Furuno Italia: intervista a Massimo Bugli, General Manager
Dal lancio del primo fishfinder, avvenuto nel 1948, il colosso giapponese ha sempre agito sulla base di un principio di responsabilità: “un’azienda esiste per servire la società”. Per questo, nell’arco di quasi 75 anni, Furuno ha contribuito alla ricerca e al progresso dell’industria marittima, rendendo la navigazione via via sempre più sicura e confortevole.
In particolare, le tecnologie che ha messo a punto per il settore professionale sono oggi disponibili anche per il diporto, a vantaggio di un’ampia platea di navigatori e pescatori. Ne parliamo con Massimo Bugli, Direttore Generale di Furuno Italia, che ci rivela anche le novità in vista per l’anno prossimo.
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A fare la storia di Furuno è stato un fishfinder. Oggi, invece, quali sono i prodotti che stanno riscuotendo maggior successo nella nautica da diporto?
Sicuramente la gamma degli strumenti multifunzione comprende quelle che sono le tecnologie più apprezzate nel segmento del diporto. La serie NavNet TZT3, in particolare, è il nostro fiore all’occhiello e permette di coprire tutte le esigenze di un ampio ventaglio di clienti, a partire dal piccolo diportista appassionato di pesca sportiva, fino all’armatore di un grande yacht. Negli ultimi anni le possibilità di interfaccia e gestione funzioni della gamma Furuno NavNet TZT3 sono cresciute costantemente: adesso i nostri sistemi multifunzione possono gestire tutti i sensori Furuno di ultima generazione.
Molto richiesta è anche la gamma di sensori radar DRS (Digital Radar Sensor), che impiega tutte le tecnologie sviluppate da Furuno per la marina mercantile; in questo modo, gli utenti del mercato diportistico beneficiano di tecnologie e precisione di solito destinate unicamente ai mercati professionali, ma con un’interfaccia utente semplificata.
Questi radar sono disponibili in versione NXT (solid state – con potenze 25, 100 o 200 W) e in versione X- Class a magnetron da 6, 12 e 25 kW. Tutti i sensori radar prevedono funzionalità ARPA professionale e funzioni avanzate come il “Dual Range” per monitorare due scale radar in contemporanea, il “Target Analyzer” per individuare bersagli pericolosi o in avvicinamento e il “Bird Mode”, molto utile per la pesca.
Inoltre, negli ultimi anni hanno riscontrato grandissimo successo i nostri sistemi ecoscandagli, in particolare il sonar multibeam DFF3D, che ha vinto diversi “NMEA AWARDS”. Anche in questo caso Furuno ha offerto una tecnologia normalmente adottata solo per utilizzi professionali ad un prezzo molto accessibile. Altri sensori che stanno riscuotendo enorme successo sono le bussole satellitari SCX20/21, che garantiscono una precisione fino a qualche tempo fa impensabile per una bussola elettronica da diporto, mantenendo allo stesso tempo dimensioni compatte simili ad una comune antenna GPS nautica.
Grazie a queste tecnologie, l’elettronica Furuno è indicata anche per rotte più impegnative. A proposito, come procede la spedizione RIBBING FOR ARCTIC?
Furuno Italia è partner Platinum della spedizione RIBBING FOR ARCTIC, missione mai tentata prima d’ora. L’equipaggio a bordo di un Sea Fighter 36 di 10,85 metri sta documentando gli effetti del cambiamento climatico sull’ambiente marino e sulla fauna selvatica dell’Artico, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica. I gommonauti hanno dapprima raggiunto l’Islanda, poi sono salpati per la Groenlandia e infine attraverseranno il leggendario Northwest Passage, situato nel Nord del Canada. Mirano inoltre a raggiungere i remoti insediamenti Inuit e a fornire il tanto necessario supporto medico e materiale.
Quali strumentazioni Furuno sono state scelte per raggiungere l’Oceano Artico?
Per affrontare la traversata in sicurezza, il team si è affidato al radar Furuno NXT, in grado di individuare qualsiasi oggetto pericoloso in mare ed offrire una migliore visualizzazione dei target a breve distanza grazie alla funzione Target Analyzer. Date le esigenze di navigazione, la squadra ha puntato anche sul pilota automatico NAVPilot 300, al fine di mantenere la rotta in maniera precisa ed evitare le deviazioni causate dal vento o dalla corrente. Considerando, inoltre, la molteplicità di parametri di cui l’equipaggio deve tenere conto per prendere decisioni rapide e sicure, non stupisce che abbia scelto il software di navigazione TIMEZERO, proprio per l’affidabilità e l’interfaccia intuitiva supportate dal know-how trentennale di Furuno.
Per natura e per vocazione, Furuno conta molto sulla ricerca. Quali innovazioni tecnologiche possiamo aspettarci di vedere a bordo in futuro?
Furuno continua a sviluppare nuovi prodotti e soluzioni. Sono stati appena presentati sul mercato i nuovi display radar FR10 e FR12 da 10″ e 12″, che possono essere abbinati a qualsiasi sensore radar Furuno DRS. In questo modo, coloro che desiderano un radar con display professionale potranno usufruire di tutte le funzioni previste per la gamma DRS.
Ci aspettiamo grande richiesta per questi radar anche al di fuori del diporto e soprattutto per le barche destinate alla pesca professionale e per le piccole unità navali da lavoro. Inoltre, ci saranno nuove funzioni e software sempre più avanzati per i prodotti a catalogo. A breve, sarà disponibile una nuova versione SW per la gamma Furuno NavNet TZT3. La nuova versione V3.01 per sistema multifunzione TZT3 prevedrà tante novità, come la possibilità di ecoscandaglio CHIRP a scansione laterale, ideale per la pesca e per visualizzare in dettaglio la struttura del fondale fino ad oltre 200 metri.
Per la parte professionale posso anticipare che in Giappone, Furuno, insieme ad un team di altre aziende navali, sta sviluppando anche una nuova tecnologia per la navigazione autonoma delle navi. Ci sono già alcune imbarcazioni test che stanno viaggiando senza equipaggio. Questo non significa che in futuro ciò sarà possibile nel diporto ma, come per tutte le nuove tecnologie, potrà fungere da spunto per la realizzazione di nuovi importanti prodotti o funzioni che Furuno potrà trasferire anche su quelli di più largo consumo.
Quali novità ha in serbo Furuno per il 2023?
Per il medio periodo, intendiamo intensificare le nostre attività e la nostra presenza nel mercato della nautica da diporto e della pesca sportiva. Per il 2023, Furuno Italia prevede un ulteriore rafforzamento della sua presenza anche nel segmento dei mega yacht, grazie a numerosi nuovi ordini che stiamo ottenendo e alla fiducia crescente di cantieri e clienti. La speranza è che il 2023 porti anche ad una normalizzazione delle problematiche relative alla carenza di componenti, che ci hanno causato non pochi problemi nell’ultimo periodo. Oltre ai nuovi radar FR10 ed FR12 già menzionati, fra le novità previste per il 2023 e in particolare per la seconda metà dell’anno, arriveranno altri importanti prodotti, ma è ancora prematuro svelarne i dettagli.
FURUNO ITALIA