Besenzoni: per i suoi 55 anni apre le porte dello stabilimento di Sarnico
Tutto inizia nel 1967 a Paratico, profondo Nord, al confine tra le province di Bergamo e di Brescia. Giovanni Besenzoni fonda una piccola azienda artigianale, che si specializza nella produzione di componentistica nautica. In occasione del suo cinquantacinquesimo anniversario, l’azienda bergamasca ha aperto le porte dello stabilimento di Sarnico.
TRADIZIONE DI FAMIGLIA
Si comincia con la produzione conto terzi di parabrezza per barche da lago e poi da mare.
Oggi, dopo 55 anni, Giorgio Besenzoni, figlio di Giovanni, ha presentato l’ultimo gioiello dell’azienda lombarda: IlTenderLift, una plancia di poppa per alare e varare il tender senza alcuno sforzo.
In mezzo ci sono 55 anni di storia e di accessori venduti ai clienti in 90 Paesi, che fanno di Besenzoni un ambasciatore del Made in Italy nel mondo.
La rete commerciale garantisce una presenza internazionale in 59 Paesi con 187 punti di rappresentanza e promuove le sette collezioni, che ad oggi raccolgono oltre 170 prodotti, al servizio dell’armatore e dei suoi ospiti.
Accessori ora di uso comune, su qualsiasi imbarcazione o superyacht, nello stabilimento di Paratico hanno visto la genesi: dalla progettazione al prototipo.
UN’INNOVAZIONE DA PREMIARE
Nel 1973, ad esempio, Besenzoni presenta una rivoluzione tecnologica per quegli anni: la plancetta di poppa con scaletta.
La nautica resta ancora a bocca aperta nel 1985, anno in cui debutta l’innovativa passerella idraulica con telecomando, mentre nel 1993 la porta laterale a scomparsa diventa “Prodotto Innovativo”, riconosciuto dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica “Leonardo Da Vinci” di Milano.
La storia continua nel 2002, con la gruetta super compatta Magic, che vince il “Dame Award” al Mets di Amsterdam.
Il mercato della nautica diventa sempre più ricco e complesso, spaziando da natanti a navi da diporto.
Nel 2005 nascono perciò tre nuove divisioni: Besenzoni Super Yacht Division, Besenzoni Titanium Division e Besenzoni Customer Service Division, per seguire al meglio ogni settore.
Continuano i riconoscimenti all’azienda, che nel frattempo vara nuove collaborazioni con la facoltà di Ingegneria dell’Università di Bergamo – per migliorare la progettazione.
Nel 2017 Besenzoni viene ancora premiato ad Amsterdam, per la poltrona pilota P400 Matrix e l’anno successivo presenta ufficialmente al Monaco Yacht Show la divisione UNICA – Unique Yachts Accessories.
Fino al 2021, quando nasce la nuova divisione BeElectric.
Oggi Besenzoni si rivolge anche alle navi militari, per cui ha progettato dal Dronedecks, piattaforma per il decollo e atterraggio di droni che si ripiega su se stessa, fino alle poltrone della plancia, le gru e le piattaforme laterali per osservare l’ormeggio.
DAL PARABREZZA ALL’ELETTRICO
“Dall’illuminazione di mio padre, che iniziò a produrre parabrezza conto terzi per barche da lago, a oggi – racconta Giovanni Besenzoni – è stata un’escalation nella realizzazione di accessori come parabrezza, supporti poltrona, supporti tavoli e poltrone pilota.
Mio padre ha avuto l’idea di innovare la poppa delle imbarcazioni, progettando la prima plancetta fissa con la scaletta bagno.
All’epoca fu una vera novità.
Da lì in poi è stata una salita, fatta sempre di piccole grandi innovazioni a livello artigianale, fino alla prima passerella oleodinamica, che faceva anche da scala e da gru, comandata con sistemi a raggi infrarossi“.
Una svolta che aprì un nuovo varco nella produzione di accessori al servizio degli armatori, per migliorare e rendere più confortevole la vita in barca.
Grazie all’oleodinamica, infatti, vennero prodotti portelloni, gru, balconi e tetti, che ancora oggi Besenzoni continua a innovare, fino ad arrivare alla produzione di componenti elettrici.
AFFIDABILI MA NASCOSTI
Il design gioca un ruolo fondamentale nelle creazioni di accessori per la nautica, secondo soltanto all’affidabilità. Eppure la mission di Besenzoni è quella di servire l’armatore, offrendo la soluzione per la sua imbarcazione, ma lasciando alla barca il ruolo di protagonista.
In molte schede tecniche, infatti, si legge il termine “a scomparsa“.
Ma perché nascondere oggetti di design, che si fregiano del gusto e dell’eccellenza italiana?
