Porti: scenari assicurativi
Quando si parla di assicurazioni nella nautica, probabilmente non si può non pensare alle coperture sulle unità. Tuttavia, come è naturale che sia, anche i porti e tutte le attività che possono ruotarvi attorno hanno dei riflessi assicurativi.
Al pari di qualsivoglia attività professionale, imprenditoriale e di pubblico servizio, anche nella portualità vi è l’obbligo di possedere, ad esempio, opportune coperture di responsabilità civile verso terzi.
Associate a queste coperture assicurative, è bene sottolinearlo, vi sono altrettante specifiche garanzie tipiche e non, riguardanti il mondo della cantieristica o dei servizi tecnico-nautici.
I SINISTRI IN AMBITO PORTUALE
Ma, ritornando al mondo della responsabilità civile, è evidente come una pluralità di eventi sinistrosi possa ricadere sia sulle persone che sulle unità nell’ambito portuale. In questo senso, è opportuno fare degli esempi, più o meno tipici, di sinistri in ambito portuale.
Un caso tipico potrebbe riguardare un’errata assistenza in fase di ormeggio o disormeggio, perdite e sbalzi di tensione a carico delle paline in banchina, fonti di pericolo per la navigazione e l’ormeggio non opportunamente segnalate e/o gestite o, ancora, una scarsa qualità dei cavi di ormeggio che, sollecitati dal maltempo, possano causarne la rottura. Analogamente, anche eventuali deficienze dei sistemi di sicurezza, relativamente a eventi criminosi, quali i danni da furto o il furto stesso delle unità, potrebbero ricadere nella sfera della responsabilità di un marina o di un cantiere, seppur indirette.
Tutte queste evenienze, e non solo, potrebbero (il condizionale è d’obbligo n.d.r.) ricadere sotto un sinistro ove, teoricamente e civilmente parlando, possa insistere la responsabilità di un soggetto (o del porto stesso) operante in ambito portuale.
EVENTI CHE POTREBBERO NON ESSERE COPERTI DA UNA POLIZZA ASSICURATIVA
Ma, se da un lato vi sono molte fattispecie di danno, teoricamente coperte da una polizza assicurativa, dall’altro questo potrebbe non avvenire per altri eventi o cause diverse.
Un esempio sono gli eventi di cosiddetta forza maggiore, come i fenomeni meteorologici estremi, o anche un banale fulmine che colpisce l’unità all’ormeggio. In tutti questi casi, salvo il dolo, la colpa o la negligenza, e in assenza di una specifica copertura sulle unità o sulle persone coinvolte in un sinistro, difficilmente i danni potranno essere coperti da una polizza di responsabilità civile.
In questo caso, sarà l’eventuale e corretta valutazione del rischio che supplirà a eventuali danni, sia diretti che indiretti, a carico di cose o persone.
PORTI: SCENARI ASSICURATIVI
È chiaro che le attività connesse al mondo della portualità, sia essa diportistica o commerciale, risultano avere una moltitudine di fonti di pericolo e, più in generale, di rischio proprio perché l’ambito di applicazione, quello marittimo, è storicamente e oggettivamente esposto, vista la peculiarità dello stesso, in cui questo “vive” ed opera.
Anche in questo caso, così come già precisato in altri miei articoli, saranno la corretta valutazione dei rischi di tutti i soggetti e la successiva buona mitigazione degli stessi, tramite una corretta soluzione assicurativa, a tutelare correttamente gli interessi di tutto il cluster e comunque di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo, anche e non solo in ambito portuale.
Oggi, infatti, queste attività e soluzioni possono essere ben valutate e gestite da professionalità che, seppur iper-specialistiche, hanno tutti i requisiti per assistere correttamente e con competenza qualsivoglia soggetto operante nel settore marittimo. Il tutto tenendo conto che, quando si parla di danni applicati al settore, questi risultano, spesso, ad alto valore economico.
PER. NAV. DANIELE MOTTA
Perito e Consulente Navale, è riconosciuto dalle principali organizzazioni/istituzioni nazionali ed internazionali come l’SCMS, FEMAS, AIPAM e Ruolo Periti ed Esperti.
Commissario d’Avaria per le principali compagnie assicurative nazionali, svolge altresì la propria attività peritale e professionale con particolare riferimento al diporto commerciale, lo shipping e alla gestione/consulenza afferente all’esercizio delle unità navali.
Attivo dal 2015 nella divulgazione in campo nautico, ha partecipato alla stesura della pubblicazione La riforma della nautica da diporto e collaborato con varie testate specializzate nella nautica.
Docente e formatore, ha tenuto vari corsi e seminari dedicati al cluster marittimo. A tutt’oggi è titolare dello Studio Tecnico Navale Daniele Motta, meglio conosciuto come Marine Consultants&Surveyor.