AS Labruna Futura 2 e Solemio: due gozzi green per il NauticSud
Al NauticSud di quest’anno, AS Labruna farà sicuramente parlare di sé grazie al lancio di Futura 2 e Solemio, due imbarcazioni che reinventano il concetto del classico gozzo napoletano con un’ottica ecologica e attenta all’ambiente. Questi modelli segnano un importante passo avanti nella navigazione sostenibile, dimostrando che è sempre più necessario unire tradizione e innovazione nei propri progetti.
Futura 2 si distingue come il primo gozzo al mondo alimentato ad idrogeno. Lungo 6,80 metri, questa imbarcazione in vetroresina si avvale di un pod elettrico da 10 KW – 48 V che funziona anche da timone, e la sua batteria al litio da 7 kWh, da 49 kg, si ricarica grazie a due celle a combustibile ad idrogeno.
Il risultato è un’autonomia di 12 ore a 5 nodi, raggiungendo una distanza di 60 miglia nautiche, con una punta di velocità massima di 7 nodi.
Solemio rappresenta un altro esempio di impegno verso l’elettrificazione nel mondo della nautica. Con una lunghezza di 6,30 metri e un motore elettrico da 10 kW – 48V, raggiunge una velocità massima di 7 nodi e un’autonomia di 20 miglia a una velocità di crociera di circa 3 nodi.
Questo modello incorpora un sistema elettrico completo che comprende batterie al litio da 5 kWh, carica batterie, un converter dc-dc e un sistema di raffreddamento che utilizza sia acqua dolce, sia di mare.
LA VISIONE DI AS LABRUNA CON FUTURA 2 E SOLEMIO
AS Labruna, sebbene sia un brand ancora “giovane“, sta emergendo sempre più velocemente come leader nell’innovazione nautica. Attraverso questi lanci, l’azienda di Monopoli vuole dare un contributo importante alla transizione energetica nel settore della navigazione, sottolineando l’importanza di spingere verso un futuro in cui sostenibilità e performance vadano di pari passo.
Oltre a progettare imbarcazioni che siano il più possibile consapevoli, con la presentazione di Futura 2 e Solemio, AS Labruna ridefinisce poi il concetto di gozzo napoletano, portandolo verso nuovi orizzonti ecologici senza sacrificare le radici che contraddistinguono il cantiere.