Cambiare pelle: Pulina Exclusive Interiors
Alessandro Pulina è un camaleonte dello yacht design: ogni progetto è un viaggio creativo in cui si adatta e si trasforma, dando vita a soluzioni su misura che rispecchiano le esigenze e i gusti del cliente. Dalla collaborazione con Benetti, fino al momento in cui ha spiegato le ali e ha fondato Pulina Exclusive Interiors, in questa intervista ci racconta progetti e prospettive, di settore e di mercato.
Come si è appassionato alla nautica e com’è arrivato ad aprire il suo studio Pulina Exclusive Interiors?
Dopo la laurea in architettura, decido di avvicinarmi alla nautica grazie a un incontro decisivo, quello con l’architetto Guido Spadolini: è stata la sua visione innovativa a indicarmi la strada.
Poi ho conosciuto Paolo Caliari, uno dei padri fondatori dello yacht design contemporaneo, e con lui ho potuto firmare gli interni di tre barche marchiate Jaguar, dai 21 ai 27 metri, destinate al mercato americano ed europeo. Poi è arrivata la collaborazione con Benetti, durata circa dieci anni.
Per loro ho realizzato gli interni di diversi yacht della linea Benetti Class: Benetti Classic Supreme, Benetti Vision, Benetti Crystal, Benetti Tradition Supreme, oltre a qualche Azimut Grande. Ero lo Style Manager del Gruppo per gli yacht in vetroresina e gestivo la produzione di Viareggio e Fano.
Nel 2014 ho deciso di fare la grande virata e ho fondato Pulina Exclusive Interiors, a Pisa, coronando il sogno di creare uno spazio dedicato alla creatività e alla sperimentazione, un luogo in cui progettare e realizzare interni esclusivi sia per yacht che per residenze. Questo studio rappresenta la concretizzazione della mia visione e passione per il design, un laboratorio dove ogni progetto prende vita in modo unico e innovativo.
Ha collaborato con grandi cantieri, tra cui CRN, per cui ha firmato l’interior design di RIO. Cosa ci dice di questo progetto?
Dopo aver aperto il mio studio, ho continuato a collaborare con Benetti e con tanti altri cantieri, come Riva, Ferretti Group e CRN, per cui ho realizzato gli interni di RIO.
Si tratta di un progetto interamente sviluppato sulle richieste del cliente, che voleva che la sua barca fosse un luogo fantastico, tutto colorato, caratterizzato da linee semplici e materiali naturali, uniti a decorazioni esotiche, in un ambiente che assicurasse alla crew e all’armatore un’efficiente multifunzionalità degli ambienti.
Gli interni sono contraddistinti da pareti dai toni candidi a cui si accostano la palette marina e le tonalità multicolor degli arredi e dei tessuti con texture personalizzate.
CRN RIOCon i suoi 62 metri di lunghezza fuori tutto, CRN RIO è a tutti gli effetti un megayacht, eppure è al contempo un’opera d’arte unica ed esclusiva. Si tratta di un progetto completamente sartoriale, cucito sui bisogni del suo armatore. In questo lavoro da atelier è nascosto tutto il know-how e la qualità del cantiere. Lo studio Pulina Exclusive Interiors ha curato il design degli interni, in connessione costante con gli ambienti esterni. Il layout interno permette una circolazione fluida tra gli spazi, che sono sfruttati al massimo e collegati all’esterno attraverso un fattore non solo fisico, ma anche visivo, grazie a giochi di luce che penetrano e si riflettono sulle superfici specchiate. Pur essendo estremamente puliti, gli interni di RIO non sono un susseguirsi di tele bianche: i colori si alternano in nuance più o meno sature di palette marine, con accent colour che danno quel tocco moderno agli ambienti, collegandoli armoniosamente. Come richiesto dall’armatore, l’interior design trasmette la gioia della vita di bordo. Ecco, dunque, che ai colori vivaci si affiancano texture personalizzate nelle tappezzerie e negli arredi, decorazioni esotiche e contrasti cromatici. Per far risaltare i colori, però, sono necessari anche toni neutri, che siano di supporto alla vivacità complessiva. Per questo, le pareti sono in rovere laccato bianco a doghe e i pavimenti sono in noce americano, lungo tutta l’imbarcazione. A dare tridimensionalità agli ambienti, il marmo Azul Makauba, che illumina i saloni con i suoi toni intensi e colorati, e il marmo Irish Green, le cui tonalità del verde impreziosiscono le zone bar all’esterno. La cabina armatoriale è spaziosa, sapientemente progettata per sfruttarne ogni centimetro, con un risultato arioso e luminoso. La relazione con l’ambiente esterno è esaltata dalle finestrature a 180° gradi, che creano una piacevole sensazione di apertura. |
Come ci si approccia a un’imbarcazione di queste proporzioni?
