Castello di Casole, a Belmond Hotel: il fascino antico del comfort moderno
Castello di Casole, a Belmond Hotel, è una delle tenute private più grandi d’Italia tra le colline toscane. Se il Castello potesse raccontare da solo la sua storia, resteremmo tutti ad ascoltarlo parlare per ore.
Migliaia di anni di storia, molteplici vite, ospiti famosi, proprietari illustri; questi alcuni degli ingredienti del racconto della tenuta, adagiata sulle dolci colline toscane, nei pressi di Querceto. Una volta un borgo, ora una meravigliosa oasi di pace.
La campagna toscana, così suggestiva, nasconde tra i suoi paesaggi unici un luogo dalla storia millenaria, che ha vissuto numerose vite, incrociando quelle di molte persone e di tanti personaggi. Il Castello di Casole si trova nel borgo di Querceto, che prende il suo nome dal circostante bosco di querce, e vanta una posizione invidiabile, immerso nell’affascinante campagna toscana.
UNA STORIA LUNGA ED AFFASCINANTE
La storia del castello è lunga e i suoi albori sono fumosi.
I primi documenti che ne testimoniano l’esistenza risalgono addirittura a prima del 1000 d.C. quando venne dato in dote dal Marchese Ugo di Toscana alla Badia di Marturi, ma ci sono dubbi che aleggiano intorno alla sua corretta identificazione.
Queste carte fanno riferimento al maniero come ad una struttura con un cortile interno e quattro torri ad ogni angolo; una delle quali è ancora visibile oggi, ultima traccia tangibile dell’originale castello.
Le molte vite che questo luogo ha vissuto sono state assai diverse tra loro.
Nel primo Medioevo raggiunse un’importanza tale da opporsi a Siena, ospitandone i fuoriusciti, poi per il Castello di Querceto arrivò un periodo di declino, con la sua parziale demolizione.
Poi di nuovo, cominciò a fiorire grazie alla famiglia aristocratica dei Bargagli, che sviluppò la tenuta per tre secoli, trasformandola in un borgo indipendente.
Nel XVIII secolo, il castello subì una grande ristrutturazione, grazie alla quale acquisì la struttura che ammiriamo tutt’oggi.
Nel XX secolo, la proprietà dei Bargagli contava più di 30 fattorie, 2 ville e 2.200 ettari di terreni coltivati e boschi; divenendo così una delle tenute private più grandi e più importanti d’Italia.
Castello di Casole, A Belmond Hotel, una volta, infatti, è stato un borgo, con la sua scuola, la sua chiesa e la sua canonica e una grande fattoria, che produceva olio, vino, grano e formaggio, ma anche lana, bozzoli di seta e foglie di gelso.
UN SOGGIORNO SUGGESTIVO
Ad oggi, la vita passata e la vita presente della tenuta si intrecciano in una linea temporale unica ed eccezionale.
La chiesa è divenuta un magnifico spazio per eventi, la canonica è dove ora troviamo le Suite della Casa del Prete. Mentre l’Essere Spa una volta era una cantina e le 5 Suite Limonaia portano nel loro nome un indizio del passato: in origine erano una limonaia costruita per proteggere le piante di limone durante l’inverno. Immutabile nei secoli, invece, la cappella privata della famiglia dei Bargagli, che rimane lungo la strada principale del borgo, come ultimo araldo di un’era antica.
All’interno delle mura del Castello, si trovano le classiche suite toscane, che riflettono la storia millenaria del luogo; inoltre, per accontentare i gusti di ogni ospite, sono disponibili anche moderni appartamenti italiani, che, a pochi passi dal Castello, offrono a chi vi soggiorna il lusso contemporaneo e un meraviglioso affaccio sull’oliveto.
In ogni luogo in cui si decida di soggiornare sono previsti comfort ultramoderni, ricchi tessuti italiani e tocchi di colore che donano agli ambienti un aspetto sofisticato e contemporaneo, Al tempo stesso, non si lascia la storia fuori dalla porta della propria suite: dettagli antichi, travi di legno, pavimenti in pietra e decorazioni in metallo.
