Jeanneau NC 33
Una carena disegnata da Michael Peters, il design da Vittorio Garroni, spazi modulabili, 2 cabine doppie, natante e tutta l’esperienza del Cantiere Jeanneau. Ancor prima di salire a bordo, l’NC 33 crea già grandi aspettative.
Non perdiamo altro tempo, saliamo a bordo passando dalla grande plancetta e siamo accolti da un divanetto a forma di L con schienale su tutta la sua lunghezza. Sia la plancetta che il pozzetto sono rivestite in teak. Già in quest’area possiamo intuire l’aspetto “trasformista” della barca: la seduta del divano di poppa può essere spostata in avanti e lo schienale può essere abbattuto a scelta a seconda della situazione. Con schienale in posizione alzata si guadagnano circa 20 centimetri di spazio in plancetta, mentre con schienale abbattuto diventa un comodo prendisole.
Una porta scorrevole in vetro ci permette l’accesso in cabina, totalmente rivestita in moquette nella nostra versione. Qui è presente un corridoio centrale che porta alle cabine, ma riusciamo a muoverci tranquillamente in questo spazio notando che non manca nulla. Alla destra troviamo un mobile in legno con l’area dedicata alla cucina, composta da un piano cottura con due fuochi di grandezza diversa e un lavello quadrato. In basso, invece, ci sono gli spazi per un forno e un frigorifero. A sinistra è presente l’area dinette con un altro divanetto a L e un tavolino estendibile. Anche qui la barca ci sorprende: è possibile spostare i battenti scorrevoli della cabina al lato opposto in modo da formare un unico ambiente in continuità tra divano esterno e interno, ideale quando ci sono diverse persone a bordo e poter stare insieme senza una barriera a separare cabina e pozzetto. In più il tavolo può essere abbassato per formare insieme al divano un letto da una piazza e mezza.
L’area consolle ha un solo sedile dedicato al comandante, chi vuole godere della navigazione e avere una vista simile può sfruttare il lato corto del divano che ha lo schienale ribaltabile dal lato opposto, in modo da formare una seduta per due persone. In plancia di comando abbiamo un mix tra strumenti analogici e digitali che ho apprezzato molto, con la tecnologia che si fonde al classico. Al centro c’è un grande display che funge da gps con le principali indicazioni di navigazione, mentre al perimetro dello strumento ci sono gli strumenti analogici con giri motore, stato timone, temperature e pressioni. In basso, invece, i due strumenti forniti da Volvo Penta consentono di avere informazioni dettagliate in tempo reale sui due motori D3 da 220 cv. I bottoni on/off per attivare gli accessori (fondamentali) di bordo sono distribuiti sia a destra che a sinistra. Completano la plancia i tasti per regolare i flap, il joystick per una navigazione più pratica e le manette di potenza con controllo trim. Il timone è regolabile in altezza a seconda delle esigenze.
Ai nostri piedi possiamo scegliere di ribaltare uno o due gradini, a seconda della posizione eretta o in piedi durante la navigazione. Questi gradini, inoltre, formano una piccola scala per poter sfruttare la finestra alla nostra destra che ci consente di uscire direttamente sul prendisole in caso di assistenza rapida all’equipaggio durante l’ormeggio. Per agevolare il tutto, il cantiere ha installato una galloccia lungo la falchetta del passavanti proprio per poterla sfruttare in queste situazioni. Il comandante potrà assicurare in modo rapido la barca in attesa di completare l’ormeggio a poppa e prua. Alziamo la testa, e scopriamo un vetro scorrevole che ci fornirà ulteriore luce e aria oltre alle vetrate presenti su tutta la cabina. Seguendo il corridoio centrale 3 gradini ci portano a un piccolo disimpegno con 3 porte. Sulla sinistra c’è la cabina ospiti con letto matrimoniale e un piccolo cuscino che funge da comodino e con all’interno un vano portaoggetti. La porta di destra dà accesso al bagno che a sua volta è separato in due aree da una porta vetrata: la prima ha un lavello con mobile in basso, mentre la seconda ha il wc con coperchio abbattibile per formare una seduta utile durante la doccia presente nella stessa area. La cabina armatoriale si trova a prua, composta da un letto matrimoniale con intorno diversi mobili posti in alto su entrambi i lati, oltre ad una piccola cabina armadio.
