Una marcia in più per Suzuki: Paolo Ilariuzzi
Suzuki Marine chiude il 2016 nel migliore dei modi e si appresta ad affrontare il 2017 con la classica grinta e cura del dettaglio che contraddistingue il marchio giapponese.
A ridosso della nuova stagione nautica e delle vantaggiose promozioni in corso sul listino Suzuki, cogliamo l’occasione per approfondire l’argomento con Paolo Ilariuzzi, Direttore Commerciale Marine Italia dal 2011.
Il Salone Internazionale di Genova segna ogni anno il punto cruciale della nautica in tutta Europa, un vero e proprio spartiacque tra la stagione appena passata e quella che si appresta ad entrare, e durante il 56° Salone, Suzuki ha riscontrato sensazioni positive: “Anche se la scorsa edizione e quella del 2017 si sovrappongono pericolosamente con saloni quali Southampton, Cannes e La Rochelle – comincia a spiegare Paolo Ilariuzzi – reputo comunque vincente la formula attuale perché sfruttiamo al massimo l’evento per dare al Salone una connotazione simile a quella che si vive durante una vacanza organizzando tante prove in mare: l’ultima edizione è andata bene, nonostante fossimo un po’ spaventati dalla data di inizio anticipata al 20 settembre, che non ha permesso a molti nostri concessionari del Sud di essere presenti, perché da loro si era ancora in piena stagione. Nonostante il segno positivo avremmo potuto far meglio, ma trovare la collocazione giusta del Salone non è mai semplice. La stagione che si appresta ad entrare nel vivo sembra una buona stagione, per cui credo che anche il prossimo potrà essere un buon evento”.
La mission di tutto il team Suzuki è da sempre quella di creare The Ultimate Four Stroke Outboard, il 4 tempi migliore sul mercato in grado di sintetizzare al meglio tecnologia, estetica, consumi ridotti e massima affidabilità. Due impianti produttivi in Thailandia e Giappone, 110 paesi, 116 distributori, fanno di questa “missione” il loro slogan, puntando ad una continua crescita del marchio e ad una attenzione per il cliente sempre più meticolosa.
Il nuovo anno si è aperto con un nuovo listino prezzi ancora più competitivo, che abbatte la differenza di costi tra la livrea White e Nebular Black per andare il più possibile incontro al consumatore. Si rinnova, inoltre, la grande supervalutazione dell’usato (valido fino al 30 settembre 2017), il finanziamento a interessi zero su tutta la gamma dei motori fuoribordo (valido fino al 31 agosto 2017) e la Defence of Customers (in caso di furto entro i primi 12 mesi dall’acquisto del proprio motore fuoribordo, Suzuki provvederà alla sostituzione gratuita con un nuovo motore identico al precedente).
Questo ad indicare la grande cura che Suzuki riserva ai suoi clienti, spiega Ilariuzzi: “Ci troviamo a parlare tantissimo a Genova con clienti i quali vengono a raccontarci che il motore che attualmente possiedono è il terzo o quarto del nostro marchio, perché trovandosi bene hanno voluto riconfermare acquistando motori Suzuki con tecnologie sempre più avanzate. Aldilà del prodotto, che basterebbe da solo per determinare le condizioni di scelta, cerchiamo di dare ai nostri clienti le condizioni migliori possibili e tutta una serie di servizi per facilitare la scelta del consumatore, non ultimo il nostro antifurto assicurativo, il cosiddetto D.O.C: se il cliente dovesse subire il furto nel primo anno del proprio motore, piaga ancora abbastanza presente qui in Italia, noi di Suzuki gliene diamo uno nuovo, identico, senza chiedergli un euro. È un’attenzione che diamo al cliente ancor prima di entrare in Suzuki, e una volta che l’acquisto viene fatto il processo continua, perché a noi piace acquisire il cliente, ma soprattutto fidelizzarlo”.
