Cantieri Capelli: Tempest 44
Un 44 piedi e 3 motori da 425 cavalli. Abbiamo avuto l’occasione di testare il Capelli Tempest 44 con i nuovi motori Yamaha XTO al 58° Salone Nautico di Genova. Architettura V8, 5600 cc, 432 kg e primo motore fuoribordo 4 tempi a iniezione diretta. Yamaha rompe il muro dei 400 cavalli e lo fa non solo con i numeri. Ma andiamo con ordine.
Il Cantiere ha rinnovato diverse linee di coperta del modello Tempest 44 lanciato nel 2012.
La plancetta (come tutte le aree calpestabili esterne) è rivestita in teak, incornicia i 3 motori con una forma a U, consentendoci di salire comodamente a bordo tramite un gradino presente sia a destra che a sinistra. Qui ci accoglie un grande prendisole di poppa, delimitato ai lati da un passaggio in teak per chi non vuole salire a bordo calpestando la cuscineria, una scelta che in un’imbarcazione mi avrebbe fatto storcere il naso per la presenza di un profilo di acciaio troppo basso per mantenersi, ma a bordo non mi ha causato problemi grazie alla stabilità del battello. Avanzando troviamo una dinette con divano a C e tavolino regolabile idraulicamente in altezza, in modo da poter trasformare l’intera sezione in un prendisole. La zona della consolle, coperta da un t-top nella versione presente al Salone Nautico, ci mostra alle spalle della seduta una cucina esterna. Un vano richiudibile nasconde un lavello e un fornello a due fuochi, mentre in basso il frigo apribile a scorrimento su due binari. Un ulteriore gradino e siamo sulla plancia di comando.
Mi siedo su uno dei due comodi sedili e ho tutto davanti ai miei occhi: strumento multifunzione al centro in alto ben visibile, timone, a sinistra i bottoni on/off delle funzionalità di bordo e a destra la sezione dedicata ai controller. Abbiamo, infatti, le due manette con ulteriori bottoni di funzionalità dedicate ai motori, il joystick di controllo per poter governare il mezzo semplicemente indicando in che direzione andare e consentendo di ruotare anche su se stesso.
Ancora più in alto, sempre sul lato destro, ci sono i tasti di accensione/spegnimento motore e, infine, il controllo dell’elica di prua, anche se nella prova non ho mai avuto necessità di utilizzarla. Arrivo a prua tramite un largo passavanti e reggendomi alla battagliola che parte da metà scafo. L’intera area di prua è coperta dalla cuscineria, ma ci viene in aiuto anche la battagliola per consentire di spostarci anche con barca in movimento.
La cabina è molto essenziale, tramite 3 gradini si accede ad un unico ambiente. Davanti a noi, a prua, abbiamo una dinette trasformabile in letto triangolare, sulla sinistra una seconda cucina interna con ripiano, a poppa un letto matrimoniale ricavato al di sotto del piano di calpestio.
Il bagno, invece, si trova in una cabina separata sulla destra. Usciamo dal porto di Genova, con il mare che sembra concederci una tregua dalla tempesta dei giorni precedenti. Tuttavia è presente ancora un residuo di onda lunga che potrebbe crearci qualche problema in navigazione. A bordo siamo 4 persone con il carburante al 25%, mentre il serbatoio dell’acqua è vuoto. Una delle novità dei nuovi XTO è la timoneria totalmente elettronica integrata. Oltre a non avere la presenza di tubi idraulici che attraversano il nostro mezzo e, quindi, minor rischio di problemi come perdite di olio, guarnizioni da sostituire e gavoni ostruiti dai tubi, riusciamo a governare la barca semplicemente spostando l’Helmmaster (un joystick) con cui indichiamo la direzione in cui vogliamo spostarci e i motori provvederanno autonomamente a muoversi e a spingere il battello.
