Tutorial: il ripristino del teak
Ci troviamo di fronte ai mesi più affollati dal punto di vista cantieristico. Persone che vanno e che vengono, tagliandi, lavori da ultimare e scadenze da rispettare. Tutto perfetto, se non fosse che spesso i nostri rivestimenti sono rovinati dal passaggio dei vari operatori di turno. Per questo motivo nella rubrica ci interessiamo al ripristino delle coperte in teak. Per rendere tutto più semplice procediamo per step.
Ci tengo a sottolineare che sul mercato ci sono prodotti per tutti i gusti, ma il più delle volte viene fornito un kit bifasico composto da detergente + sbiancante, motivo per cui questa guida si riferisce all’applicazione di questo tipo di prodotto. Per prodotti differenti potete contattarmi per e-mail, info@mondobarcamarket.it, chiedendo consigli ed opinioni sull’utilizzo e sui risultati.
– Il primo passaggio da effettuare è un’aspirazione rapida della superficie con un bidone aspiratutto, in modo da rimuovere tutti gli oggetti superficiali che possono causare problemi o spaccature al legno (viti, plastiche, residui di lavorazione ecc.).
– Procediamo quindi a bagnare abbondantemente il legno. Quest’azione ha due vantaggi: favorisce l’apertura delle venature del teak e consente un suo raffreddamento. Sì, perché non va effettuato il lavoro con alte temperature poiché si possono generare problemi di compatibilità dei detergenti con la gomma dei comenti e danneggiarli.
– Applicazione detergente. Non esagerate, generalmente sono molto concentrati, per cui basta una piccola quantità. Procedete a riquadri di massimo 1 mq alla volta. Il detergente va usato in combinazione con una spazzola a setole morbide o medie, evitate spazzole rigide che possono segnare il legno in superficie. Lo spazzolamento deve essere eseguito in maniera trasversale alla venatura del legno, non parallela, in questo modo evitiamo di aumentare la profondità dei solchi in cui si accumula lo sporco, prolungando la vita del legno e rendendo il trattamento più duraturo.
– Risciacquo. Utilizzate una pistola a pressione in modo da velocizzare il processo e rimuovendo tutto lo sporco che è risalito in superficie, assicurandovi di rimuovere anche il detergente residuo. Rimuovete lo sporco del teak che è colato sulla vetroresina e sulla murata, perché una volta asciugato può essere molto fastidioso doverlo rimuovere.
– Applicazione sbiancante. La fase 2 è quella più immediata perché il contrasto salta subito all’occhio, ma anche quella più delicata. I detergenti sbiancanti sono molto acidi, per cui utilizzate sempre protezioni per la pelle nelle zone di contatto. Io consiglio di utilizzare lo sbiancante con un pennello o una spugna, per minimizzare lo spreco di detergente. Sulla superficie bagnata andiamo a stendere un velo di prodotto e vedrete che immediatamente schiarirà. Anche in questa fase evitate di lavorare sotto i raggi solari forti, e lavorate procedendo per piccole porzioni risciacquando abbondantemente. Al termine di questo processo vedrete il vostro legno ripristinato e la vostra barca assumerà un valore nettamente superiore.
– Protezione. Non è finita qui. Al legno va data una protezione con olio per ridare al teak la capacità di resistere alle intemperie (ne abbiamo parlato nell’articolo “Teak: gioie e dolori” Mondo Barca Market edizione n. 215 di agosto/settembre 2017). L’olio va applicato sul legno completamente asciutto (circa 24/48h dopo la conclusione del trattamento di pulizia), con un pennello o rullo, possibilmente evitando le ore più calde della giornata. Anche in questo caso ci sono decine di tipi di oli diversi, che vi consentono di avere una gradazione del legno più chiara o più scura a seconda dei gusti estetici. Io consiglio di utilizzare oli a base acquosa, in questo modo non avrete problemi di compatibilità con i solventi presenti nei comenti, minimizzando il rischio che questi si possano sciogliere. Dopo alcuni minuti dalla stesura dell’olio rimuovete l’olio in eccesso con un panno in microfibra per non lasciare tracce sul legno. Generalmente il teak assorbe completamente l’olio in 24 ore, per cui aspettate almeno un giorno per valutare la conclusione del vostro lavoro.
Con questo tutorial riuscirete a prolungare la vita del vostro rivestimento in legno, evitando anche la carteggiatura annuale che molti rimessaggi effettuano per velocizzare il lavoro di ripristino, ma che riduce lo spessore del legno e di conseguenza la sua durata a bordo. È un lavoro che richiede precisione, calma e un minimo di conoscenza dei materiali e prodotti con cui si sta lavorando, poiché una piccola disattenzione può causare gravi problemi (ad esempio lo scioglimento della gomma dei comenti, che una volta avviato è un processo irreversibile). Per questo motivo, se non siete convinti affidatevi ad operatori del settore o a personale formato per questi lavori. Se avete dubbi non esitate a contattarmi per un consiglio.