Scegliere il registro d’iscrizione: qual è il migliore?
È indubbio che la registrazione di un’unità da diporto, sia essa “pura” o commerciale, riveste da sempre un fattore di non secondaria importanza per la vita tecnico-amministrativa del mezzo. Come oramai abbastanza noto, la scelta di un registro d’iscrizione, in specifici casi e fatte le dovute eccezioni, è dettata da fattori di natura tecnico-amministrativa, dati da quella particolare unità o contingenza di specie.
I MOTIVI DELLA SCELTA
Alcuni dei motivi che spingono armatori, utilizzatori, istituzioni bancarie e finanziarie e persino politiche di taluni Stati a optare per un determinato registro possono essere ricercati in uno o più dei seguenti elementi:
- Condizioni contrattuali propedeutiche ad accedere a mutui o leasing navali;
- Impossibilità o gravi criticità di registrazione e/o di natura doganale dati da parametri tecnico-amministrativi o certificativi;
- Sostenibilità della gestione tecnico-operativa per le unità commerciali;
- Usi “promiscui”, ovvero per utilizzi privati e commerciali;
- Affidabilità a fini bancari e/o ipotecari;
- Riconoscibilità internazionale, utile magari in caso di compravendita o per utilizzi e navigazioni internazionali;
- Gradimento da parte di assicuratori o P&I Club;
- Efficienza e affidabilità del registro applicato nelle attività in caso di compravendite, cambi di proprietà, gestione sinistri o nell’applicazione e comprensione di normative di settore, sia nazionali che internazionali.
Aspetti come quelli su elencati possono permettere al lettore di comprendere la complessità e i molteplici effetti determinati dalla scelta del registro.
Premesso quanto fin qui esposto, andiamo a vedere quali registri, per il diporto puro e commerciale, rappresentano, sotto molti punti di vista e con le loro relative peculiarità, le più cospicue espressioni per il segmento dello yachting.
IL REGISTRO ITALIANO
Pro:
- La nostra bandiera rappresenta, tuttora e senza dubbio, una valida opzione nel panorama internazionale, sia per il segmento shipping (navigazione commerciale tradizionale), sia per lo yachting.
- Può essere considerata una presenza storica ed affermata nel cluster marittimo.
- Gradita da assicuratori, enti finanziari e bancari.
Contro:
- Oggi soffre alcune criticità sul piano dell’efficienza più che sul piano della burocrazia.
- Criticata, ad esempio, per l’utilizzo commerciale rispetto ad altri registri.
IL REGISTRO INGLESE
Pro:
- La Red Ensign era, ed è ancora, il registro con la più storica, cospicua e seria scelta per registrare il naviglio da diporto e, seppur non come un tempo, anche per la navigazione commerciale.
- Burocrazia chiara ed efficiente.
- Il supporto prestato all’armatore è decisamente più “customer-oriented”.
- Ottimo per l’utilizzo commerciale.
- È tuttora gradito al mondo assicurativo.
Contro:
- Dopo la Brexit ha perso appetibilità e convenienza sia per gli operatori bancari e finanziari, sia dal punto di vista doganale, soprattutto per il nuovo e/o per le unità soggette ad importazione.
IL REGISTRO MALTESE
Pro:
- Si potrebbe definire “il fratello minore del registro britannico”. La struttura e il suo funzionamento sono similari a quello inglese.
- Ottima scelta per naviglio di gran valore e super o giga-yacht.
- Gradito da assicuratori, banche e finanziarie.
- Ottimo anche per l’utilizzo commerciale, su unità di gran valore e/o di nuova costruzione.
Contro:
- Costi diretti ed indiretti di registrazione non certo economici.
IL REGISTRO FRANCESE
Pro:
- Registro serio ed efficiente per il diporto puro e per le attività sportive (come regate e scuola vela), per unità sotto i 24 metri.
- Riconoscibilità internazionale.
- Spesso gradito alle società di leasing.
- Costi di registrazione e mantenimento sostenibili.
Contro:
- Penalizzante se si hanno motorizzazioni importanti in termini di potenza. Meglio per le unità a vela.
DANIELE MOTTAPerito e Consulente Navale, nonché Mediatore Marittimo, è riconosciuto dalle principali organizzazioni e istituzioni nazionali e internazionali come l’SCMS, FEMAS, AIPAM e Ruolo Periti ed Esperti. Commissario d’Avaria per le principali compagnie assicurative nazionali, svolge altresì la propria attività peritale e professionale con particolare riferimento al diporto commerciale, allo shipping e alla gestione/consulenza afferente all’esercizio delle unità navali. Attivo dal 2015 nella divulgazione in campo nautico, ha partecipato alla stesura della pubblicazione “La riforma della nautica da diporto” e collaborato con varie testate specializzate nella nautica. Docente e formatore, ha tenuto vari corsi e seminari dedicati al cluster marittimo. A tutt’oggi è titolare dello Studio Tecnico Navale Daniele Motta, meglio conosciuto come Marine Consultants & Surveyor (www.perizienavali.it). Avete domande per il Per. Navale Daniele Motta? Scrivete all’indirizzo e-mail: info@mondobarcamarket.it – info@studiomcs.org o telefonare al Cell. +39 389 0063921 |