Sanlorenzo premiata da Deloitte come “Best Managed Company”
Nella seconda edizione italiana del premio internazionale di Deloitte è stata eletto il Cantiere Sanlorenzo come “Best managed company”. Questo premio ha come obiettivo di riconoscere le aziende italiane eccellenti che si sono distinte per strategia, competenze, impegno verso le persone e performance.
Nel corso dell’ultimo decennio il Cantiere ha conferma il suo costante impegno nella ricerca e sviluppo, posizionarsi ai vertici nella produzione mondiale di yacht e superyacht: nel 2018 Sanlorenzo ha chiuso l’esercizio con 55 yacht e 383 milioni di euro fatturato. Nel 2019 si prevede una chiusura dell’anno con un fatturato stimato di 460 milioni grazie ad un portafoglio ordini di 505 milioni di euro.
Importante per questo successo il ruolo di Massimo Perotti, Chairman di Sanlorenzo, che dal 2005 ha guidato l’azienda con passione, determinazione e visione imprenditoriale, valorizzando il know-how e la tradizione artigiana dell’azienda e introducendo importantissime innovazioni che hanno permesso a Sanlorenzo di distinguersi cambiando profondamente l’ambito dello yachting.
“Best Managed Companies non è solo un award – ha dichiarato Andrea Restelli, Partner Deloitte responsabile Best Managed Companies per l’Italia – ma anche un programma di crescita per le realtà aziendali, che anche quest’anno hanno avuto la possibilità di essere supportate da professionisti Deloitte ed esperti durante il loro percorso di candidatura e self assessment su fattori critici di successo, quali strategia aziendale, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance finanziarie, internazionalizzazione e CSR – con l’obiettivo di potersi confrontare con player di livello internazionale in un contesto di business in continuo mutamento”.
Da pochi giorni Sanlorenzo ha varato la sua ammiraglia, il 64Steel Attila, uno scafo con 5 ponti e 64 metri di lunghezza ricco di soluzioni brillanti per offrire al suo armatore un livello qualitativo superiore della vita a bordo, caratteristiche mai viste in uno yacht di 1.600 GRT.
“L’aspetto più importante che ha connotato la definizione e il concept di questo yacht – ha spiegato Antonio Santella, Vicepresidente Sales & Marketing divisione superyacht di Sanlorenzo – è stata la volontà di dare una continuità tra il beach club e una zona che potremmo chiamare “al fresco” veranda, ossia la parte posteriore del Main Deck dove c’è anche la piscina, attraverso una scala imponente. La logica alla base del layout consente infatti di integrare il ponte principale di poppa e il beach club il più possibile. Questa caratteristica consente così di vivere entrambe le aree, attorno alle quali ruoterà la vita sociale a bordo, simultaneamente, senza dividere gli ospiti né separarli”.
Gli esterni portano la firma di Officina Italiana Design, mentre gli interni sono stati arredati e decorati da Francesco Paszkowski e Margherita Casprini.
“Abbiamo lavorato a otto mani con l’armatore e con il cantiere – dichiara Francesco Paszkowski – definendo uno spazio moderno di stile sudamericano con elementi naturali come il teak, a fianco del quale l’armatore ha voluto aggiungere e mescolare molti altri materiali che ama e fanno parte della sua esperienza personale. Attila è lo yacht di un uomo che vive la vita. E vive il suo yacht.”
Lunghezza f.t. 64,25 m
Larghezza massima 13 m
Numero di ponti 6
Stazza lorda 1600 GRT
Motorizzazione Caterpillar 3516C
Potenza 2 x 2.375 CV
Velocità massima 17 nodi
Generatori Caterpillar C9.1
Potenza 2 x 200 kW +1 x 250 kW
Classe X A1 { Commercial Yachting Service X AMS