Bolentino costiero: prede e sorprese
Nel bolentino costiero, e nella pesca in generale, non sai mai cosa ti può capitare all’amo; di solito, in base alla tecnica, puoi provare ad immaginare, o almeno a sperare, di catturare quella o quell’altra specie.
Ma il mare è grande e pieno di pesci dai mille colori e spesso ci regala sorprese inaspettate che fanno comunque la nostra gioia.
Nella mia esperienza di pescatore, che mi ha portato nei mari di tutta Italia, ho presto scoperto che la stessa tecnica, praticata in acque diverse, può dare risultati nettamente opposti. Questo perché ogni “mare” ha le sue peculiarità e contiene tipologie e specie di pesci differenti.
BOLENTINO COSTIERO IN LIGURIA E IN SICILIA
Così ho scoperto che il bolentino costiero praticato in Liguria è estremamente diverso da quello praticato in Sicilia, sia per attrezzi utilizzati che per tipologia di pesci catturati.
Generalmente, in Liguria quando si parla di bolentino costiero si pensa subito alla pesca di pagelli e affini, praticata con attrezzature leggere e finali relativamente sottili.
Eppure, una volta sbarcato in Sicilia, ho potuto constatare fin da subito che gli amici locali pescano con attrezzature decisamente più pesanti e finali che sono quasi il doppio di quelli che normalmente uso io.
Perché? La risposta mi è arrivata dopo la prima cala sul fondo: doppietta di tanuta e orata di taglia davvero interessante. Probabilmente, con i finali con cui sono abituato a pescare io, sarei solo riuscito a ferrarle senza avere la possibilità di portarle in superficie, perché avrebbero reciso in poco tempo il terminale.
Allora ho capito che ogni mare, ogni luogo ha le sue caratteristiche e per questo motivo, prima di lanciarsi a capofitto su una tecnica, è sempre bene informarsi su quale specie di pesce sia presente in quella zona.
Fortunatamente oggi siamo tutti connessi alla “grande rete” e, salvo qualche buontempone che scrive informazioni false per depistarci, non sarà difficile trovare informazioni utili sulle tipologie di tecniche praticabili e sulle prede che potranno essere catturate in quello spot.
L’IMPREVEDIBILITÀ
Ma il mare è sempre pieno di sorprese e spesso all’amo catturi quello che non ti aspetti o quello che normalmente dovresti catturare con altre tecniche per avere la speranza di portarlo a guadino.
È spesso capitato, pescando su fondale roccioso, di allamare cernie che si sono subito arroccate in tana, rendendo vano ogni tentativo di farle uscire, questo anche pescando con finali adeguati.
Poi magari un giorno, usando terminali ultra sottili, si riesce a portarla in barca e ci si chiede per diversi minuti com’è potuto accadere e come è possibile che quel fluorocarbon non si sia tagliato sfregando inesorabilmente sulla roccia.
Be’, la risposta è quasi scontata: nella pesca ci sono così tante variabili da considerare che ad ogni uscita anche il pescatore più esperto ha sempre qualcosa da imparare.
E così il bagaglio di conoscenza aumenta, perché nella pesca non esiste il professore, ma semplicemente il grande appassionato che, di volta in volta, apprende sempre qualcosa di nuovo.
Da sempre mi piace partire per una sessione di pesca e immaginare cosa potrei pescare: è qualcosa di assolutamente gratificante e mi sprona sempre a fare nuovi tentativi per cercare di essere un passo avanti al pesce, per provare ad insidiarlo in una maniera più semplice, più redditizia.
NON SOLO ESPERIENZA
Alla fine però mi sono reso conto che la pesca è una questione di congiunzione astrale di tre regole ben precise: esperienza, attrezzature adeguate e… tanta, tanta fortuna.
Perché nella pesca puoi essere anche il più grande pescatore del pianeta, ma se non sei al posto giusto nel momento opportuno, non farai mai la cattura dei tuoi sogni.
Un semplice messaggio di speranza per quella categoria di pescatori che pensano di non essere capaci: mai mollare.
La pesca sportiva, oltre ad essere un sano sport all’aria aperta, è una disciplina piena di sorprese.
Rubate l’arte guardando i pescatori accanto a voi, non abbiate paura di chiedere e imparare perché un giorno potreste essere voi al loro posto a spiegare come innescare un gamberetto ad un giovane pescatore che, per la prima volta, si affaccerà al mondo di questa splendida disciplina.