L’importanza della perizia di stima preventiva nella polizza corpi
Dopo il mio ultimo articolo dedicato alla copertura corpi e macchine, non potevo non trattare, proprio per la sua importanza, la perizia di stima preventiva.
IL PRIMO VANTAGGIO DELLA PERIZIA DI STIMA PREVENTIVA: LA STIMA ACCETTATA
Innanzitutto, bisogna premettere che la perizia di stima preventiva (o pre-assuntiva, ndr) è solitamente propedeutica per inserire, all’interno della propria polizza, la garanzia accessoria denominata “Stima Accettata” (in alcuni capitolati di polizza è definita anche come “Valore Stimato”) e/o per assicurare unità con oltre dieci anni dalla costruzione.
Tecnicamente, qualora si opti per questa importante estensione di garanzia, la dichiarazione di valore (dell’unità, ndr) contenuta nella polizza si presume equivalente a stima. Questo significa che, in caso di perdita totale dell’unità, la compagnia indennizzerà l’assicurato per gli importi stimati in perizia e inseriti nella polizza, piuttosto che lasciare al commissario d’avaria (il perito navale che interviene per conto della compagnia in caso di sinistro) il compito di stimare, sempre al momento del sinistro, il valore tecnico-estimativo che l’unità poteva avere all’atto della perdita totale o parziale dell’imbarcazione. Aspetti, quelli suddetti, da non considerarsi assolutamente come di secondaria importanza.
LA PERIZIA DI STIMA PREVENTIVA: I PREGIUDIZI DEGLI ARMATORI
Quasi atavicamente, dover incaricare un perito per stilare un elaborato di stima preventiva, per stipulare una polizza corpi o per inserire la garanzia Stima Accettata in polizza, è per gli armatori un’attività che spesso viene considerata accessoria, se non addirittura, una spesa forzata e non meglio giustificata, rispetto ai costi vivi relativi all’acquisto della polizza.
Purtroppo, ad onore del vero, le sopracitate criticità, insieme alle scelte di talune compagnie, hanno contribuito all’approvazione di elaborati redatti da parte di figure professionali non “chiaramente riconosciute” e con evidenti problematiche, sia in termini di contenuto che dell’applicazione degli usuali criteri tecnico-scientifici, applicabili a tali elaborazioni tecniche.
A questo si è aggiunto un allarmante appiattimento sui costi afferenti alle parcelle promosso da taluni periti, andando anche qui ad impattare, inevitabilmente, il contenuto e la qualità degli elaborati.
Al contrario, è chiaro che per ottenere qualità in un prodotto o servizio, non si può prescindere dal selezionare figure altamente competenti e riconosciute e, conseguentemente, dal supportarne i congrui costi.
L’IMPORTANZA DI UNA PERIZIA DI QUALITÀ
Fatta questa premessa, andiamo ora a vedere quali pratici vantaggi possono essere ottenuti, sia in caso di sinistro che in altri contesti, investendo in una perizia stima preventiva di qualità o, quantomeno, che rispetti dei minimi canoni, sotto il profilo tecnico, in relazione al proprio contenuto.
Dei tanti aspetti degni di nota, segue una breve lista, utile ad una maggiore comprensione. Questa lista non vuole certo né essere esaustiva né rappresentare un rigido protocollo, ma vorrebbe essere, perlomeno, una buona base di partenza allorquando si voglia avere un elaborato di reale valore qualitativo.
1) Controllo della correttezza/presenza di tutta la documentazione, sia tecnica che amministrativa, relativa all’unità;
2) Inventariazione analitica e annotazione, con opportuna stima del relativo valore, di tutte le dotazioni e di tutti gli allestimenti presenti a bordo (attività molto vantaggiosa, ad esempio, nel caso in cui si subisca un furto all’interno dell’unità);
3) Valutazione e annotazione, attraverso la raccolta di tutte le evidenze documentali eventualmente disponibili, dello stato dell’unità in relazione alla sua manutenzione, sia ordinaria che straordinaria (fondamentale in talune avarie);
4) Computazione, attraverso l’applicazione di opportuni criteri tecnico-estimativi (dunque non meramente “commerciali”, ndr), del più congruo e “reale” valore dell’unità in riferimento a tutti i suoi componenti, ovvero lo scafo, le macchine e gli allestimenti (utile anche per la vendita dell’imbarcazione o per esigenze di tipo giudiziario);
5) Possibilità di utilizzare un tale elaborato, anche per fini finanziari, ipotecari e bancari;
6) Valutazione generale dello stato d’uso e manutenzione con l’applicazione di un giudizio di massima, tenuto conto delle attività che precedono;
7) Ricostruzione storica, tecnica e di appetibilità commerciale per unità “classiche” o per imbarcazioni con limitate produzioni o, ancora, di particolare pregio tecnico e/o di natura progettuale.
È alquanto evidente come questi sette punti vadano ben oltre la mera espressione di un valore da poter eventualmente far inserire in una polizza!
Al contrario, un’ottima perizia di stima preventiva può – e dovrebbe essere – uno strumento multifunzione, che possa anzitutto fornire una maggior serenità in occasione di un sinistro, ma rappresentare anche un altrettanto utile ausilio in ambiti e circostanze che vadano al di là della sfera assicurativa.
DANIELE MOTTA