L’Arcipelago Toscano, navigare tra natura e mare
Tesori naturalistici, panorami mozzafiato e acque cristalline. Questo mese andiamo alla scoperta della più grande area marina protetta d’Europa: l’Arcipelago Toscano. Esploreremo Capraia, l’Isola d’Elba, poi il Giglio, infine Giannutri, nel rispetto delle norme imposte per la salvaguardia di questo paradiso. Una vacanza in barca per riempirsi gli occhi del turchese del mare e del verde della macchia mediterranea.
CAPRAIA: ROCCIOSA, VULCANICA, SELVAGGIA
Partiamo da Marina Cala de’ Medici alla volta di Capraia. L’isola, di origine vulcanica, vanta un fascino selvaggio, tanto da essere inserita – per terra e per mare – all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Le sue acque sono limpidissime, i fondali ricchi di biodiversità, le coste per lo più rocciose, a picco sul mare. Collocata nel cuore del Santuario dei Cetacei, ospita spesso balenottere e delfini, che si riescono ad avvistare con un po’ di fortuna.
DOVE FARE IL BAGNO
Cala della Mortola, situata sulla costa nord-est, è l’unica spiaggia sabbiosa di Capraia ed è accessibile solo via mare. In realtà la sabbia c’è solo in alcuni periodi dell’anno: si forma durante le mareggiate di Libeccio e rimane se il tempo è buono; se soffiano i venti del Primo Quadrante, la sabbia torna nell’acqua lasciando una spiaggia di ciottoli. Possiamo ancorare qui in 3-10 metri d’acqua su sabbia o su sabbia e alghe.
Sulla costa nord-occidentale, non potrà mancare una visita a Cala della Seccatoia, soprattutto se viaggiamo in primavera: in questo periodo possiamo ammirare infatti una piccola cascata che, dalle pareti rocciose, precipita direttamente in mare. Ma attenzione, questo tratto di costa è soggetto a regolamentazione ristretta, perciò sono consentiti la balneazione, lo snorkeling, la navigazione delle unità a vela, a remi, a pedali o a propulsori elettrici. La navigazione e l’ancoraggio di natanti e imbarcazioni a motore di lunghezza massima f.t. di 10 metri sono ammessi, ma solo per i mezzi che presentano requisiti eco-compatibili.
Meno frequentata, ma non meno bella, è Cala del Vetriolo, caratterizzata da affascinanti colate laviche: collocata sulla costa occidentale dell’isola, di fronte alla Corsica, è anch’essa raggiungibile solo in barca. Il fondale è prevalentemente sabbioso e possiamo nuotare anche dentro la grotta del Vetriolo. Se spirano i venti da est, occorre dare fondo in 8-15 metri d’acqua su sabbia. L’alternativa è ancorare sottocosta, meglio se con grippiale, in 4-8 metri su sabbia e rocce.
Tappa obbligata è Cala Rossa, a sud dell’isola, sulla Punta dello Zenobito: la baia ci regala un panorama suggestivo, con le sue rocce rosse, di origine vulcanica, a picco su un mare verde smeraldo. Chi vuole ancorare qui, dovrà dare fondo in 7-10 metri d’acqua su sabbia. L’approdo è ben protetto dal maestrale.
ESCURSIONI CONSIGLIATE
Perfette per lo snorkeling sono Cala San Francesco e Cala Ceppo, sulla costa orientale di Capraia. Per ammirare i pesci a Cala Ceppo, converrà ancorare a SW di Punta Civitata, che fornisce ridosso. Evitiamo di avvicinarci alla costa perché costellata di scogli. Diamo fondo in 5-8 metri d’acqua su sabbia.
A COSA FARE ATTENZIONE
Capraia è Area Marina Protetta, perciò occorre prestare attenzione alla zonizzazione a mare. Con ordinanza del Presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano n. 1 del 24.06.2020 è stata interdetta all’accesso all’area di mare di fronte alla grotta della Foca Monaca. La pesca è regolamentata.
DOVE ORMEGGIARE
A nord-est dell’isola troviamo il Porto di Capraia, che dispone di 200 ormeggi. D’estate è molto affollato. Da aprile a ottobre è disponibile anche un campo boe con 40 ormeggi, ma non può essere prenotato. Attenzione al grecale, che può rendere molto difficile o addirittura impossibile l’atterraggio. In queste condizioni, chi usufruisce del campo boe dovrà abbandonarlo.
Coordinate: 43° 03′ 00.18” N – 9° 50′ 15.23” E
Canale VHF: 69.