Su questo tipo di imbarcazioni, è necessario ottimizzare la connessione tra gli spazi e massimizzare il rapporto tra finestrature e aree interne. Sulle barche più piccole, che di solito prevedono una serialità, l’approccio è invece quello di un progetto standardizzato, in cui gli spazi ridotti impongono un utilizzo dei volumi mirato e ben calibrato.
Da dove trae l’ispirazione per nuovi progetti?
I nuovi progetti prendono sempre ispirazione dal cliente. Il nostro è un approccio full custom che ci rende uno studio camaleontico. Restando in tema di metafora faunistica, quello che facciamo è cambiare la nostra pelle e il nostro modo di pensare in base alle esigenze di gusto del cliente, cercando di seguirlo nelle scelte attraverso consigli mirati e presentandogli nel dettaglio tutte le nuove tendenze.
Ci dedichiamo costantemente a studiare soluzioni innovative e comparare alternative nei mercati di riferimento con l’obiettivo di garantire la massima flessibilità alle richieste del cliente. A tal proposito, risultano estremamente determinanti le informazioni che riceviamo durante gli incontri con i nostri clienti e con i collaboratori internazionali.
Questo dialogo continuo ci permette di avere un’ampia visione sulle principali esigenze del mercato e sulle tendenze future, consentendoci di anticipare e interpretare i desideri di ogni nostro cliente, dando forma ai loro sogni.
C’è qualche elemento a bordo che preferisce sviluppare?
Lo spazio più divertente che solitamente mi piace progettare, nelle barche di grandi dimensioni, è lo Sky Lounge. Si tratta del secondo salone – quello forse più informale – e che, per questo motivo, può essere reso attraente anche attraverso una funzionalità mirata, legata imprescindibilmente a un’estetica impeccabile.
È una parte della barca che deve vivere di luce propria e deve avere qualcosa che la renda speciale. Ad esempio, su RIO abbiamo deciso di dividere questo ambiente in due parti: una zona lounge, connessa attraverso grandi finestrature con il ponte esterno, e un’area gioco, verso prua, destinata ai più piccoli, dove poter giocare con i videogame o dedicarsi ai giochi da tavolo.
SILVER YACHTS SPACECATLo SpaceCat prende vita da un panorama. È infatti osservando gli yacht ormeggiati d’estate nelle acque della Sardegna che nasce una conversazione tra il designer Espen Øino e il patron di Silver Yachts Guido Krass. Emerge così un’idea rivoluzionaria: gli yacht sono case, case galleggianti. Così, perché non progettare uno yacht che sia un’houseboat? E da lì, il progetto prende forma: meglio un multiscafo, che offre più spazio in coperta, e studiando tutte le necessità del caso, lo SpaceCat diventa ufficialmente un catamarano. 36 metri di lunghezza, tutti da vivere: enormi superfici vetrate rendono gli ambienti luminosi, esaltando il legame con gli spazi esterni. L’interior design è stato affidato ad Alessandro Pulina di Pulina Exclusive Interiors, che ritrova nella cabina armatoriale il suo spazio preferito; meticolosamente studiato per regalare un’atmosfera accogliente e calda, con l’eleganza tipica del lusso moderno, non opulento. Il flusso ininterrotto tra camera da letto, cabina armadio e bagno accentua l’interazione fluida tra interno ed esterno, anche attraverso il sapiente utilizzo del legno e degli specchi. Un interior design minimalista, in cui a farla da padrone sono proprio i materiali: teak per i pavimenti e pannellature per le pareti e i mobili, che contribuiscono a dare calore all’ambiente. Le pareti bianche, impreziosite da inserti in acciaio inox satinato scuro e pannelli di pelle, creano però un vivace contrasto. Nel salotto, ad esempio, i profili geometrici e gli arredi minimal uniti ai toni del legno permettono di mantenere saldo l’equilibrio tra modernità e tradizione, con nuance calde in forte contrasto con i mobili di un bianco quasi ottico, in pelle e in marmo. Il fil rouge che attraversa il progetto, ha spiegato Alessandro Pulina, è la biofilia, ossia la necessità innata dell’uomo di connettersi con la natura e, al tempo stesso, di rifugiarsi in uno spazio chiuso, al sicuro. Lo SpaceCat può ospitare fino a 12 ospiti in 5 cabine: la suite armatoriale e una cabina doppia sul main deck, una cabina ospiti doppia sull’upper deck e una cabina doppia con letti a scomparsa sul lower deck. Tutte, non c’è neanche bisogno di dirlo, con il proprio bagno en-suite. |
Lavora molto all’estero, in Europa, ma anche in Asia. In cosa si differenziano questi mercati?