Inevitabile non parlare anche della crisi che il settore nautico si è trovato ad affrontare negli ultimi anni e dal quale, lentamente, sembra stia uscendo: la motoristica si configura da sempre come termomentro del settore ed in termini di fatturato l’Italia suggerisce una lieve crescita, secondo Suzuki, dovuta certamente ad un mercato in ripresa, ma anche alle rimotorizzazioni, che solitamente si effettuano per questioni di sicurezza e affidabilità. “Ancora oggi la maggior parte delle vendite si basa sulla rimotorizzazione, è un mercato che non è ad appannaggio di tutti perché chi realizza barche o gommoni è un cliente che praticamente al momento non esiste” chiarisce Ilariuzzi.
Suzuki, storicamente leader nel mercato italiano dei motori con patente, ovvero dal 50 cv in su, ha riscontrato, con la crisi che ha attanagliato il mercato italiano, un fenomeno che ha creato una spaccatura fra piccole e grosse potenze: “La cosiddetta media borghesia, che fino a qualche anno fa con qualche risparmio comprava la barchetta per la vacanza, è quasi sparita. Adesso questo tipo di utenza è diventata quella del noleggio estivo. Negli ultimi anni è in notevole ascesa la fascia dei motori medio-grossi che necessariamente vengono affidati ad imbarcazioni a loro volta importanti. Questo fenomeno ci ha dato una grossa mano per aumentare la fascia di clienti medio-grande, inoltre c’è stato un decisivo down sizing di barche over 10 mt: abbiamo visto tanti clienti passare da barche con motore entrobordo a barche con fuoribordo. È un’utenza nuova che di fatto apprezza l’uso del mezzo nautico più divertente, più maneggevole, più facile da usare e da manutenere”.
Abbiamo chiesto, inoltre, al Direttore Commerciale Suzuki Italia, quale consiglio darebbe ai nostri lettori in riferimento all’acquisto di un nuovo motore fuoribordo o ad un’eventule rimotorizzazione e, senza ombra di dubbio, la regola che ne è scaturita è abbinare ad ogni imbarcazione la potenza giusta: tanti cavalli non significano divertimento, anzi, ne bastano pochi per andar per mare ad esplorare calette solitarie, luoghi che normalmente non si frequenterebbero. Quindi il rapporto potenza/divertimento non è così correlato, in quanto un 40 cv è più che sufficiente per vivere in mare un’esperienza indimenticabile.
Per quello che riguarda i consumi, ovviamente molto dipende da che genere di uso si fa del proprio mezzo nautico, commenta Paolo Ilariuzzi: “Nel nostro mercato abbiamo una forte presenza di clienti uso professionale, cioè pescatori che usano il mezzo giornalmente, molto attenti ai consumi, perché i loro motori ogni anno fanno 1500/2000 ore di moto: dargli la possibilità di risparmiare il 15% di consumo a fine anno è una vittoria”.
Su tutta la gamma Suzuki, dal 9.9 a salire, è presente il sistema Lean Burn che permette significativi risparmi di carburante attraverso un sistema che controlla continuamente le prestazioni del motore adeguando il rapporto aria/benzina per avere una miscela più magra, volta a migliorare il risparmio soprattutto ai regimi medio-bassi, quelli maggiormente utilizzati. Per un pescatore, che lavora tutto l’anno con l’imbarcazione, ma non solo per lui, questo può fare la netta differenza nel risultato economico della stagione. Quest’anno, alle tante promozioni Suzuki Marine, si aggiunge anche un contributo speciale di € 800,00 sull’acquisto dell’entry level DF40A, il 4 tempi più leggero sul mercato, parco nei consumi e performante. “Si tratta di un 3 cilindri di nuova concezione – ci illustra Ilariuzzi – in poco meno di 1000 cm3 al suo interno si trova tutto il know how tecnologico giapponese, inoltre è presente la catena di distribuzione in bagno d’olio con tenditore idraulico che non richiede alcun tipo di manutenzione. Il vantaggio non è solo nell’acquisto, grazie alle numerose promozioni in corso, ma anche nei mesi a venire grazie anche alla manutenzione assolutamente non onerosa.” Un motore natante amico dell’ambiente grazie alle emissioni sensibilmente ridotte, consumi diminuiti del 23% rispetto alla precedente versione, sistema di accensione Easy Start, alternatore di grande potenza 19A, sistema di iniezione elettronica multi-point sequenziale EFI e sistema anticorrosione Suzuki, fanno di questo motore la scelta migliore per chi vuole avvicinarsi alla nautica anche senza patente. Il prezzo è accattivante: grazie alla promozione sopra indicata, arriva a € 5.500,00.
