“Diario di un’avventura artica”: l’altra faccia di Arthur Conan Doyle
Prima che Arthur Conan Doyle desse vita al suo celebre detective Sherlock Holmes, visse avventure che avrebbero lasciato un’impronta indelebile sulla sua vita e sulle sue opere: nasce, da questa premessa, Diario di un’avventura artica.
Nel 1880, un giovane Conan Doyle, ancora studente universitario, si imbarcò come medico di bordo sulla baleniera Hope, diretto verso le inospitali ma affascinanti terre artiche. Questa esperienza, immortalata nei suoi diari e in due conferenze, è ora raccolta in Diario di un avventura artica, un’opera che illumina la fase formativa del padre di Sherlock Holmes.
“DIARIO DI UN’AVVENTURA ARTICA”: LA GENESI DI SHERLOCK HOLMES
Il libro offre un resoconto quotidiano delle peripezie del narratore scozzese durante i mesi trascorsi in mare, dal 28 febbraio all’11 agosto 1880. Attraverso le pagine, emerge un racconto vibrante di meraviglia, paura e rispetto per la natura incontrastata del Polo Nord.
Le descrizioni dettagliate dei paesaggi, delle tempeste che minacciavano di far naufragare la nave, e delle balene – questi “magnifici cetacei” descritti con un senso quasi di reverenza soprannaturale – offrono uno sguardo intimo sulla complessità emotiva e intellettuale di un Doyle ancora in giovane età.
Il viaggio, più che un diario, si rivela essere un vero e proprio romanzo di formazione, non solo nel contesto geografico dell’Artico ma, ancor di più, nel viaggio interiore compito dall’autore.
La lotta quotidiana per la sopravvivenza, le esplorazioni in mare e le comiche disavventure con la ciurma delineano un’epoca in cui Conan Doyle divenne adulto, come lui stesso affermò, “a 80 gradi di latitudine nord”.
LA NARRAZIONE DEL GIOVANE CONAN DOYLE
Oltre a essere un’affascinante narrazione di viaggio, Diario di un’avventura artica si distingue per il suo inestimabile valore letterario. Le illustrazioni minuziose tracciate dallo stesso autore – dai disegni di balene e orsi polari a quelli di barche e tramonti – arricchiscono il testo, conferendo profondità visiva alle parole di Doyle.
Queste immagini, insieme alle vivide descrizioni degli ambienti e delle esperienze, fungono da fucina stilistica per i futuri romanzi e racconti dell’autore, gettando le basi per la creazione di mondi narrativi ricchi di dettagli e atmosfere.
Diario di un avventura artica si rivela dunque la testimonianza della nascita di un autore. Esplorando le relazioni tra narratore e opera, il racconto evidenzia come le esperienze vissute da Doyle abbiano influito profondamente sul suo percorso creativo.
Il diario invita i lettori a scoprire una faccia meno nota di Conan Doyle, quella di un viaggiatore e avventuriero, la cui giovinezza è stata segnata dall’epicità delle esplorazioni artiche e dalla maestosità della natura selvaggia.
Per chi desidera scoprire l’autore sotto una veste diversa, che non sia necessariamente quella del creatore di Sherlock Holmes, il libro è disponibile dal 15 marzo!