Sanlorenzo on track straight to 2030, il percorso di sviluppo responsabile
Sanlorenzo al boot Düsseldorf 2023 è protagonista con uno stand elegante, immerso in un’atmosfera che lascia credere di essere fuori da un semplice padiglione, merito di Piero Lissoni, che ne ha curato il design. Il cantiere, però, non si è distinto solo per la sua oasi di bellezza, ma anche come Project Partner del Blue Innovation Dock, la piattaforma che ha accolto conferenze e progetti sulla sostenibilità.
Il Gruppo Sanlorenzo è un’azienda quotata in Borsa e, in quanto tale, la sua strategia di sviluppo responsabile diventa un impegno formale. Impegno che le è valso il riconoscimento Sustainability Excellence Award 2022. I progetti che Sanlorenzo ha in cantiere sono di assoluta innovazione tecnologica, degni di una realtà che può considerarsi pioniera in questo tipo di percorso. Le novità a cui Sanlorenzo sta lavorando sono sviluppate grazie ad accordi strategici con aziende del settore dell’energia che si possono definire dei giganti, come Siemens Energy.
SANLORENZO ON TRACK STRAIGHT TO 2030
Al Blue Innovation Dock lo schermo si accende su On track straight to 2030, ossia la strada che Sanlorenzo sta intraprendendo per non farsi trovare impreparato all’arrivo del 2030, anno per cui l’IMO ha stabilito l’obiettivo di una riduzione del 40% delle emissioni di carbonio.
Lo yachting incide sul totale delle emissioni GHG – green house gases, ossia tutti i gas che contribuiscono all’effetto serra – dell’intero settore shipping solo per lo 0,22%. Ciononostante, introdurre innovazioni e tecnologie che siano volte a ridurre l’impatto ambientale è ormai un tema sempre più caldo nel piano attività del dipartimento Ricerca e Sviluppo del Gruppo Sanlorenzo.
Quello di Dusseldorf è stato un aggiornamento sul percorso strategico che Sanlorenzo aveva annunciato a Cannes lo scorso settembre, per presentare gli avanzamenti a 4 mesi di distanza. Avanzamento che procedono spediti e in modo positivo.
LA RIVOLUZIONE REFORMER/FUEL CELL
A partire dall’accordo esclusivo con Siemens Energy per lo sviluppo e l’integrazione di moduli combinati di reformer/fuel cell nel sistema di alimentazione dell’hotellerie, che sta prendendo forma – per ora – per yacht tra i 24 e gli 80 metri. Proprio al Cannes Yachting Festival 2022, Sanlorenzo aveva annunciato la decisione di sviluppare questo sistema specificatamente per le esigenze del nuovo 50Steel.
Decisione che a tutt’oggi si sta concretizzando: è iniziata la fase di testing dei primi moduli reformer/fuel cell ed è appena stata conclusa la progettazione di base dei sistemi di alimentazione metanolo/acqua, condensazione e ventilazione. A inizio 2024 verrà installato sulla prima unità del 50Steel il sistema completo, che al momento si trova nella fase di approntamento dei componenti. Contemporaneamente, il team di progetto si sta occupando del Risk Assessment dell’intero sistema di generazione di energia per l’hotellerie mode, insieme al Lloyd’s Register.
Per quanto possa sembrare che sviluppare un modello di hotellerie carbon-free equivalga a risolvere una minima percentuale del problema, in realtà non è così. Come mostrato dai dati che Sanlorenzo ha condiviso, questo risolverebbe il 90% della questione, permettendo poi di concentrarsi sul restante 10%.
In che senso? Per questo settore di mercato, l’utilizzo che viene fatto delle imbarcazioni è per il 57% del tempo all’ormeggio, per il 33% in rada e solo per il 10% in navigazione.
I TRE PASSI DI SANLORENZO
Quando questa applicazione innovativa sarà ultimata, rappresenterà il primo passo nella generazione di potenza carbon neutral, a partire da combustibili di nuova generazione (E-methanol, bio-methanol) per l’intera industria nautica.
Ma Sanlorenzo non si ferma qui. Mentre il primo passo è ancora in fase di completamento, si sta già pensando al secondo. Consisterà nello sviluppo di un sistema di generazione di energia carbon neutral. Questo sistema prevedrà un sostanziale incremento della potenza sviluppata dai moduli reformer/fuel cell. Così, sarà possibile navigare a bassa velocità e ad ampio raggio in condizioni di carbon neutrality tramite il sistema di propulsione ibrido superando gli odierni limiti dei sistemi. I sistemi attuali, infatti, possono contare solo sulla capacità – modesta – energetica delle batterie.
Per realizzare questo secondo step, bisognerà fare un salto tecnologico anche a livello si struttura e configurazione impiantistica dello yacht. Gli ingegneri del Dipartimento R&D e l’ufficio tecnico di Sanlorenzo in sinergia con Lloyd’s Register si focalizzeranno sullo sviluppo di serbatoi strutturali capienti che siano adatti al nuovo combustibile. Ovviamente, la sfida è anche quella di renderli compatibili con gli spazi ridotti che sono disponibili a bordo e di realizzarli tenendo conto delle rigide normative applicate alle grandi navi per il trasporto del metanolo.
Ed è dopo questo secondo step, che Sanlorenzo vede anche un terzo passo, ancora più ambizioso. Si tratta di progettare e realizzare un superyacht che sia alimentato unicamente a metanolo verde. La generazione della potenza necessaria per navigare a massima velocità non sarà più vincolata a motori Diesel a gasolio: sarà, invece, basata sulla combinazione di fuel cell e motori a combustione interna alimentati a metanolo verde.