Ddl Made in Italy: le novità nel settore della nautica
Nella giornata del 20 dicembre 2023, il Senato ha approvato – in via definitiva – il disegno di legge sul Made in Italy (“DDL Made in Italy”), che introduce, inter alia, misure di semplificazione destinate alla filiera della nautica, l’istituzione di un fondo per incentivare la nautica da diporto sostenibile, nonché disposizioni per la promozione del settore della nautica da diporto.
SI RIDUCONO I TERMINI PER IL RILASCIO DELL’ISCRIZIONE PROVVISORIA
In particolare, l’articolo 12 del disegno di legge, novellando l’articolo 58 del D. Lgs. 171 del 2005 (in seguito, per brevità, “Codice della nautica da diporto”), ha previsto la riduzione del termine per il rilascio dell’iscrizione provvisoria di navi, ovvero imbarcazioni da diporto, presso lo sportello telematico del diportista (STED) da 60 a 7 giorni.
Tale iscrizione provvisoria, sulla base del disposto di cui all’articolo 20 del Codice della nautica da diporto, consente l’assegnazione di un numero di immatricolazione e determina l’iscrizione dell’unità condizionata alla successiva presentazione del titolo di proprietà, da effettuare a cura dell’intestatario della fattura entro e non oltre sei mesi dalla data dell’assegnazione.
Contestualmente all’iscrizione, inoltre, verranno rilasciati la licenza provvisoria di navigazione, il certificato di sicurezza e il ruolino di equipaggio.
IL FONDO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Ulteriore novità è rappresentata dall’istituzione di un fondo – con una dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2024 – avente il fine di favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto, per l’erogazione di contributi finalizzati alla sostituzione di motori endotermici alimentati da carburanti fossili con motori ad alimentazione elettrica. A tal riguardo, l’articolo 13 del DDL Made in Italy destina i contributi del nuovo fondo all’acquisto di motori ad alimentazione elettrica con contestuale rottamazione di un motore endotermico alimentato da carburanti fossili.
Inoltre, con un ulteriore decreto da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge sul Made in Italy, dovranno essere definiti criteri, modalità e procedure per l’erogazione dei contributi, i quali, in ogni caso, potranno essere concessi soltanto nei limiti previsti dal Regolamento (UE) 2013/14071.
DDL MADE IN ITALY: LE NOVITÀ PER I NATANTI
Da ultimo, l’articolo 14 del neo approvato disegno di legge, modificando quanto disposto dall’articolo 27 del Codice della nautica da diporto, dispone:
- la possibilità di iscrivere, su richiesta del soggetto interessato, i natanti da diporto – vale a dire unità da diporto di lunghezza pari o inferiore a 10 metri qualora non sia in possesso del titolo di proprietà – tramite una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, con sottoscrizione autenticata da uno sportello telematico dell’automobilista (STA), che attesti l’esclusiva proprietà del natante da diporto;
- la possibilità, per i soggetti italiani possessori di natanti, durante la navigazione in acque territoriali straniere, di attestare il possesso, la nazionalità e i dati tecnici dell’unità, attraverso la Dichiarazione di costruzione o importazione (DCI), corredata dalla dichiarazione sostitutiva di atto notorio, autenticata da uno sportello telematico dell’automobilista (STA).
Come anche rilevato da Confindustria Nautica, le nuove misure approvate dal Senato rappresenteranno senza dubbio un’occasione per favorire lo sviluppo della competitività di una filiera, quella nautica, che già rappresenta un motore di crescita per il nostro Paese.
Note:
1- Il Regolamento de quo, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis», si riferisce, in particolare, ai contributi concessi alle imprese di qualsiasi settore.