Capoforte SQ240i ora anche in versione entrobordo
Capoforte SQ240i ha fatto il suo debutto italiano ufficiale al Salone Nautico di Genova, riscontrando un grande successo. Ne abbiamo parlato nella sua versione di presentazione: con motorizzazione fuoribordo Yamaha HARMO. Ora, però, il primo modello elettrico del cantiere italiano si svela in una nuova veste: entrobordo.
Dopo aver vinto il Design Innovation Award 2022 nella categoria Natanti a motore fino a 10 m, con fuoribordo Yamaha HARMO da 3,7 kW, l’SQ240i arriverà al Boot di Dusseldorf 2023 con l’entrobordo Molabo ISCAD V50 50 kW.
CAPOFORTE SQ240i: NATA PER ESSERE ELETTRICA
Poco meno di 8 metri di lunghezza – 7,38 per essere precisi – e 2,46 di larghezza che permettono al Capoforte SQ240i di ospitare 10 persone a bordo. Una nuova filosofia di navigazione sintetizzata in questo modello, che nasce espressamente per la motorizzazione elettrica. Non è un optional questo tipo di propulsione, bensì l’intero progetto è stato pensato per una navigazione green, a partire dalle linee esterne che ne delineano il profilo.
Il motore elettrico Molabo ISCAD V50 è un entrobordo in linea d’asse 50 kW, che pesa soli 45 kg. Scelto anche per le sue componenti a basso voltaggio (48 V), che garantiscono una resa alta del motore e dell’utilizzo della batteria. Questo anche grazie alla sinergia tra interfaccia del controller e motore stesso, che ISCAD combina in un’unica unità. L’integrazione permette di ridurre i cablaggi e, di conseguenza, anche lo spazio necessario all’installazione. Integrazione e manutenzione sono semplificate perché non sono necessarie misure di sicurezza ad alta tensione. Molti, quindi, i pro dei componenti a bassa tensione, che sfruttano al meglio l’energia della batteria e raggiungono – al punto di funzionamento ottimale – un’efficienza del sistema misurata oltre il 95%.
CALMA, TRANQUILLITÀ ED ELEGANZA
“Le linee non devono esprimere velocità, ma devono essere armoniose, molto legate a un tipo di navigazione rilassata e rilassante. Capoforte è stata capace di interpretare anche l’animo di questo armatore, che non cerca velocità.” Così parla del suo lavoro Christian Grande, che prosegue: “Dal punto di vista ingegneristico, si è scelta una specifica laminazione, opportunatamente studiata per raggiungere le migliori prestazioni in termini di efficienza, adeguate al tipo di propulsione.”
Dunque, l’SQ240i è un’imbarcazione pensata e realizzata per uno specifico tipo di armatore, che, forse, va anche un po’ controcorrente rispetto all’attuale trend mercato. Un mercato in cui sempre più si cerca la velocità, le massime prestazioni, e in qualche modo le si coniugano con le necessità green del presente. Capoforte non offre un’opzione, ma crea la soluzione perfetta, con un’imbarcazione espressamente elettrica e con una filosofia del non veloce a tutti i costi che si riflette in tutto il progetto, che si circonda di un’atmosfera di calma, tranquillità e convivialità.
“L’atmosfera distesa e conviviale in coperta è esaltata da un layout oltremodo versatile, in cui un ampio tavolo pieghevole può lasciar posto a un cuscino supplementare.” Spiega, infatti, Christian Grande: “In quest’ultima configurazione, tutta la sezione prodiera dell’imbarcazione si trasforma in un grande prendisole a tutto baglio, per il massimo comfort.”
La prua, larga e stondata, ha concesso di realizzare un layout di coperta con il focus sul comfort. La consolle centrale permette una circolazione a bordo agevole e in totale sicurezza. Coerentemente con il concept dietro il Capoforte SQ240i, anche il tavolino ha un design elegante e tecnologico, che non presenta forme ostentatamente dinamiche, che risulterebbero forzate in questo ambiente. Il grande prendioe centrale a poppa consente di godersi totalmente la plancetta a tutta larghezza.
Anche le scelte cromatiche sono state studiate ad hoc. Colori eleganti e brillanti: la carena bianco gesso che si accosta a toni luminosi estremamente brillanti e viene esaltata grazie alle linee blu elettrico. Un accent color che richiama l’energia dirompente dell’elettricità e la profonda integrazione con l’acqua.
CAPOFORTE