Phantom 65: un concetto di barca inedito per Fairline
Con i suoi omonimi, il Phantom 65 condivide solo il nome; per il resto è un concetto di yacht totalmente nuovo per Fairline, rappresentandone il primo sportbridge. Abbiamo avuto l’occasione di testare la prima unità e di farcela raccontare da chi la conosce molto bene.
Phantom e Fairline sono stati a lungo sinonimi e tornano a esserlo ora grazie al Phantom 65. Attenzione però, perché, come ha dichiarato il CEO di Fairline, Paul Grys, le somiglianze tra il nuovo modello e la vecchia linea iniziano e finiscono con la denominazione.
Phantom 65 è il primo sportbridge di Fairline, con un design completamente nuovo, dalle linee eleganti, dinamiche e pulite. Questo yacht coniuga i volumi di uno Squadron con le proporzioni armoniche di un Targa. E, proprio sulla piattaforma tecnica del premiato Targa 65, si basa il nuovo sportbridge di casa Fairline.
SPAZIO ALLA CONVIALITÀ
La spiaggetta di poppa del Phantom 65 è generosa e, oltre al prendisole, ospita il garage per il tender – perfetto per accogliere un Williams 345 SportJet – e ne permette anche il varo. Salendo pochi scalini si arriva al ponte principale, progettato strizzando l’occhio alla convivialità e alla continuità degli spazi. Ne è esempio l’area tra il divanetto esterno con tavolino e la cucina con zona pranzo interna: gli ambienti risultano collegati senza soluzione di continuità, ma è comunque possibile separarli con una porta e una finestra, che altrimenti rimangono completamente incassate nelle linee dello yacht.
A proposito della cucina, il suo layout è stato studiato per massimizzare gli spazi di lavoro ed è attrezzata con frigorifero, freezer, lavastoviglie, piano cottura a induzione, forno e molteplici vani di stivaggio. Inoltre, la sua posizione sottolinea l’anima conviviale del Phantom 65: è collocata, infatti, tra il pozzetto e le sedute del salone. Così, chi si troverà in cucina sarà sempre a contatto con gli altri ospiti, sia che stia preparando un pasto sia che stia approntando un aperitivo da godersi all’aperto. La zona pranzo, invece, è sul lato opposto alla cucina e ospita un tavolo estensibile.
Proseguendo verso prua e salendo un piccolo gradino, si accede al salone, che accoglie due divani speculari, un tavolino da caffè e, nascosta dietro ad una delle due sedute, una tv a scomparsa. Sempre in quest’area si trova la postazione di pilotaggio. Due comode sedute e una plancia allestita con strumentazione Garmin: 4 schermi di cui uno completamente dedicato al Phantom 65 e da cui è possibile monitorare i dati dello yacht (livello di acqua, di carburante e così via).
Alzando gli occhi, notiamo il tetto vetrato – una caratteristica tipica dello sportcruiser – che si apre a scorrimento e permette a luce e aria di inondare tutto il cockpit, lasciando però il grande parabrezza a proteggere dal vento. Su entrambi i lati, lo sguardo incontra le ampie finestrature che offrono ulteriore continuità tra interno ed esterno.