Paolo Ilariuzzi, da 21 anni in Suzuki, prima impegnato nel settore automotive del marchio giapponese, sa bene che l’attenzione riservata al cliente non è mai abbastanza e che è importante avere una mente scevra da preconcetti.
“I concessionari automobilistici guadagnano oggi molto di più dalla vendita dei servizi che dalla vendita vera e propria del mezzo – ci spiega – arrivando nel nautico ho trovato un mercato allo stato embrionale, più affascinante e divertente, c’è molto da costruire e creare, infatti una delle prime cose in cui mi sono impegnato nel 2011 è stato spingere per la produzione del motore con livrea bianca: quello che noi vendiamo è passione, è un gioco, perché proporre un motore solo nero, quando per le auto c’è un livello di personalizzazione quasi esasperato? Ora li vendiamo bianchi in tutto il mondo! Mi sembrava ovvio, il motore di un’imbarcazione oramai è diventato quasi un accessorio, ed è giusto che sia di supporto al profilo estetico del mezzo. I nostri clienti nautici sono clienti auto Suzuki, sono abituati ad essere coccolati per cui perché non coccolarli e non dargli la giusta importanza anche nel nostro campo: paradossalmente noi dovremmo esser molto più avanti dell’auto perché trattiamo clienti di nicchia in un momento di piacere, divertimento e svago”.
L’esperienza nel settore automotive è stata fondamentale per Paolo Ilariuzzi, sia per mutuare soluzioni da un settore già ampiamente esplorato, sia per trovarne di nuove: “C’è veramente tanto da fare nella nautica, una buona idea oggi può diventare un grande progetto domani, l’automotive è meno affascinante sotto questo punto di vista, la nautica non la lascerei per nulla al mondo”.
Dopo una lunga e piacevole chiacchierata con Paolo Ilariuzzi il quale ha dimostrato, oltre alla grande competenza, professionalità ed esperienza già da tempo assodate, un piglio giovane e chiaro rispetto alle attuali questioni del mercato nautico, ci salutiamo con una speranza per il futuro tutta riservata ai giovani, riguardo il ricambio generazionale tanto auspicato in questo mondo: “A noi manca la nuova linfa, mancano i nuovi appassionati, le giovani famiglie. Quando ci troviamo in riunioni presso i club dei gommoni in tutta Italia, vediamo che l’età media è abbastanza alta: lo è perché questi diportisti erano i pionieri dell’andar per mare di qualche anno fa, e lo è anche perché approcciare il mercato nautico non è a buon prezzo, soprattutto se si considera che i giovani oggi, prima che pensino al mezzo nautico, devono finire di studiare, trovarsi un lavoro, pensare alla casa, e non è una delle priorità se non per chi ha vissuto già in famiglia l’uso della barca e quindi non potrebbe farne a meno. Io mi auguro che, anche grazie allo spostamento della comunicazione sul web e sui social media, ci possa essere un avvicinamento dei giovani, e sono convinto che i noleggi in questo possano darci una bella mano perché nei noleggi vedo tantissimi giovani che affittano per giornate intere e quando scendono hanno gli occhi che brillano perché hanno avuto un’esperienza, diversa, incredibile. Spero che tutti noi saremo capace di trasformare questi occhi che brillano in nuovi clienti”. Anche noi ci uniamo alla speranza di Paolo Ilariuzzi, di tutto il team Suzuki Marine, e la facciamo nostra con molto piacere.