Boston Whaler 250 Outrage
In occasione dell’evento celebrativo per il 60° anniversario della fondazione di Boston Whaler, a Hyerès in Costa Azzurra, il Cantiere ci ha svelato a sorpresa in anteprima mondiale il nuovo 250 Outrage.
Parlare di Boston Whaler è parlare di una filosofia di vita, non di una semplice barca. Il mezzo si presenta open, con un t-top a coprire la zona della consolle con gli immancabili portacanna nella zona di poppa. Per una migliore fruibilità tutte le aree calpestabili sono in vetroresina con antiscivolo diamantato, rinunciando ad ogni tipo di rivestimento che potrebbe avere effetti indesiderati. È una scelta che personalmente apprezzo molto poiché la barca è studiata anche per la pesca sportiva e avere un rivestimento in legno a bordo con un pesce che perde sangue non è una situazione molto pratica. Sullo specchio di poppa sono presenti due Mercury Verado da 200 cv, con ai lati due plancette.
Tramite una porta in vetroresina (solo sul lato destro) accediamo al pozzetto, totalmente libero per favorire il movimento durante le battute di pesca, ma al tempo stesso è possibile anche rilassarsi sulla seduta a scomparsa che si crea sullo specchio di poppa ribaltando il cuscino in skai. Quasi ogni punto del calpestio di poppa, inoltre, può essere sollevato e si scopre un gavone, scelta utile per conservare tutto ciò che è superfluo senza creare intralcio di passaggio all’equipaggio.
Alle spalle della seduta di guida è presente un ripiano con due porta bicchieri sulla sinistra e sulla destra l’apertura per la vasca del vivo refrigerata, che a seconda dell’uso della barca può diventare tranquillamente un frigorifero. La seduta, invece, è rivestita in skai e ben imbottita, con i sedili che hanno la base rotante per farli diventare poggiareni o sedute classiche. Opinione personale, la tappezzeria nel modello provato è nei colori beige/tortora, molto carina esteticamente ma in pieno sole la temperatura raggiunta dal tessuto è eccessiva, avrei preferito un tessuto tecnico più performante con alte temperature. Molto comodi, invece, i cassetti al lato sinistro della seduta.
La consolle è entusiasmante per qualsiasi appassionato del settore, una volta seduti si ha praticamente tutto sotto controllo: GPS, consumi, velocità, VHF, radio, contagiri, temperature, speedometro, flap, trim, vano portaoggetti e bottoni on/off di tutte le funzionalità di bordo, tutto davanti ai nostri occhi.
Non mancano alla destra del timone le manette di potenza del motore, con annesso controllo trim e tasti aggiuntivi di regolazione, come la sincronizzazione dei giri tra le due manette oppure il pulsante di dosaggio potenza che permette di regolare i giri a step di 50. Sul lato destro della consolle si trova una piccola cabina che può fungere sia da spazio dove riporre gli oggetti al sicuro che (personalizzabile su richiesta) da wc.
Personalmente preferisco maggiormente questa seconda soluzione di allestimento poiché sono dell’idea che un bagno a bordo, seppur piccolo, può sempre essere utile sia durante sessioni di pesca che per crociere quotidiane. La sezione di prua inizia con una seduta, che nasconde un gavone, con braccioli che si poggia sulla consolle, mentre in avanti 3 cuscini formano un divano a C con due portabicchieri ad ogni estremità. Tra la seduta e il divano c’è uno spazio abbastanza ampio per muoversi in tranquillità con un altro gavone al di sotto del piano di calpestio.
Sulla prua svetta il verricello a vista, una soluzione utile per controllare eventuali problemi all’ancora ed avere sotto controllo ogni momento dell’ancoraggio. L’intero perimetro interno della barca ha un cordolo di cuscineria in skai che consente agli utenti di potersi appoggiare alla murata sia durante la navigazione che durante battute di pesca senza essere a contatto con la vetroresina rigida.
Iniziamo il test mettendo in moto i due Mercury Verado da 200 cv, silenziosissimi stando al minimo, quasi non ci si accorge di averli accesi. A bordo siamo in 4 persone, il carburante imbarcato è 82 litri; mentre il serbatoio dell’acqua è vuoto. Il mare inizia ad essere un po’ più mosso dal vento che si alza nel pomeriggio in costa azzurra, quindi mi metto comodo sulla poltroncina affiancato da un driver del cantiere e faccio avanzare il mezzo ai minimi regimi: 650 giri e 2 nodi di velocità, con un consumo di 0,8 miglia/litro. Piccola nota: come avete sicuramente notato i consumi sono impostati su un rapporto miglia/litro, contrariamente ai nostri soliti parametri litri/ora che ritengo più accurati.
Per questo motivo nella descrizione eviterò di darvi i dati di consumo che trovate, invece, riportati nella tabella presente nell’articolo. Il primo feedback con le manette è buono, sono morbide ma non in modo eccessivo, così da evitare dosaggi di potenza involontari e incontrollati che si sono verificati in altri test. Ho apprezzato la manopola che consente di manovrare il timone con una sola mano ruotandolo senza alcun problema, in modo da avere sempre la situazione sotto controllo anche se bisogna premere altri pulsanti o manovrare con le manette. Avanziamo in planata a 3000 giri a 12,5 nodi, fino a raggiungere la velocità di crociera di 22,5 nodi.
La navigazione è estremamente piacevole, le onde non modificano la navigazione e riusciamo a stare comodamente seduti senza doverci “incatenare” a qualche appiglio presente a bordo. Reattiva in ogni cambio di direzione, non sono riuscito a far salire acqua a bordo neanche impegnandomi. I motori rispondono bene e non sembrano sforzarsi, per cui affondo le manette e tocchiamo la velocità di punta di 38 nodi a 5750 giri.
Gli impatti con le onde ci sono (sfido a trovare una barca che con onde più alte non impatta a 38 nodi), ma la sensazione di solidità che la barca trasmette è notevole, oltre a mantenere stabilità nelle virate strette. Concludiamo la prova con il test di accelerazione: il mezzo plana in 4,8 secondi e raggiunge il massimo in 24 secondi. È giunto, ahimè, il momento di scendere dal natante. Consiglio in primis la barca a tutti gli appassionati di pesca con qualsiasi condizione di mare, che cercano un mezzo con cui poter uscire anche con mare più formato preoccupandosi solo del tipo di pesca da effettuare, consapevoli di avere un mezzo che può portarli al sicuro in porto.
Al tempo stesso però il 250 Outrage ha anche un’anima crocieristica con il divanetto di poppa e la cuscineria a prua, per cui anche nelle uscite giornaliere ci si può divertire con un gruppo di amici o in coppia.
SCHEDA TECNICA
Lunghezza f.t. 7,75 m
Larghezza f.t. 2,74 m
Pescaggio 0,46 m
Peso 2.427 Kg
Potenza massima 450 hp
Capacità serbatoio carburante 651 l
Capacità serbatoio acqua 98,4 l
Portata persone 12
Categoria omologazione CE C
Boston Whaler
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