“È uno di quei prodotti – ha dichiarato Andrea Colombi, Country manager della Filiale Italiana di Yamaha Motor Europe – che segnano il passo nella storia di un’azienda: Yamaha da sempre cerca soluzioni ed evoluzioni rispetto a ciò che esiste, migliorando la vita delle persone. XTO è una rivoluzione nel mondo dei motori fuoribordo: gli enormi e innovativi contenuti tecnologici che ha introdotto sul mercato, uniscono un’incredibile potenza e un’impressionante coppia alla rinomata affidabilità Yamaha. Un motore pionieristico, che rispecchia esattamente lo spirito innovatore di Yamaha e che spiana la strada a nuove soluzioni in package mai pensate fino ad ora”.
Durante il test i motori girano al minimo a 600 giri e avanziamo a 4 nodi, ma la curiosità di scoprire di cosa sono capaci questi motori è troppa: spingo la manetta più giù e vedo che a 2500 giri siamo già a 16 nodi, consumando 85,5 lt/h complessivi. La crociera è estremamente piacevole, a 3800 giri procediamo a 33 nodi con un consumo medio di 147 litri per ora. È sorprendente come i motori non perdano un colpo neanche nelle situazioni sotto stress come virate improvvise e impatti con le onde. Il merito è anche del gommone, che con una carena ben disegnata consente di impattare sull’onda senza che salgano molti schizzi d’acqua a bordo. L’installazione del t-top ci ha offerto protezione dal sole per tutta la durata della prova, permettendoci di guardare intorno a noi senza problemi di luce e di riflessi.
Ve lo starete sicuramente chiedendo: che velocità può raggiungere un 44 piedi con 1275 cavalli a poppa? Vi rispondo subito: 55 nodi a 6100 giri con trim al 50%. Sono da osservare anche i consumi, ben 427 litri orari che dovranno essere messi in considerazione da chi ha intenzione di investire 56.790 € per ogni motore sul proprio mezzo. L’iniezione diretta consente al carburante di raggiungere una pressione fino a 200 bar tramite cinque pompe carburante, che si traduce in una coppia di 542 Nm, oltre ad una pompa dell’acqua a due livelli e una pompa dell’olio con camera doppia, ognuna che si attiva a range differenti di giri. A questo si aggiunge un rapporto di compressione di 12,2:1. Nell’applicazione pratica significa che l’accelerazione ci costringe a mantenerci ben saldi sui profili in acciaio presenti intorno alla consolle. Ci assicuriamo che il laccetto di sicurezza sia ben legato al polso e buttiamo giù le manette in un sol colpo. Raggiungiamo la planata in soli 4.62 secondi, mentre in 15 secondi tocchiamo i 30 nodi.
È il momento di rientrare in porto, ma non prima di aver provato l’ancora virtuale con la funzionalità staypoint. Collegandosi al gps, i motori lavorano per mantenere la barca nella posizione in cui si trova, consentendoci di lasciare il timone per poter preparare il mezzo all’ormeggio senza aver problemi di scarroccio. Una volta sistemati i parabordi, il rientro è semplicissimo grazie al joystick di manovra che fa ruotare la barca a 360°. Se proprio dovessimo trovare un difetto, in manovra con il joystick si sente un pò troppo il colpo dato dai motori quando invertono il senso di marcia, ma nulla di cui preoccuparsi. Un ulteriore vantaggio è quello di poter sostituire l’olio direttamente all’ormeggio, senza dover alare la barca, poiché gli Yamaha XTO hanno un nuovo sistema di cambio lubrificante. Consiglio il mezzo a chi ama navigare con il vento tra i capelli o distesi al sole per uscite giornaliere, soprattutto in ottica charter. Una famiglia di 4 persone può tranquillamente effettuare una crociera estiva senza dover scendere a compromessi con la comodità.
SCHEDA TECNICA
Lunghezza f.t. 13,10 m
Larghezza 3,96 m
Diametro tubolari 0,65 m
Compartimenti 4
Peso senza motori 6.000 Kg
Portata persone 18
Posti letto 4
Categoria omologazione CE B
Prezzo in package € 372.840,00
CANTIERI CAPELLI SRL
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YAMAHA MOTOR EUROPE N.V.
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