In cima alle morbide colline che accolgono il castello, nel cuore del resort, sorge la suggestiva Essere Spa. Uno spazio dedicato al benessere in cui i trattamenti, degni delle più incantevoli spa toscane, si ispirano agli ingredienti locali: rosmarino, uva e olio d’oliva.
Un borgo fiorente e poi un luogo di relax, ma nel mezzo, tra queste due vesti, il castello ne ha indossata un’altra ancora.
Alla metà degli anni Cinquanta del ‘900, la famiglia Bargagli vendette la tenuta ad un illustre acquirente, il conte Edoardo Visconti di Modrone Erba, fratello del famoso regista Luchino Visconti, che qui passò le sue estati.
Durante questo periodo, il Castello fu teatro di grandi feste e luogo di ospitalità per le grandi star del cinema, che arrivavano da ogni parte del mondo per prendervi parte. Durante la sua proprietà, Visconti espanse la tenuta e fece costruire un grande fienile e una riserva di caccia.
I PASSAGGI DI TESTIMONE, INFINE “A BELMOND HOTEL”
Tuttavia, il Castello di Casole era pronto per accogliere nuovi proprietari. Nel 1979, prima, e nel 2000, poi, quando la proprietà passò a un proprietario privato, che assunse Alessandro Mendini per restaurare la villa. Gli commissionò, inoltre, la costruzione delle omonime case, che oggi prendono il nome di Suite Oliveto. Si tratta di nove magnifiche Suite in stile contemporaneo, che si trovano a pochi passi dal corpo centrale.
Nel 2007, la tenuta cambiò ancora proprietari; fino al 2018, anno in cui il Castello di Casole si ferma all’ultima stazione di questa millenaria storia, con l’acquisto da parte di Belmond.
L’azienda inglese, che opera nel settore del turismo di lusso, ha mantenuto la tradizione vinicola della tenuta e i suoi rigogliosi vigneti. Il rosso, derivato da uve di Sangiovese, Cabernet e Petit Verdot, coltivate senza agenti chimici e selezionate a mano, segue un processo assai minuzioso che ne garantisce la massima qualità.
VIGNE – SÌ DI SÌ -, GIARDINI E ROSETI
Una volta terminata la fermentazione all’interno dei tini d’acciaio, il vino viene imbottigliato in soli 6.000 esemplari, che possono essere gustati esclusivamente dagli ospiti dell’hotel.
Il nome del vino, Sì Di Sì, richiama con un gioco di parole la pronuncia inglese della sigla CDC – Castello di Casole – e il suo packaging è un altro esempio di come il passato sia così presente nella modernità di questo luogo affascinante: riflette l’anima sofisticata di Belmond, ma anche l’antico glamour dell’hotel. Ispirato alle locandine di film anni ’50 e ’60, infatti, ricorda le pellicole cinematografiche di Luchino Visconti, a rievocare quell’epoca di grandiose feste ed ospiti illustri.
I giardini che abbracciano Castello di Casole sono il tocco finale che la tenuta merita.
Un roseto che ospita 6000 rose di 50 diverse specie, più di 7000 piante, come alloro, gelsomini, tulipani, ortensie ed erbe aromatiche. Si tratta di un progetto ancora in divenire, data la volontà della proprietà di introdurre altre varietà di piante e fiori locali che regalino fantastici colori per tutta la stagione, ma sempre con la massima attenzione alla sostenibilità.
Ad adornare la tenuta, ci sono anche i suoi boschi: più di 2800 alberi, tra cui querce, piante di agrumi, olivi e vigne.
La prima impressione che abbiamo di qualcosa o qualcuno è sicuramente importante e il castello merita di presentarsi come l’enclave suggestiva che è.
Così, alla rotonda dell’entrata, è un bellissimo olivo di 200 anni ad accogliere gli ospiti, che potranno anche ammirare una varietà di rose unica, dal cuore giallo limone intenso e dal profumo delicato, che un ibridatore ha creato appositamente per il Castello di Casole.
Ancora una volta, l’estremamente moderno e l’affascinante antico.