Lo sapevi che esiste un tesoro affondato nel Tirreno?
Torna la rubrica Lo sapevi che… dedicata alle curiosità dal mondo della nautica, tra aneddoti affascinanti e storie sorprendenti. Questo mese parliamo di un tesoro affondato e di una strana traduzione…
ESISTE UN TESORO AFFONDATO NEL TIRRENO
Sul fondo del Tirreno meridionale giace il relitto dell’Ancona. Nave solida e ben costruita, salpò il 7 dicembre 1915 da Messina con destinazione New York, dove purtroppo, non arrivò mai. Il sommergibile tedesco U-38 infatti la affondò e con lei anche il suo tesoro. A bordo erano nascoste 12 casse di monete che oggi varrebbero 50 milioni di euro. O meglio, valgono: sono ancora lì, sul fondo del mare. Perché a bordo c’era una tale somma? Era parte del pagamento dell’Italia agli USA per il contrabbando di armi.
MAYDAY NON C’ENTRA NULLA CON IL MESE DI MAGGIO
No, non c’entra nulla con il mese di maggio, come alcuni credono ragionando sulla traduzione letterale delle due parole “May” e “day”, “maggio” e “giorno”, appunto. Piuttosto, dobbiamo la nascita di questa espressione a una difficoltà linguistica: durante la guerra, i piloti inglesi che volavano sulla Francia avevano qualche problema a comunicare un’emergenza nella lingua del posto, utilizzando la formula “venez m’aider!”, ossia “venite ad aiutarmi!”. Hanno così reso più british l’ultima parte della frase, trasformando “m’aider” in “Mayday”.
Esiste anche il “Mayday Relay”, ossia il mayday indiretto: si utilizza se vogliamo chiedere aiuto per qualcun altro. Ad esempio, una piccola imbarcazione ha lanciato una richiesta d’aiuto, ma il segnale non riesce a raggiungere le autorità. In tal caso, un’altra imbarcazione più grande intercetta il messaggio e lancia un Mayday Relay per conto suo.
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