-SPACE è stata forzata la mano – ha spiegato Piero Lissoni, che ha firmato gli interni – ed è diventata una barca quasi completamente di vetro: ci sono grandi vetrate, grandi finestre e alcune delle cabine non hanno più nemmeno degli oblò ma delle pareti di vetro. L’interno ha forzato la mano sull’esterno e l’esterno è stato così elastico e così ben disegnato da permettere all’interno quasi di adattarsi in maniera totalmente naturale. Io credo che questo sia il linguaggio più innovativo che ho visto ad oggi su un superyacht e ha permesso di realizzare una barca compatta ma con proporzioni straordinarie e la qualità unica di Sanlorenzo”.