Codice Internazionale dei Segnali: Comunicare in Mare
Oggi, come ieri, la comunicazione è fondamentale, e come per la vita civile, commerciale e culturale per cui la lingua universale è l’inglese, così in mare la necessità di un linguaggio chiaro e inequivocabile è ancora più impellente. Il linguaggio universale che non lascia spazio a dubbi o fraintendimenti è il C.I.S. il Codice Internazionale dei Segnali, che semplifica le comunicazioni in mare, luogo in cui il bon ton assume toni importanti, arcaici e quasi cerimoniali.
Redatto in 7 lingue, tra cui l’Italiano, perché non va dimenticato che siamo un paese di naviganti, è oggi obbligatorio conoscere i segnali e le bandiere corrispondenti che sono il veicolo principale per le comunicazioni.
Il C.I.S. è costituito da 40 segnalazioni, 26 corrispondenti alle lettere dell’alfabeto, 10 sono numeri, 3 sono ripetitori e 1 è un segnalatore speciale chiamato d’Intelligenza.
Ad ogni bandiera corrispondono un preciso significato e una precisa comunicazione. Le bandiere possono essere issate al massimo a gruppi di 4 e devono essere lette dall’alto verso il basso.
Alla ricezione di un messaggio si deve issare a metà drizza la bandiera Intelligenza seguita poi dal messaggio di risposta.
Il codice si basa su due principi fondamentali: a ogni segnale corrisponde un significato compiuto che va da semplici frasi di cortesia fino ad informazioni importanti in merito allo stato di salute dell’equipaggio o a richieste di soccorso e pericolo, ed ogni comunicazione può essere trasmessa con tutte le tipologie di segnale, visive o acustiche, di cui si dispone.
Di giorno, ad esempio, si possono utilizzare le bandiere, ma di notte è necessario comunicare con segnali visivi come fari, luci o torce utilizzando l’alfabeto Morse; mentre in caso di nebbia sono preferibili i segnali acustici emessi dalle sirene, corni o con megafoni sempre utilizzando il Morse.
La bandiera Intelligenza ha una propria autonomia e viene applicata con diverse funzionalità: a metà altezza significa che il messaggio è stato ricevuto e compreso, a tutta altezza indica la fine o l’inizio di una conversazione, e posizionata tra numeri è un punto o una virgola.
Le ripetitrici, invece, ripetono l’ultima comunicazione o l’ultima lettera in ordine di esposizione.
Lettere e numeri hanno anche un utilizzo fonetico con pronuncia in inglese che attraverso lo spelling può facilitare la comprensione dei messaggi anche via radio.
Bandiere importanti da esporre sono sicuramente la bandiera di cortesia che è la bandiera dello stato ospite che va tenuta alzata sia in porto che in navigazione a prora per le imbarcazioni a motore e sulla crocetta principale per le imbarcazioni a vela.
La bandiera libera pratica corrisponde alla bandiera Q, ed è la famosa bandiera gialla con la quale si chiede il permesso di ormeggiare in un porto estero.
Il Guidone Sociale è la bandiera del circolo nautico al quale è ascritta l’imbarcazione e va issato sull’asta di prua nelle imbarcazioni a motore, mentre internamente a dritta dell’albero centrale o in testa all’albero di maestra nelle imbarcazioni a vela. All’estero deve essere posto affianco della bandiera di cortesia.
La bandiera dell’armatore è il simbolo scelto dal proprietario dell’imbarcazione e va issata quando l’armatore o un familiare sono a bordo, viene ammainata solo quando un ospite o un’autorità sono bordo lasciando il posto a quella dell’ospite stesso.
La bandiera d’invito a bordo è a fondo blu e lo stemma di un calice indica proprio l’invito a bordo offerto a una imbarcazione vicina. Il Gran Pavese, infine, è l’insieme di tutte e 40 le bandiere che vengono issate in occasione del varo e di feste nazionali o del paese ospitante.
Sempre bisogna ricordarsi l’importanza di questo linguaggio necessario non solo nelle comunicazioni, ma anche per conseguire la patente nautica.
E sembra davvero incredibile come un linguaggio così antico e simbolico sia ancora così attuale in un’era in cui la comunicazione facile e veloce è ormai scontata, almeno sulla terra ferma.