La tutela del mare come opportunità di crescita: l’intervista a ONTM
Mediare tra i principi di crescita economica e la salvaguardia dell’ambiente, nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile. Con questo obiettivo nasce, nel 2021, l’Osservatorio Nazionale Tutela del Mare. A comporre la complessa struttura organizzativa di questo ente senza scopo di lucro, sono manager e imprenditori nel settore ambientale, come il Presidente Roberto Minerdo, che abbiamo intervistato.
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Come nasce ONTM?
L’Osservatorio ha visto l’avvio della propria attività nel 2021, sulla base della convinzione che mancasse nel panorama italiano un soggetto finalizzato a valorizzare la risorsa Mare quale vero e proprio asset strategico dell’architettura economico-sociale del Paese. ONTM mira alla creazione di un modello virtuoso di divulgazione e rappresentanza dei temi ambientali rivolto a tutto il territorio nazionale, europeo e internazionale, che punti – altresì – al massimo livello di attenzione da parte dell’opinione pubblica, delle istituzioni e degli stakeholder in generale.
In che modo intendete valorizzare il mare?
ONTM indirizza la propria attività in due principali direzioni: l’innovazione tecnologica e la diplomazia ambientale, a cui si aggiunge un’attività di volontariato e di divulgazione della cultura ambientale, specie nei confronti delle nuove generazioni. Difatti, sin al momento della costituzione venne deciso che la valorizzazione del mare dovesse passare attraverso una serie di attività la cui più rilevante è – forse – quella svolta in ambito innovativo e tecnologico, con l’Innovation Hub ONTM e l’impegno di alcuni Delegati membri del Comitato Esecutivo ONTM. La ricerca nel campo dell’innovazione tecnologica tende all’individuazione, all’implementazione e allo sviluppo di nuove soluzioni e modelli utili a raggiungere un equilibrio sostenibile tra esigenze di sviluppo della società e tutela dell’ambiente, con particolare riferimento all’ecosistema marino.
E per quanto riguarda la diplomazia ambientale?
L’attività di diplomazia ambientale, invece, si sostanzia nella ricerca e promozione di un equilibrio tra le istanze provenienti dai principali stakeholder di riferimento: l’ecosistema ambientale e, in particolare, marino, il mondo economico e la collettività. Attività, quest’ultima, favorita dalla capillare presenza dell’Osservatorio in quasi tutte le Regioni italiane, presidiate dai Coordinatori Regionali, parte del Comitato Esecutivo ONTM.
Quali sono i vostri prossimi progetti?
Gli obiettivi di breve, medio e lungo termine sono davvero molti. Tra gli altri, svolgeremo diverse attività nel settore della blue economy, tendendo alla realizzazione di progetti in ambiti quali la decarbonizzazione dei porti turistici e commerciali, con studi di fattibilità supportati da alcune aziende partner, il monitoraggio dello stato di salute dei relativi tratti costieri, la promozione di una più attenta attività normativa per alcuni aspetti e tematiche relative al settore nautico o, ancora, la sensibilizzazione circa la possibilità di diffondere l’utilizzo di soluzioni energetiche alternative (prima tra tutte, l’idrogeno) anche nel settore del diporto.
Obiettivi, quelli appena ricordati, il cui raggiungimento sarà possibile grazie alle personalità che hanno deciso di abbracciare l’attività di ONTM in maniera del tutto gratuita, andando a costruire una struttura organizzativa che, oltre al Consiglio Direttivo Nazionale, vede una Segreteria Generale e una serie di gruppi di lavoro altamente specializzati in una grande pluralità di ambiti e settori. Primo tra tutti, il già citato Innovation Hub, poi il Comitato Esecutivo composto dai Coordinatori Territoriali e dai Delegati (questi ultimi, donne e uomini in possesso di professionalità specifiche dedicate a particolari aspetti del lavoro dell’Osservatorio); poi il Comitato Strategico, l’advisory board composto da personalità provenienti da importanti realtà aziendali e istituzionali, e – infine – le Commissioni Permanenti, che avranno la funzione di coinvolgere, su specifiche tematiche, le migliori menti del Paese.
La vostra è un’organizzazione ancora giovane e con molti obiettivi. In questi due anni, ONTM ha raggiunto un risultato di cui va particolarmente fiero?
Risponderei male citandone solo uno, perché sono due. Difatti, il primo vero, pieno, anno di attività di ONTM è stato il 2022: un periodo durante il quale l’attenzione è stata posta su due principali obiettivi. Da un lato, la crescita della struttura organizzativa, così da poter poi disporre delle risorse ed energie materiali per la messa a terra di progetti innovativi e tecnologici; dall’altro, il posizionamento e riconoscimento istituzionale, unico vero valore che oggi permette alle istanze dell’innovazione, della tecnologia e, più in generale, del progresso economico-sociale di trovare un effettivo sbocco al di fuori della mera dissertazione accademica.
Ebbene, anche se la strada da fare è ancora molta, questi due primi, importanti, obiettivi possono dirsi – almeno in parte – raggiunti, indicando la via per quello che sarà il futuro di ONTM.