La pesca del pesce serra di inizio estate
Una battuta di pesca d’inizio estate, quando le giornate si allungano, regalandoci tramonti stupendi, e la voglia di andare per mare sale ancora di più. Un’uscita programmata solo nel primo pomeriggio, una telefonata a un amico, le voci dicono che il pesce serra si inizia a catturare e come si fa a resistere alla voglia? Ci facciamo tentare e la chiamata finisce con un appuntamento in banchina alle ore 18:00.
Se non conoscete il protagonista di questo articolo, ve lo presento: il pesce serra è un predatore perfetto, veloce e cattivo, che proviene dai mari tropicali, ma oramai è presente in quantità anche nel nostro Paese; voracissimo, con i suoi denti affilati come lame, caccia praticamente tutto quello che si muove (cefali, sardine, orate e aguglie sono le sue prede preferite).
Il pesce serra è uno dei pesci più ricercati da chi pratica lo spinning in mare, spesso fa esplodere l’acqua durante l’attacco in top water… LIBIDINE PURA!
Torniamo a noi: un rapido cambio d’abito, via polo e pantalone lungo per far spazio a t-shirt tecnica e bermuda, ovviamente a piedi scalzi. Scaldiamo il motore, una controllata all’attrezzatura, una sosta benzina e via verso al largo.
Gli spot dove possiamo imbatterci nei nostri amati serra sono svariati: dal porticciolo alla foce di un fiume e spesso anche lungo la costa. Noi scegliamo di tentare vicino a una bocca di porto; tripodi e scogli danno riparo a molte specie di pesci e dove c’è il foraggio ci sono anche i predatori. In poco tempo siamo sullo spot.
La nostra attenzione è attratta subito da uno stormo di gabbiani, che sembra annunciare una possibile mangianza, e così è!
In pochi secondi intorno a noi scoppia il finimondo: pesci in caccia ovunque. Do il punto ancora al mio motorino elettrico e iniziamo a lanciare. Ci affidiamo a canne con un casting da 50 g, o al massimo da 80 g in base al tipo di artificiale che utilizziamo, mulinelli taglia 5000 con una buona frizione e fluidità, treccia importante 0,18 e finali in fluorocarbon dello 0,34-0,40.
Io decido di tentare a galla e monto un needle Drake da 21 cm, il mio compagno di pesca invece sonderà appena sotto la superficie con un Long Jerk da 18 cm: queste sono due delle esche principali per la pesca di questi predatori, anche se spesso gomme, Metal Jig e Wtd possono fare la differenza. Già dai primi lanci capiamo che è una serata di grande frenesia: uno strike dopo l’altro, spesso in doppio strike, e il divertimento è indescrivibile.
Molti pesci si slamano nel combattimento anche grazie a salti e piroette: sono molto forti e capita di perderne qualcuno durante il recupero. L’azione di pesca cambia in base all’artificiale, però la prerogativa è una sola: VELOCITÀ!
Il sole sparisce e inizia a fare buio, l’attività diminuisce e noi rientriamo con un gran bel sorriso e un’altra avventura da ricordare.