Massari Design, interni d’autore: intervista ad Alessandro Massari
Un lavoro meticoloso per riuscire a rendere ogni interno un abito su misura. Forse è così che uno studio di design si trasforma in una casa di alta moda, dove ogni pezzo è unico e racconta una storia, quella del cliente, lasciando solo intravedere la mano di chi lo ha disegnato. Per Alessandro Massari, alla guida di Massari Design, l’approccio al progetto è esattamente questo e a raccontarcelo è proprio lui.
Fin dagli anni Settanta – quando alla guida c’era Luigi, padre di Alessandro – Massari Design si occupa di rispondere ai bisogni dei propri clienti. Li ascolta, li comprende, li accompagna, qualunque sia la loro necessità: che si tratti di Aviation, Residenziale oppure Superyacht, Massari Design sa come cucire per loro interni su misura.
Questo approccio da atelier di alta moda, che disegna intorno al cliente, ha portato Massari Design ad affermarsi come nome di spicco nella progettazione di interni, a livello internazionale. Un sottile bilanciamento tra l’identità propria e quella del committente, tra innovazione e tradizione, senza mai, però, perdere i valori con cui Luigi ha iniziato questa avventura tanti anni fa, quando Massari Design era ancora Studio Massari.
Quando chiediamo ad Alessandro Massari quale sia la storia dello studio, è breve e risoluto: “Le origini di Massari Design si devono alla profonda esperienza di mio padre Luigi, che già negli anni Settanta inizia a lavorare alla progettazione di interni, sia in ambito residenziale che, prevalentemente, in quello nautico; diventando, poi, Responsabile degli interni al cantiere CRN nell’epoca prima di Ferretti”.
Dunque, Massari Design non si limita a soddisfare richieste, ma vuole realizzare interni perfetti, perfetti nella misura in cui dovranno rappresentare appieno il cliente, esserne un’estensione. Per raggiungere questo obiettivo, l’unico modo è quello di lavorare fianco a fianco. Ogni ambiente deve essere lo specchio di chi lo vivrà: che sia una villa, un aereo o un superyacht, il proprietario deve riconoscere sé stesso nello spazio che abiterà, come fosse una trasposizione della sua personalità. Un processo sartoriale, dunque, che ha portato Alessandro Massari e Massari Design a essere un riferimento nei settori in cui opera. Per quanto riguarda il comparto dei Superyacht, il Monaco Yacht Show di quest’anno si è concluso con successo: lo studio è stato protagonista con due lavori di altissimo profilo.
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Recentemente a Monaco avete presentato due progetti importanti. Il primo è l’interior design di MY CIAO progettata e costruita dal cantiere navale CRN, un superyacht di 52 metri. Ce lo racconta?
Il Monaco Yacht Show ci ha dato la possibilità di mostrare al grande pubblico gli interni che la Massari Design ha curato per due importanti imbarcazioni, molto diverse tra loro: il MY CIAO di CRN e il MY Project X di Golden Yachts. In questi due progetti si concentra il concetto di sartorialità della Massari Design. Il MY CIAO è stato pensato e progettato per un cliente esperto, che ci ha fornito indicazioni molto precise da cui sono scaturiti ambienti caratterizzati da linee pulite, atmosfere eleganti e contemporanee con interni accoglienti, inclini a uno stile di vita molto festaiolo.
Del secondo, l’88 metri del cantiere Golden Yachts, MY Project X, cosa ci dice?
X è un progetto unico, speciale, non replicabile. Prima di tutto, viste anche le dimensioni, l’imbarcazione ha un layout che offre molte situazioni diverse, che ci hanno spinto a creare “unicità” in ogni singolo ambiente. La sfida è stata quella di realizzare un design che avesse un filo conduttore e che accompagnasse l’ospite attraverso le diverse esperienze e peculiarità che lo yacht propone.
L’armatore ci ha richiesto ambienti speciali, che contenessero caratteristiche esclusive. Il proprietario è, oltretutto, un amante dell’Arte; quindi, abbiamo pensato di creare una tipologia di interno che si ispirasse a un raffinato atelier espositivo, fatto di materiali ricercati, dettagli completamente custom e soluzioni che potessero mostrare oggetti d’arte. Il risultato è un’incredibile esperienza di design.
Lavora in tanti ambiti diversi: Nautica, ma anche Residenziale e Aviation. Questi progetti sono legati in qualche modo?
Ogni settore ha le sue caratteristiche; tuttavia, il mondo dei luxury hotel ci ha fatto conoscere esigenze specifiche che oggigiorno sono preziose anche in ambito yachting. La progettazione di interni per aerei privati, inoltre, ha molte similitudini con il settore nautico. Le esperienze fatte sono molteplici e ci hanno portato a collaborare direttamente anche con Boeing, progettando gli interni per il loro BBJ 7MAX.
Nel progettare uno yacht custom, quanto c’è dell’armatore e quanto del designer?
Per noi ogni imbarcazione è un unicum. Il cliente è unico, le sue richieste sono uniche e pertanto ogni volta si parte da un foglio bianco, forti e coscienti delle tante esperienze pregresse che ci hanno portato a creare sempre “vestiti su misura”. Noi, come Massari Design team, ascoltiamo molto quello che il nostro cliente vuole richiederci o, semplicemente, raccontarci; successivamente studiamo e ci mettiamo al lavoro per aggiungere del nostro e creare la ricetta ideale per quello specifico cliente e progetto.
C’è uno yacht che le è rimasto particolarmente impresso tra quelli che ha progettato? Per bellezza o per legame affettivo o anche per stravaganza.
Sarà per l’unicità dei nostri clienti e il rapporto che abbiamo instaurato con loro, che, guardando indietro, riteniamo solo di essere stati fortunati a poter fare quello che ci piace e farlo sapendo di aiutare i nostri clienti a dare forma ai loro sogni.
Guardando al futuro, che progetti ci sono all’orizzonte?
In ambito yachting stiamo lavorando a svariati progetti molto interessanti che vanno da imbarcazioni medio-piccole a imbarcazioni sopra gli 80 metri. Il tutto senza dimenticare gli altri settori che ci stimolano a far dialogare i vari ambiti di design con esperienze sempre diverse.
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