“Il nostro obiettivo – risponde Giorgio Besenzoni – è sempre stato fare in modo che i nostri prodotti fossero a scomparsa, così da non essere visibili esternamente. Chi acquista una barca la guarda e la apprezza per le sue linee, non per vedere un accessorio attaccato.
Abbiamo un rapporto intenso con gli uffici tecnici di progettazione dei cantieri, con i designer e con il cliente finale. Un rapporto sia personale, sia tramite il nostro servizio assistenza nel mondo.
Tanti armatori hanno idee e le vengono a proporre, molte nascono dal nostro personale interno“.
Questo ed altro ci ha raccontato Giorgio Besenzoni nell’intervista:
Tra le tante proposte griffate Besenzoni, c’è il Diffusore: una torretta (che può essere a scomparsa) da utilizzare in barca, a casa o in ufficio.
Grazie a un’App si potrà attivare per diffondere la fragranza preferita in tempo per l’arrivo a bordo.
Con un’applicazione si gestiscono anche passerelle e scale.
Le soluzioni Besenzoni devono essere poco invasive dal punto di vista del design, ma anche per l’ambiente che, trattandosi di acqua salata, richiede però l’uso di materiali particolari.
Questa è un’altra sfida dell’azienda bergamasca.
“Cerchiamo di trovare prodotti, componenti emateriali – spiega il CEO – adatti all’ambiente marino, ricco di sale. IlTenderLift elettrico, per esempio, è realizzato con materiali diversi, che non temono di stare sempre immersi in acqua salata“.
ILTENDERLIFT
Per festeggiare i suoi 55 anni, Besenzoni ha accolto a Sarnico la stampa nautica internazionale.
Un incontro per sopperire alla mancata partecipazione al Mets di Amsterdam, dimezzato dalla pandemia, e per presentare “IlTenderLift” a movimentazione elettrica, l’ultimo prodotto della serie BeElectric.
La nuova gamma di componenti a movimentazione elettrica, nata a dicembre 2020, vede oggi già in produzione LaPassarella, LaScala e IlSalpAncora.
Si completa con IlTenderLift, dedicato alle operazioni necessarie all’alaggio e al varo di tender e jet ski, che possono essere effettuate da un solo componente dell’equipaggio, senza disturbare l’armatore.
IlTenderLift nella sua prima proposta ha una portata da 850 kg, comprensiva del peso della piattaforma. In futuro arriveranno anche le versioni in grado di sollevare da 400 a 1.200 kg, oltre a soluzioni totalmente personalizzabili.
L’alimentazione è elettrica e, così come per gli altri accessori della gamma, comporta vantaggi sia per le imbarcazioni sulle quali è montata, sia per l’ambiente. L’assenza della centralina idraulica e dell’olio rende i sistemi più silenziosi e le imbarcazioni più leggere.
La riduzione del peso porta a una serie di risparmi di costi di installazione e manutenzione, oltre che di carburante.
L’utilizzo di questi meccanismi a bordo, magari alla fonda, richiede meno energia, perché non si ha necessità della potenza idraulica del motore.
L’energia stessa è ottimizzata, a partire dal controllo elettronico dello sforzo con meno corrente, per evitare sollecitazioni eccessive al sistema e alla struttura; tutto funziona a 24V.
UN ANIMO GREEN
“Accanto alla produzione tradizionale, che rimane ancora il nostro core business – continua Giorgio Besenzoni – stiamo affrontando con molto entusiasmo importanti passi verso la progettazione e la costruzione di prodotti sempre più ecocompatibili, perché riteniamo che il tema della sostenibilità sia diventato imprescindibile.
Da molti anni il nostro intento di agire in modo socialmente responsabile si rivolge non solo alla produzione di nuovi articoli, ma anche ai processi aziendali“.
Dalla drastica riduzione dell’uso della carta negli uffici, fino alla scelta di ripensare completamente i materiali di imballaggio, sostituiti con alternative più eco-friendly.
“Abbiamo aggiornato e sostituito macchinari – aggiunge Besenzoni – con nuove soluzioni meno impattanti: utilizziamo, per esempio, un nuovo impianto di taglio ad acqua che non utilizza olio minerale ma pompe elettriche, per evitare inquinamento e dispersioni“.
Lo stabilimento di Sarnico punta a ridurre sempre più il suo impatto ambientale.
Tra i tanti progetti anche quello per una gestione più efficiente del riscaldamento degli ambienti di lavoro, grazie allo studio di un pozzo geotermico.
Insieme alla Regione Lombardia, inoltre, Besenzoni ha avviato il progetto per realizzare uno scambiatore di calore che sfrutti il caldo prodotto dal forno utilizzato nella verniciatura, recuperandolo per riscaldare i vari reparti.