Castello di Verduno
Nel cuore delle Langhe, tra secolari tradizioni viticole, sorge il Castello di Verduno, custode di una storia enologica ricca e affascinante. Attiva dalla prima metà dell’Ottocento, la cantina è oggi una delle pochissime a poter vantare vigneti di proprietà nelle zone del Barolo e del Barbaresco, veri protagonisti di queste terre.
UNA TRADIZIONE SECOLARE
Quella del Castello di Verduno è una storia antica. Costruito nel XVI secolo per mano della famiglia Cerrato, viene acquistato nel 1838 dal Re Carlo Alberto di Savoia, che affida la direzione della cantina al Generale Paolo Francesco Staglieno, enologo di fama.
A ispirarlo sono i preziosi consigli di Juliette Colbert, marchesa di Barolo, che, discendendo da una nobile famiglia di vinificatori, ha cominciato a produrre un buon vino nelle sue tenute. Staglieno inizia così a sperimentare nuove tecniche di vinificazione del Nebbiolo, rivoluzionandone le sorti: da vino dolce e frizzante, si trasforma in un vino secco ed equilibrato, che prende il nome di “Barolo”.
Nel Novecento, il Castello di Verduno conosce un drastico cambiamento: nel 1909, i Savoia vendono la proprietà alla famiglia Burlotto. A comprenderne l’enorme potenziale è il Commendatore Giovanni Battista Burlotto: dopo aver trascorso 15 anni in Eritrea, nel 1950 torna in Italia e, tre anni dopo, riattiva le cantine per la produzione del Barolo e del Verduno. Nello stesso periodo, decide di adibire una parte del castello ad albergo, per farne una tappa obbligata del turismo enogastronomico.
La vera svolta avviene però negli anni Ottanta, con il matrimonio tra Gabriella Burlotto e Franco Bianco, che sancisce l’unione non solo tra due famiglie, ma anche tra due aziende vitivinicole. Infatti, anche i Bianco producono e commercializzano vino dalla fine dell’Ottocento, nel territorio di Barbaresco. Il Castello di Verduno inaugura così una nuova era: insieme ai vigneti, cresce anche il bagaglio di risorse e competenze dell’azienda, che sperimenta un rapido sviluppo.
Oggi, la cantina continua a prosperare, sotto la guida attenta di Marcella e Giovanna Bianco, figlie di Gabriella e Franco, affiancate dall’enologo Mario Andrion, che con impegno e passione segue l’intero processo produttivo.
LA PRODUZIONE
Grazie ai vigneti di proprietà a Barbaresco e a Verduno, l’azienda agricola può vantare i gioielli enologici più pregiati delle Langhe: il Barolo, il Barbaresco e il Verduno.
Il giovane enologo Mario Andrion, responsabile del processo produttivo integra le consolidate tecniche langarole con piccole ma significative innovazioni. Tutti i collaboratori adottano un’ottica di minimo intervento, attraverso una cura meticolosa e paziente per il frutto. Infatti, dall’inizio della potatura fino alla vendemmia, la produzione mira a garantire una resa ottimale, mantenendo elevati standard qualitativi e rispettando il benessere della pianta.
La vinificazione, soprattutto per Barolo e Barbaresco, segue un approccio tradizionale, con una fermentazione in tini aperti e un lungo periodo di affinamento in grandi botti di rovere nella cantina di Barbaresco.
Due sono i centri aziendali, destinati a distinte fasi produttive: a Barbaresco si trova la cantina di vinificazione, dove nascono e maturano i sei vini a denominazione d’origine di produzione aziendale: Barbaresco, Barolo, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Nebbiolo e Verduno Pelaverga. A Verduno, invece, si affinano i vini nelle centenarie cantine del castello, fino al momento magico dell’incontro con la tavola.
CASTELLO DI VERDUNO: VINI
- Barbaresco: un vino ricco e delicato nella componente aromatica, in perfetto equilibrio tra eleganza e intensità. Questa versione nasce dalla selezione di uve provenienti da vigne situate nelle sottozone Rabajà-Bas e Faset.