L’illuminazione è garantita, oltre ai due vetri laterali, da due passa uomo presenti sul cielino. Ritorniamo all’esterno e notiamo che i passavanti sono asimmetrici, quello di destra è più largo con murata alta di protezione che ci permette un passaggio più agevole, anche in situazioni di manovra rapida per favorire l’uscita dalla cabina del comandante, come già detto sopra. Una battagliola ampia ci accompagna su tutto il percorso a partire dall’inizio del passavanti. Sempre sul lato destro si trova una piccola porta sulla falchetta, installata per agevolare il passaggio tra due barche, per scendere in banchina in caso di ormeggio all’inglese o, perché no, per tuffarsi. La prua è formata da un’area prendisole divisa in 3 zone, dove quella centrale nasconde i due passi d’uomo della cabina armatoriale. I due lati destra e sinistra, invece, hanno i cuscini inclinabili a formare due sdraio a seconda delle preferenze. Siamo nel Porto di Cannes, il mare è calmo e molliamo gli ormeggi per valutare sul campo se gli sforzi dei progettisti hanno dato i risultati attesi. A bordo siamo 6 persone, il carburante è al 75% su 520 litri di capienza massima e ci sono circa 150 litri d’acqua. Al minimo i motori girano a 800 rpm e la barca avanza alla velocità di 3,4 nodi con un consumo di 2 litri orari.
Procediamo gradualmente alla velocità di crociera per far riscaldare i motori, fermandoci in navigazione a 3250 giri e 21 nodi, consumando circa 50 litri/ora. La navigazione è molto piacevole grazie anche al mare calmo, sulle proprie onde la barca si comporta bene. La prua tende ad alzarsi un po’ troppo, ma nulla di irreparabile grazie alla regolazione dei flap che distendono lo scafo sulle onde. La barca è molto reattiva nei cambi di direzione, ma avendo i flap sempre abbassati tende a salire un po’ d’acqua a bordo durante l’impatto con le onde al mascone, ma in cabina siamo ben isolati e a poppa non arrivano schizzi. Portiamo al massimo i motori, toccando 30,7 nodi a 4150 giri consumando 93 litri per ogni ora di navigazione. I due Volvo Penta D3 da 220 cv spingono bene la barca anche da fermo.
Con le manette abbassate di colpo lo scafo plana in soli 6,5 secondi e raggiunge il massimo della velocità in 18 secondi. La barca rappresenta in pieno lo stile familiare, rendendosi comoda per tutte le esigenze di crociera, per cui la trovo ideale per una famiglia che ospita amici a bordo in uscite giornaliere, mentre per vacanze prolungate ritengo debba esserci un limite di 4 persone per dormire e avere i propri spazi a bordo. Molto comoda anche la modularità per unire o separare gli ambienti, oltre alla presenza di diversi gavoni e vani per poter conservare oggetti e borse.
SCHEDA TECNICA
Lunghezza f.t. 10,50 m
Lunghezza scafo 8,79 m
Larghezza 3,32 m
Dislocamento 5.633 kg
Pescaggio 0,96 m
Motorizzazione 2 Volvo Penta D3 220 cv
Capacità serbatoio carburante 517 l
Capacità serbatoio acqua 170 l
Posti letto 4/6
Cabine 2
Velocità massima 30,7 nodi
Velocità crociera 21 nodi
Categoria di omologazione CE B, C
Prezzo Jeanneau NC 33 a partire da € 196.400,00 + Iva
JEANNEAU
www.jeanneau.com