Stare a galla: le cinture di salvataggio
Salvagente? Giubbetto galleggiante? Cintura di salvataggio? Aiuto al galleggiamento? Tanti nomi per lo stesso oggetto o tanti oggetti tra cui scegliere in funzione della propria attività e della propria persona? In questo articolo vi accompagnerò nel vasto mondo dei lifejackets e lo farò senza trascurare i bambini e gli animali che navigano con noi sulle barche da diporto di ogni dimensione e fattura.
LA NOMENCLATURA: CHE DIFFERENZA C’È TRA SALVAGENTE E CINTURE DI SALVATAGGIO?
In Italia, dove questi equipaggiamenti sono obbligatori per ciascuna persona a bordo, è la legge a offrire le definizioni.
Per SALVAGENTE si intende quello collettivo da lanciare ad una persona in pericolo, per esempio in caso di uomo a mare. Può essere a forma di anulare o a ferro di cavallo, purché abbia le caratteristiche stabilite dal D.M. n. 385 del 29 settembre 1999. Di questo però parleremo in un altro articolo, qui cercheremo di fare chiarezza sulle CINTURE di SALVATAGGIO (Circolare del MIT n. 80/2009).
In primo luogo non confondiamo la cintura di salvataggio (lifejacket) con la cintura di sicurezza (harness), che è un’imbragatura studiata per prevenire la caduta di un membro dell’equipaggio in mare, molto nota ai velisti, meno a chi naviga su barche a motore. Parliamo di quella arancione, rigida, da indossare e far indossare in caso di pericolo o di abbandono dell’imbarcazione. Parleremo anche della cintura di salvataggio autogonfiabile, più comoda e compatta, a volte inserita anche in gilet, giacche o addirittura maglioni.
Grazie agli standard europei l’orizzonte si è allargato e sono ammesse dalla normativa.
Queste cinture autogonfiabili occupano meno spazio a bordo e possono essere indossate e fatte indossare non solo in caso di abbandono nave e pericolo, ma anche mentre si lavora sul ponte o in coperta. Notate che ho scritto “indossate” e poi “fatte indossare”? Certo, perché il buon Comandante deve sempre dare l’esempio. Quante volte vediamo bambini o ospiti a bordo indossare la cintura di salvataggio e il Comandante, che dovrebbe essere la persona più esperta e più importante a bordo, senza questa attrezzatura di protezione individuale? Sarebbe bello rifletterci su, ma non è lo scopo di questo articolo, che vuole, invece, illustrare cosa oggi offre il mercato, affinché possiate decidere se esiste qualche attrezzatura obbligatoria o non obbligatoria che vi possa aiutare a ricoprire meglio il vostro ruolo di Comandante, responsabile delle persone imbarcate e trasportate.
GALLEGGIABILITÀ INTRINSECA O AUTOGONFIABILE
Ne abbiamo già accennato sopra. La legge da molti anni ormai consente di sostituire le cinture di salvataggio standard (quelle arancioni di materiale rigido a cellula chiusa) con quelle autogonfiabili, purché abbiano le caratteristiche dettate da uno standard europeo conosciuto come ISO 12402-x (vedere riquadro).
In pratica avremo un equipaggiamento da indossare più o meno ergonomico, compatto o leggero, che si gonfierà se cadiamo in mare o se tiriamo “il codino” come vi fanno vedere sugli aerei. C’è una valvola ad attivazione automatica e manuale che, forando una bombola di CO2, lo fa gonfiare. Tecnicamente siamo di fronte ad un bel prodotto con accessori minimi, come il fischietto e la maniglia di recupero a bordo, ma dotabile anche di altri strumenti, come la luce ad attivazione automatica o il trasmettitore MOB uomo a mare sulla frequenza del vostro AIS o VHF DSC.
La normativa italiana prevede l’obbligo di avere una cintura di salvataggio per ogni persona imbarcata, lasciandoci la possibilità di scegliere se autogonfiabile o meno, senza fornire ulteriori specificazioni: parla solo di “taglia e modello adatto”, pertanto se il Comandante ha dei bambini a bordo, dovrà portare qualcosa di adeguato a loro. È bene provare e far provare questa attrezzatura al proprio equipaggio, affinché sia pronto in situazione di bisogno. Sarebbe tragico scoprire che, in caso di emergenza, qualcuno a bordo non sa indossare o regolare la cintura di salvataggio o che quest’ultima non è della taglia giusta.
Ultimo obbligo previsto dalla nostra legge è di dotarsi di una cintura di salvataggio che abbia una spinta di galleggiamento minima di 100 newton se si naviga entro le 6 miglia e di 150 newton se si naviga oltre le 6 miglia dalla costa. Non chiedetemi perché. Cosa cambia a 6 miglia dalla costa?
SPINTA DI GALLEGGIAMENTO
Non stupitevi, in acqua il nostro peso conta poco. Molto più importante è invece la “spinta di galleggiamento”, conosciuta anche come spinta di Archimede. Ogni corpo immerso nell’acqua sposta il liquido e riceve una spinta pari al peso equivalente all’acqua spostata. Questa spinta si misura in newton (N), non in chilogrammi, e per conoscerla si usa una vasca: vi si immerge l’oggetto di cui si vuole conoscere la spinta di galleggiamento e si attacca ad esso una massa tarata. Ora ci sono sicuramente dei programmi che predicono la massa spostata e danno la misura della spinta in newton.
