Legambiente premia Waste Boat Service
E’ stata premiata in occasione della quinta edizione di Ecoforum all’interno della 25° edizione di “Comuni Ricicloni” la startup WBS-Waste Boat Service, che raccoglie e smaltisce i rifiuti prodotti da navi, imbarcazioni da diporto e natanti ormeggiati in rada o in campi boe sul territorio che va dalla Marina di Puntaldia fino all’Arcipelago di La Maddalena, in Sardegna.
“Una buona pratica che un domani potrebbe essere estesa a tutto il Mediterraneo”, con questa motivazione la startup sarda WBS, fondata nel 2016 da Paola Obino, Davide Melca e Alessandro Deperu, è stata premiata dell’annuale iniziativa promossa da Legambiente
L’azienda offre sia un servizio di “micro-raccolta porta a porta in mare”, ma anche sistema interno di tracciabilità che monitora il flusso dei rifiuti degli yacht durante il periodo estivo, nonché un supporto ai porti turistici sardi, ottendendo dati certi sui quantitativi dei rifiuti raccolti e permettendo lo studio dello stato attuale dei porti nel nord Sardegna che, essendo di dimensioni ridotte e non strutturati, non riescono a essere veicolo di captazione dei rifiuti.
“Abbiamo conosciuto i ragazzi di WBS in occasione del Premio Innovazione e Amica per l’ambiente – ha commentato Laura Brambilla, responsabile Legambiente ONLUS presso l’ufficio nazionale di Milano – Avevano partecipato con un’altra azienda che opera in ambito Economia Circolare, Wastly, e tra una chiacchiera e un’altra è emerso anche questo ulteriore e meritevole progetto”.
Il nostro progetto nasce da un bisogno concreto che abbiamo riscontrato nella nostra isola – ha commentato Paola Obino, ingegnere ambientale, Responsabile Tecnico e socio fondatore di WBS – Come noto, la Sardegna soffre di una forte stagionalità turistica e i comuni della fascia costiera del nord Sardegna mostrano un serio problema di abbandono dei rifiuti. Il nostro servizio previene in parte questo fenomeno coprendo la fascia costiera che va dall’Arcipelago di La Maddalena fino a Puntaldia e assiste soprattutto maxi-yacht da 80-150 metri che non riescono a entrare nei nostri porti per questioni di stazza o perché i comandanti decidono di ormeggiare direttamente in rada”.
“Abbiamo così organizzato un servizio di raccolta differenziata in mare e a oggi, da quel che sappiamo, siamo anche l’unica startup italiana autorizzata alla raccolta dei food waste extra UE in rada – ha continuato Davide Melca, amministratore unico e socio fondatore – Ci occupiamo di micro-raccolta e abbiamo sviluppato un sistema proprietario di tracciabilità dei rifiuti in mare. In quest’ottica collaboriamo con tutti gli enti coinvolti, le capitanerie di porto e l’Albo Nazionale Gestori Ambientali per studiare insieme una soluzione integrata dedicata proprio alla tracciabilità dei rifiuti in mare”.
“Noi ci occupiamo quindi di dare supporto ai piccoli porti turistici per questa tipologia di raccolta – ha concluso Alessandro Deperu, Responsabile della logistica in mare e socio fondatore – Lo scorso anno abbiamo raccolto 50 tonnellate rifiuti dagli yacht e quest’anno contiamo di raddoppiare”.