Il rispetto, la curiosità e la voglia di imparare sono alla base di qualunque progetto. Il mercato asiatico mi ha sempre molto affascinato e quando ho imparato a conoscerlo l’ho trovato particolarmente interessante e pieno di attrattive. Di quel mondo apprezzo la rapidità, dal punto di vista sia amministrativo sia produttivo. Questa caratteristica permette ai progetti di procedere speditamente e, per me che amo lavorare in velocità, è determinante.
Apprezzo moltissimo il rispetto che hanno per ogni individuo, la loro profonda curiosità verso ciò che non conoscono, nonché la loro voglia di imparare e adottare approcci sempre più innovativi.
Ho sempre avuto un profondo interesse per questo Paese. Infatti, ho deciso di aprire una seconda sede a Shangai, dove cinque collaboratori, insieme ai quindici dello studio di Pisa, coordinano le richieste che arrivano dall’Oriente. Negli anni abbiamo trovato una strada comune, un modus operandi condiviso che ci consente oggi di lavorare efficacemente all’interno di un mercato sempre più in espansione.
Il nostro profondo coinvolgimento nel mondo orientale è stato recentemente coronato da un importante riconoscimento: la mia nomina a Consulente del Governo Cinese per il settore dello yachting. È un’onorificenza verso la quale nutriamo un grande orgoglio e che testimonia il valore del nostro impegno in Asia.
Oltre alla presenza in Oriente, negli ultimi anni abbiamo scoperto una forte affinità con il territorio del Medio Oriente, che ha sempre espresso un forte apprezzamento verso il nostro impegno creativo. Queste sinergie hanno aperto le porte a una nuova opportunità che si tradurrà nell’apertura di una nuova sede a Dubai nei prossimi mesi.
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Quello che facciamo è cambiare la nostra pelle e il nostro modo di pensare in base alle esigenze di gusto del cliente, cercando di seguirlo nelle scelte attraverso consigli mirati e
presentandogli nel dettaglio tutte le nuove tendenze.
ALESSANDRO PULINA
ARCHITETTO E FONDATORE di Pulina Exclusive Interiors
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Come si è trasformata la nautica in questi anni? Secondo lei, questi cambiamenti sono stati un nuovo punto di partenza o hanno imposto vincoli nella progettazione?
Nella nautica, la ricerca stilistica si è molto modernizzata. Ormai, dai nostri tavoli da lavoro sono scomparsi tutti i progetti dallo stile classico. Non riuscireste a trovare nemmeno il più piccolo richiamo a quello stile e, men che meno, alla ricerca sfrenata di una sontuosità che è ormai superata. Oggi lo spazio è stato conquistato da una modernità essenziale, attenta alla distribuzione degli spazi, che non è più standardizzata, e alla gestione di pochi elementi, ma determinanti.
Si punta a una diversa collocazione dei saloni e delle cabine, rompendo definitivamente i tabù dei layout tradizionali. A ciò si ricollega una nuova tendenza, che rivoluziona il modo di vivere la propria imbarcazione.
Ci stiamo sempre più allontanando dal concetto di lusso sfrenato per abbracciare nuove esperienze che riflettono uno stile di vita orientato al benessere. Oggi, infatti, il concetto di lifestyle a bordo prevede spazi sempre più informali e conviviali destinati a un uso familiare. Anche gli elementi naturali diventano sempre più parte integrante del design, grazie a una vicinanza con il paesaggio circostante che consente di ritrovare e stabilire un rapporto autentico e armonioso con la natura.
Dei progetti futuri cosa può dirci?
Negli ultimi tempi ci siamo molto sorpresi di come il nostro yacht thinking sia richiesto all’interno dei progetti residenziali. Una bella sfida che i clienti ci chiedono di affrontare anche nella progettazione delle sempre più diffuse floating cabanas, case galleggianti che non si muovono.
Il nostro impegno si sta espandendo anche oltre i confini del mondo nautico per abbracciare una vasta gamma di progetti in ambito leisure. Più in particolare, ci stiamo dedicando alla realizzazione di importanti progetti come navi da crociera, hotel galleggianti e treni di lusso con l’obiettivo di offrire esperienze esclusive e intrattenimento di alta qualità per una clientela sofisticata.
Posso dire che mi sento di essere solo all’inizio di questo viaggio emozionante nel mondo del design di interni per la nautica e che solo abbracciando le sfide del futuro con proattività determinante potremo raggiungere nuove vette di innovazione e creatività.
PULINA EXCLUSIVE INTERIORS
Via San Lorenzo, 77 – 56127 Pisa
Tel. +39 050 503476