Tutorial della lucidatura
Sono già iniziati da tempo i preparativi per rendere la barca nuovamente splendente per goderne nel periodo estivo. Mentre le superfici più trascurate sono la coperta e la cabina, perché si possono ripristinare anche con barca in acqua, quella su cui la gran parte degli armatori non transige è la murata, che va controllata ogni anno per assicurarsi uno splendore costante.
Ecco alcune linee guida per la lucidatura dello scafo.
– Pulizia e decontaminazione: questa fase spesso è trascurata da gran parte degli operatori di settore, ma è importantissima.
Utilizzare un buon decerante è utile perché in questo modo è possibile rimuovere tutti i residui di cere e polish usati in precedenza sullo scafo per assicurarsi di lavorare su una base omogenea.
È un passaggio semplice, ma bisogna stare attenti a rispettare i tempi di applicazione dei deceranti affinchè svolgano la loro funzione, evitando esposizioni a temperature elevate. Evitate di usare spugne abrasive, poiché lo scafo può essere segnato in maniera irreversibile con perdita di colore.
– Asciugatura: non sottovalutate la fase di asciugatura. I residui di detergente che colano sullo scafo possono essere deleteri per vernici e gelcoat, soprattutto se esposti ad alte temperature, per cui è meglio provvedere ad asciugare manualmente con un panno in microfìbra tutti i residui di sapone e le tracce d’acqua.
– Lucidatura: arriviamo al punto cruciale del processo.
La lucidatura avviene tramite l’applicazione di prodotti (polish) abrasivi che attraverso l’utilizzo di una lucidatrice rotativa e di un tampone riescono a consumare le irregolarità dello scafo esponendo alla nostra vista un nuovo strato di vernice, che sarà quindi brillante perché non presenta alterazioni della loro superficie. In questo modo la murata avrà una superficie liscia al tatto, che rifletterà la luce incidente senza deviazioni, e risulterà brillante senza opacizzazioni.
Non c’è un unico modo per applicare il polish, io consiglio di usare una lucidatrice a giri regolabili con un numero di giri/minuto basso, altrimenti si rischia di bruciare la vernice con giri troppo alti. Anche i polish variano in base alla superficie, si va dai compound (a grana molto grande, per superfici molto rovinate e ossidate) fino ai polish di finitura (molto sottili e per rendere un effetto brillante a specchio), da usare progressivamente.
Ai polish va associato un tampone adatto, che in base alle condizioni della superficie può essere più o meno morbido.
Applicate poche gocce di polish sul tampone, ed iniziate a stenderlo con macchina spenta. Quindi accendete la lucidatrice e a bassi giri procedete facendo consumare il prodotto agendo su una superficie di massimo un metro quadro con movimenti circolari.
Dopodiché passate all’area successiva. Se non siete soddisfatti dell’effetto ottenuto, dopo la pulizia dei residui di polish utilizzate un prodotto con grana più fine per ottenere un risultato più lucido.
Se la murata non è eccessivamente rovinata è possibile applicare il polish anche a mano, utilizzando un panno in microfibra che non lasci residui del tessuto durante lo sfregamento sulla superficie. Ovviamente si possono avere dei limiti di utilizzo ed un maggior dispendio di energie, con dei ritardi nei tempi di applicazione.
Preferite i polish a base d’acqua, poiché quelli a base di solventi (utilizzati molto nella nautica negli anni precedenti) hanno un tempo di usura molto più basso rispetto. Quindi in poche settimane si rischia di avere nuovamente uno scafo opacizzato, con spreco di denaro, energie e tempo.
– Protezione: una volta lucidato lo scafo abbiamo finalmente il nostro gioiello nelle condizioni desiderate, ma in assenza di protezione c’è il rischio che il mare, la salsedine, i raggi UV, il calcare, l’ossido possano nuovamente rendere lo scafo opaco.
A questi inconvenienti ci vengono in aiuto le nanotecnologie.
Le nanotecnologie riescono a formare una “pellicola” invisibile sulla superficie, impedendo al calcare e alla salsedine di aderire allo scafo.
In questo modo la nostra barca potrà essere sempre brillante, con pochissima fatica nelle manutenzioni ordinarie, poiché lo sporco non riesce ad intaccare la superficie e basterà un risciacquo con uno shampoo neutro per mantenerlo in condizioni ottimali. Per cui, diffidate da chi vi dice che la lucidatura non può durare a lungo, e se siete incerti affidatevi a professionisti!