- Barbaresco Faset: un vino affascinante ma scontroso. Un grande Nebbiolo per i palati più esigenti. La vigna da cui trae origine si trova nel Comune di Barbaresco e gode di un’esposizione est, sud-est.
- Barbaresco Rabajà: un vino dalla struttura piena ed elegante che non teme l’invecchiamento. Nelle grandi annate e con le migliori uve, viene prodotta una limitatissima versione Riserva dalle ineguagliabili caratteristiche.
- Barbera: una versione giovane e fruttata, che regala un vino fresco sia nei profumi sia al palato.
- Barbera d’alba Bricco del Cuculo: un vino caratterizzato da un profumo intenso di spezie, frutti rossi, cuoio, fiori con note minerali e di liquirizia. La vigna da cui prende il nome è situata sulla sommità della collina, all’interno della zona Faset.
- Barolo Massara: un vino capace di stupire per longevità e potenza. L’omonima vigna che un tempo apparteneva ai Savoia si trova a 265 metri sul livello del mare, con una felice esposizione est, sud-est.
- Barolo Monvigliero: un Barolo Riserva che si distingue per la delicata finezza dei profumi e per l’eleganza da apprezzare nel tempo. Qualora le uve non presentino le caratteristiche qualitative che si esigono da questo vigneto, la cantina rinuncia alla menzione Riserva.
- Dolcetto d’alba Campot: un vino ricco di colore e di profumi. Il suo nome deriva dall’esposizione che in dialetto piemontese si è soliti riconoscere ai vigneti situati sulla parte alta della collina.
- Langhe Nebbiolo: un vino giovane che, grazie a un ridotto periodo di macerazione a basse temperature, permette di apprezzare al meglio l’immediatezza del frutto. Viene ricavato da selezionate uve Nebbiolo nei vigneti di proprietà nel Comune di Barbaresco.
- Verduno Basadone: un vino rosso rubino, dalle caratteristiche note speziate e dal sapore delicato e persistente. Questa rara perla enologica è frutto del vitigno Pelaverga piccolo, le cui uve sono coltivate nel Comune di Verduno, nelle zone Massara e Olmi. Come un bacio, il Basadone risveglia i desideri.
LE VISITE IN CANTINA
Con una filosofia orientata al rispetto della natura e alla valorizzazione del territorio, il Castello di Verduno produce vini autentici e di carattere, che riflettono fedelmente l’anima delle Langhe.
Oltre ai classici prodotti del territorio, come il Barbaresco e il Barolo, sarà possibile provare il Verduno Pelaverga in purezza: come suggerisce il nome, infatti, questo vitigno può essere coltivato solo in questo piccolo Comune.
L’azienda agricola offre molteplici opzioni per le visite in cantina: dai percorsi dedicati alle etichette più esclusive, ai picnic gourmet, fino ai menù degustazione, a cui potrà essere abbinato (a seconda della stagione e su prenotazione) il celebre tartufo bianco d’Alba.
L’AGRITURISMO, CA’ DEL RE DEL CASTELLO DI VERDUNO
L’antica cascina del fattore del castello si è trasformata in un’elegante struttura d’accoglienza e ristorazione, storica eppure moderna: la volta a crociera con mattoni a vista domina su un ambiente rustico e chic al tempo stesso.
D’inverno un imponente camino scoppietta nella sala da pranzo, mentre d’estate è possibile godersi il fresco nel giardino, all’ombra di un grande ciliegio. Il vecchio fienile ospita oggi le otto stanze dell’agriturismo, arredate con uno stile sobrio e raffinato. Inoltre, per rilassarsi, c’è una piscina a sfioro con vista mozzafiato sulle colline.
La cucina unisce tradizione e innovazione: le ricette tramandate a voce (come la lingua in salsa rossa, i bocconcini al Barolo o la panna cotta) sono preparate con un pizzico di creatività. Per la colazione, non mancano torte e marmellate fatte in casa. Invece, a pranzo e a cena i piatti del ristorante saranno affiancati dai prestigiosi vini del Castello di Verduno.