RGEs.Mob.
Cron. 3047
TRIBUNALE DI SALERNO
Terza Sezione Civile
UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI
Il funzionario di Cancelleria, a norma dell’art. 490 c.p.c.,
RENDE NOTO
Il Giudice dell’Esecuzione Mobiliare dr. Mario Di Iorio, con ordinanza 03/05/2012, nel procedimento espropriativo 3518/2009, ha fissato la vendita all’incanto del bene mobile di seguito indicato e meglio descritto nella relazione dell’esperto in atti, alla quale si fa espresso richiamo, quale parte integrante e sostanziale dell’ordinanza, con le modalità e il prezzo di seguito indicati, per il giorno 12 luglio 2012, ore 10.30 e segg. Davanti a sé, nell’aula delle vendite della Terza Sezione Civile, ubicata in Salerno alla via Papio n.20, con termine per la presentazione delle offerte fino alle ore 12.30 del giorno 11 luglio 2012, da effettuarsi presso la cancelleria dell’esecuzione immobiliare, sita in Salerno alla via Papio n.20:
DESCRIZIONE DEL BENE MOBILE
Lotto unico: “piena proprietà della motonave-peschereccio “Luigi Padre” costruita dai Cantieri navali Megaride – Napoli nel gennaio 2001 (certificato di classe RINA nr. 79522 data di entrate in esercizio : 05/06/2002; lunghezza f.t.: mt. 50,55; lunghezza di costruzione: mt.41,00; larghezza di costruzione: mt. 9,72; altezza di costruzione: mt.4,53; staza lorda: 157,66 tonnellate; stazza netta: 53,76 tonnellate; materiali di costruzio-ne: acciaio; numero motori principali: 1; potenza totale 736kw; caratteristiche di classe: C#HullPes-RC-Mediterraneo; servizio: pesca, trasporto di carichi refrigerati), dotata di certificato internazionale di stazza nr.35 del 20.05.2003 della Capitaneria di porto di Trapani con numero di identificazione TP762 e nominativo internazionale IZKA (attualmente l’imbarcazione è ormeggiata nel Porto Commerciale di Salerno – Molo 3 Gennaio – “banchina pescherecci”)”;
IL GIUDICE HA DISPOSTO CHE:
– la vendita all’incanto deve aver luogo al prezzo di euro 2.877.600,00;
– le offerte in aumento, a pena di inammissibilità, non devono essere inferiori a euro 143.880,00;
– ogni concorrente, per essere ammesso all’incanto, deve presentare istanza di partecipazione, in regola col bollo, recante, a pena di inefficacia, l’indicazione del numero di RGE della procedura, il bene cui l’istanza stessa è riferita, il prezzo proposto, le proprie generalità (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza/domicilio, stato civile), l’espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima;
– in caso di istanza presentata congiuntamente da più soggetti, deve essere indicato colui che abbia l’esclusiva facoltà di formulare eventuali offerte in aumento;
– non sarà possibile trasferire il bene a soggetto diverso da quello che sottoscrive l’istanza;
– all’istanza di partecipazione, deve essere allegata copia di valido documento di identità nel concorrente e, se necessario, valida documentazione comprovante i poteri o la legittimazione dello stesso (ad es. procura speciale o certificato camerale in caso di società);
– l’istanza di partecipazione, da presentarsi in busta chiusa, senza segni di riconoscimento, deve essere corredata da un libretto di deposito nominativo intestato alla procedura ed all’ordine del Giudice dell’esecuzione, da accendersi presso il “Monte dei Paschi di Siena S.P.A.” (sportello interno al Tribunale di Salerno) previa autorizzazione della cancelleria, tramite cui effettuare il versamento della cauzione(ed in conto prezzo di aggiudicazione), in ragione di un decimo del prezzo base d’asta;
– all’esterno della busta vanno annotati, a cura del cancelliere ricevente, il nome, previa identificazione, di chi materialmente provvede al deposito, il nome del Giudice dell’esecuzione e la data dell’udienza fissata per la vendita all’incanto;
– le buste saranno aperte all’udienza stabilita per l’incanto alla presenza degli istanti, la cui comparizione è necessaria ai fini dell’aggiudicazione;
– le spese di trasferimento cedono a carico dell’aggiudicatario, cui restano riservate le attività ed i costi per la registrazione e trascrizione del decreto nonché la cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti sui beni acquistati;
HA STABILITO CHE
– i beni vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati descritti e valutati dall’esperto nella relazione;
– la vendita è a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo; la vendita forzata non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo. Conseguentemente l’esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o difformità della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere per qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non evidenziati in perizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella valutazione dei beni:
– l’aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta da prezzo di aggiudicazione la cauzione di cui sopra) entro un termine massimo di sessanta giorni dalla data di aggiudicazione sul libretto di deposito bancario in atti; in mancanza si provvederà a dichiarare la decadenza dall’aggiudicazione, con incameramento della cauzione;
– soltanto all’esito degli adempimenti precedenti nonché al pagamento delle spese di trasferimento, da effettuarsi contestualmente a quello della differenza del prezzo di aggiudicazione, nella misura del 20% di quest’ultimo, sarà emesso il provvedimento traslativo;
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