Ognuno di noi sta più o meno a galla in base alla sua “stazza” (uno magro come uno stecchino affonda di più di uno grasso e tondo) e in base all’aria che ha nei polmoni.
Infatti se in piscina, con indosso solo un costume, espirate totalmente, andate piano piano verso il fondo. Si calcola che bastano 50N-70N per tenere a galla una persona. Perché la legge chiede 100N o 150N? I newton in più rispetto ai 50N-70N di cui sopra servono a garantire che la persona in acqua rimanga a faccia in su anche se svenuta.
Esistono, poi, cinture di salvataggio da 270N o 300N studiate per mantenere a galla anche chi cade in mare con indumenti o attrezzature da lavoro pesanti.
BAMBINI, CANI E GATTI: CINTURE DI SALVAGGIO O AUSILII AL GALLEGGIAMENTO?
Sempre più mamme e papà portano in barca i propri figli e anche qualche animale domestico, che non può essere lasciato a casa nei weekend o in estate. È evidente che sarebbe bene avere a bordo cinture di salvataggio adatte a loro, ma occorre darsi e dare delle regole su come e quando fargliele indossare. Il mio consiglio è semplice: quando si esce dal pozzetto si indossa. La chiameremo “la giacca del Comandante”, così il bambino vorrà averla, ma chiaramente la dovrete indossare anche voi perché l’esempio è l’insegnamento migliore!
Per rispettare questa semplice regola, dovrete quindi scegliere per voi e per loro un prodotto comodo da indossare e lasciare le cinture di salvataggio a portata di mano in pozzetto. Anche le scarpe sono scomode e non obbligatorie, ma tutti le indossiamo prima di uscire di casa: è solo una questione di abitudine e di rispetto delle regole.
Per i bambini sono più adatti e comodi gli ausilii al galleggiamento (ISO 12402-5), possibilmente aperti davanti, da indossare come una giacca. Andranno bene anche per andare in canoa o in deriva a scuola di vela. Certo, non sono cinture di salvataggio perché non hanno il collare galleggiante e non raddrizzano a faccia in su una persona svenuta, avendo la parte galleggiante sia davanti che dietro, ma ricordiamoci che i bambini sono sotto la sorveglianza del genitore e cadere, cadere a faccia in giù e addirittura svenuto, è rarissimo. Quello che realmente conta è indossarlo: il genitore è più tranquillo e il bambino, che vuole girare per la barca e godersi il mare, è meno stressato.
Per gli animali è lo stesso: stanno a galla anche senza ausilii al galleggiamento, ma per lo spavento o l’ipotermia, potrebbero espirare troppa aria dai polmoni o bere. Per questo glieli facciamo indossare. In ogni caso, può essere utile farglieli mettere perché quelli studiati per gli animali sono dotati di una maniglia dorsale ben visibile, pensata per aiutarli a risalire a bordo, cosa non sempre facile. Mentre per gli adulti la taglia è unica, per bambini e animali ci sono varie taglie per la vestibilità, ma la spinta di galleggiamento non cambia: in fondo più siamo grandi e più acqua spostiamo, quindi abbiamo più spinta di galleggiamento.
CONCLUSIONE
Spero di avervi portato dentro al concetto della spinta di galleggiamento, in cui peso e volume sono elementi distinti e per galleggiare conta il secondo. Orientatevi sempre su una cintura di salvataggio da 150N o poco di più. Se è autogonfiabile sostituisce quelle arancioni rigide, occupa poco spazio e la potete indossare e far indossare più spesso senza fastidi.
Degli autogonfiabili parleremo magari in altro articolo, ma se li avete scelti non dimenticate di fare voi stessi un check annuale, verificando che la bombola pesi quanto riportato sulla stessa, controllando la data di scadenza del meccanismo di gonfiaggio automatico e assicurandovi che il giubbetto, gonfiato con la pompa del canotto dal tubo di gonfiaggio orale, resti gonfio al 100% per 24 ore. In alternativa, potete mandarli almeno ogni due anni ad una stazione di revisione autorizzata.
ISO (International Organization for Standardization) è la federazione mondiale degli organismi nazionali che si occupano di standardizzazione. L’elaborazione degli standard internazionali è sviluppata attraverso comitati tecnici. Ogni soggetto interessato agli argomenti dei vari comitati tecnici ha diritto ad essere rappresentato. Anche le organizzazioni internazionali governative e non governative hanno diritto a contribuire ai lavori dei comitati tecnici. La norma ISO 12402 riguarda i dispositivi individuali di galleggiamento ed è stata elaborata dal comitato tecnico 162 del CEN (European Committee for Standardization). È suddivisa in varie parti separate da un trattino e un numero che trovate anche sull’etichetta del prodotto: ISO 12402-2: Giubbotti di salvataggio, livello prestazionale 275 – Requisiti di sicurezza ISO 12402-3: Giubbotti di salvataggio, livello prestazionale 150 – Requisiti di sicurezza ISO 12402-4: Giubbotti di salvataggio, livello prestazionale 100 – Requisiti di sicurezza ISO 12402-5: Aiuti al galleggiamento (livello 50) – Requisiti di sicurezza ISO 12402-6: Giubbotti di salvataggio e aiuti al galleggiamento per scopi speciali – Requisiti di sicurezza e metodi di prova supplementari ISO 12402-7: Materiali e componenti – Requisiti di sicurezza e metodi di prova ISO 12402-8: Accessori – Requisiti di sicurezza e metodi di prova ISO 12402-9: Metodi di prova |